sabato 4 gennaio 2014

Borja Sémper, il bello del PP basco, con cui le spagnole sposate vivrebbero un'avventura

Sempre pensato, se si cerca uno spagnolo bello e aitante, bisogna prima di tutto guardare a nord, ai Paesi Baschi, dove ci dev'essere la più alta concentrazione di bellezza maschile di Spagna. Il calciatore più bello è stato, fino al suo ritiro, Aitor Ocio, il più affascinante continua a essere considerato Xabi Alonso; i fratelli più belli della tv spagnola sono Aitor Luna e Yon Gonzalez. E a quanto pare la politica non fa eccezione. Secondo il portale di incontri gleeden.com, il dirigente politico con cui le donne sposate spagnole si concederebbero volentieri una distrazione è il 37enne Borja Sémper, presidente del PP di Guipúzcoa e portavoce del partito nel Parlamento basco. 
Aitante, con sorriso aperto e curatissima barba di qualche giorno, Sémper non sembra il classico dirigente conservatore cresciuto nel vivaio di Nuevas Generaciones, anche se, come buona parte dei giovani leaders popolari di Euskadi, ha imparato a uscire con la scorta sin da quando, appena maggiorenne, divenne consigliere comunale nella natia Irún. Lo considerano un verso suelto, un indipendente, nelle file del partito.
Nel suo primo libro, Sin complejos, una sorta di autobiografia utile per parlare del terrorismo e del pericolo che implica essere un basco che non vuole l'indipendenza dalla Spagna e che si dedica all'attività politica, critica apertamente anche il suo partito sulla corruzione, rivelando come lui stesso sia stato oggetto di tentativi di corruzione e li abbia rifiutati perché gli piace "dormire bene la notte" e come non apprezzi la gestione fatta dalla dirigenza nazionale del caso Bárcenas (l'ex tesoriere scoperto con un tesoretto di oltre 40 milioni di euro in Svizzera e con una contabilità in nero con cui avrebbe versato stipendi aggiuntivi a numerosi dirigenti popolari, tra cui Mariano Rajoy). Ultimamente si è anche fatto notare come una delle voci critiche sulla riforma della legge sull'aborto che il PP vuole far approvare dal Parlamento: a Sémper non piace, in particolare, la restrizione dell'aborto per malformazione del feto e gli sembra troppo macchinosa tutta la procedura prevista "per il dramma di una coppia che si trova davanti allo choc di un figlio malformato".
Insomma, se già rimane simpatico per essere un leader sui generis del PP, ci pensa poi La otra crónica a completare l'opera, con un ritratto che racconta anche il suo privato. Divorziato dalla figlia di "un noto imprenditore di San Sebastián, di vari anni più grande di lui", è padre di un bambino di sette anni, a cui dedica tutto il suo tempo libero. "Solo essendo padre si può spiegare cosa significa esserlo. L'amore verso un figlio appartiene a un'altra galassia, né migliore né peggiore di altri amori, è un'altra dimensione. Per un figlio ti dedichi al surf, salti le basi e fai qualunque gioco" dice al supplemento di El Mundo. Arriva anche a dire che se suo figlio facesse come Felipe Juan Froilán, il primogenito 15enne dell'Infanta Elena, beccato con una maschera di Anonymus a promuovere le sessioni pomeridiane di una discoteca madrilena, per avere gli ingressi gratuiti, non si scandalizzerebbe: "Invidierei la sua gioventù e lo inviterei a divertirsi, che sono fasi molto corte". 
Considerato da sempre uno dei belli della politica basca, riceve le attenzioni delle donne e degli omosessuali. E, a proposito, anche su questi ultimi rompe gli schemi del PP: "Sì, qualche volta mi hanno preso per omosessuale, ma non importa. La realtà è che nel PP ci sono tanti gay come nel resto della società e non ci siamo mai interessati all'orientamento sessuale dei nostri militanti. E mi dà molto fastidio l'immagine che una certa sinistra si è impegnata a proiettare e che noi, per incapacità nostra, abbiamo lasciato che la gente creda". Lui omosessuale non è e a precisa domanda risponde che è ovvio che "anche in Nuevas Generaciones avevamo le nostre storie, mica eravamo marziani! io facevo quello che potevo". 
Modesto e riservato sul passato, sul presente dice solo che nella sua vita "è uscito il sole" (che mania, gli ispanici, con il sole, da Shakira in poi!); ha le vesti di una giovane madrilena, che è al suo fianco da qualche tempo e che è estranea alla politica. Non è per lei il sole che ha tatuato su un braccio, che è solo il riflesso del suo atteggiamento di vita: "Per quanto le cose vadano male, non bisogna disperare e se lotti, finirà sempre con l'uscita del sole". Per lei, invece, sono le parole d'affetto quando gli chiedono di scegliere tra due delle leaders popolari più apprezzate dai media di destra, Maria Dolores de Cospedal e Cayetana Álvarez de Toledo: "Io ho occhi solo per una persona" dice per dichiarare il suo amore e togliersi dall'impiccio. 
La otra crónica conclude il ritratto del portavoce popolare ricordandoci che, seppure ammirato dai banchi delle donne popolari, socialiste e nazionaliste (ma non dalle indipendentiste di Bildu, "che continuano a dedicargli sguardi di odio viscerale"), Sémper non è l'unico bello del Parlamento basco. Ci sono i colleghi di partito Iñaki Oyarzábal, segretario generale del PP basco, Arantza Quiroga, ex presidente della Camera, Javier Maroto, anche sindaco di Vitoria, quindi Bakartxo Tejeria, nelle file del PNV, e Javier de Andrés, che secondo la rivista, assomiglia vagamente a  George Clooney. Già detto, se si cerca la bellezza maschile spagnola, volgere prima lo sguardo ai Paesi Baschi.
La foto di Borja Sémper, da elmundo.es, al link già indicato.