mercoledì 29 gennaio 2014

Dopo la sentenza de L'Aja: adesso Cile e Perù si contendono il triangolo sulla costa

Le navi peruviane entrano nelle nuove acque nazionali, titola il quotidiano limeño La República, al dare notizia dell'ingresso della nave pattuglia San Parti della Guardia Marina e dell'imbarcazione di ricerca scientifica Melo nel triangolo esterno, la nuova zona di mare che la sentenza della Corte di Giustizia de L'Aja ha assegnato al Perù, per chiudere la contesa della frontiera marina con il Cile.
Lo ricordiamo. Un paio di giorni fa L'Aja ha stabilito che la frontiera tra i due Paesi passi dall'Hito 1, sulla costa, da entrambi riconosciuto come posto di confine, e segua il parallelo fino a 80 miglia dentro il mare; di lì, dal cosiddetto punto A, il confine si inclina con una linea equidistante dalle due coste, fino al punto B, alle 200 miglia, che marcano il limite territoriale tra i due Paesi. E' una sentenza che ha soddisfatto il Perù, che vede riconosciuta la sovranità sul triangolo esterno, che si forma tra la vecchia e la nuova linea di confine, e che ha lasciato l'amaro in bocca al Cile, che ha però già annunciato che la rispetterà, senza porre ostacoli.
Prima del verdetto olandese, Santiago aveva chiesto sei mesi per rendere effettiva la sentenza, Lima aveva affermato che le sentenze si applicano immediatamente. Per cui ieri ha preso possesso delle sue nuove acque territoriali e ha inviato le due imbarcazioni, "per vegliare sulla sicurezza del mare, la protezione dell'ambiente, le sue risorse e ricchezze, così come per il controllo e l'interdizione di qualunque attività illecita", come ha riferito il capitano Eugenio Rey, a bordo della San Parti.
I toni del Perù sono altisonanti, in questi giorni, con l'eccessivo protagonismo di Alan Garcia, l'ex presidente che si è rivolto a L'Aja per risolvere il vecchio contenzioso sulla frontiera marina con il Cile e che non ha avuto la cortesia di aspettare che il primo a reagire, dopo la lettura del verdetto, fosse il presidente Ollanta Humala, cercando di prendersi ogni merito. Troppo nazionalismo, nel Perù di queste ore, troppa voglia di impadronirsi del parziale successo, mentre a Santiago del Cile si è rallentati dal passaggio dei poteri tra Sebastián Piñera e Michelle Bachelet. 
Un passaggio che però non impedisce al Cile di rivendicare adesso la sovranità sul 'triangolo terrestre'. Cosa sia questo nuovo territorio conteso lo spiega bene La República. L'Hito 1, da cui parte il nuovo confine, si trova a circa 300 metri dal mare. Se si considera il parallelo che passa sull'Hito 1, la distanza dal mare è di 323 metri, se si considera la linea che arriva al Punto de la Concordia, il punto cioè che Cile e Perù hanno sempre considerato il loro confine, la distanza è di 264 metri; in mezzo si forma un triangolo di 37.610 mq, che è il nuovo territorio conteso.
In realtà, nota il quotidiano peruviano, il triangolo non è mai entrato nelle contese tra i due Paesi, perché anche il Trattato di Lima, del 1929, che restituiva Tacna al Perù e ratificava Arica come territorio cileno, lo dava al Perù, affermando che "la frontiera partirà da un punto della costa che si chiamerà Concordia, distante 10 km a nord del ponte sul fiume Lluta" e lì i due Paesi hanno sempre riconosciuto il proprio confine.
Di questo triangolo di 37mila metri quadrati, che in tutti i casi il Perù riconosce come costa secca (ha, cioè, la sovranità sulla terra ferma, ma non sulle acque, controllate dal Cile), discuteranno, nel loro primo incontro dopo la sentenza della Corte di Giustizia, Humala e Piñera, al Vertice del CELAC a L'Avana.
E cosa sia davvero questo triangolo, a cui non fa cenno L'Aja, e che pare diventato vitale per l'orgoglio ferito e in cerca di compensazione del Cile, lo racconta un bel reportage del quotidiano cileno La Tercera, che descrive la zona come desertica, con miraggi a causa del calore, con macchie verdi dovute alla presenza del fiume Lluta, con presenza di zone minate e con i due posti di controllo. Il cileno, controllato 24 ore al giorno dai carabinieri, e, dall'altro lato del ponte, circa 700 metri più a nord, quello vigilato dalla Polizia peruviana. "Un'esperienza perfetta per le persone solitarie" dice il capitano Francisco Alvarado, che controlla la frontiera cilena.
Per questo territorio desertico e inospitale, di soli 37mila metri quadrati (il Parque del Retiro di Madrid e quello di Villa Doria Pamphili di Roma sono circa 1 milione di metri quadrati, per dare un'idea delle dimensioni del territorio conteso), Cile e Perù potrebbero di nuovo inasprire i loro rapporti, nonostante la recente sentenza del Tribunale de L'Aja, nonostante la promessa di accettarla senza porre ostacoli.
Il grafico del triangolo conteso, da larepublica.pe