Il quotidiano peruviano La República ha pubblicato
una bella galleria fotografica dedicata al paesaggio dell'altopiano
andino, a uno dei circuiti turistici cordilleranos più spettacolari.
Punto di partenza è Lampa, capoluogo dell'omonima provincia nel
dipartimento meridionale di Puno, poco più a ovest del Lago Titicaca. Siamo a
circa 3900 metri di altezza sul livello del mare e intorno a Lampa si stendono
boschi di grande fascino, rocce dalle forme sorprendenti e, soprattutto,
insiste il quotidiano limeño, solitudine e silenzio.
L'itinerario dura circa sei ore e inizia con i boschi di queñuales, diffusi nei
distretti di Lampa, Palca e Vilavila; la queñua è un albero tipico delle
sierras del Perù, soprattutto di Puno; la sua chioma è più larga che alta e
ricorda la disposizione di un ventaglio. "La struttura dei tronchi si
caratterizza per la disposizione a crescere con forme curve e
capricciose" scrive La República. Si arriva nelle città delle pietre, Tinajani, famosa per un
grande canyon in cui le rocce presentano un curioso aspetto gigantesco e antropomorfo; siamo
in una zona dall'intensa storia geologica: "Milioni di anni fa tutta
quest'area era coperta di acqua, poi, con i cambi geologici, seccò, fino a
rimanere in quello che è oggi il lago Titicaca". Intorno ai 4mila metri ci
sono i boschi di Puya Raimondi, "una delle piante più impressionanti della
Terra". E' una delle bromeliacee più grandi e per vari decenni le sue foglie
spinose crescono e crescono e la pianta raggiunge i 4 metri d'altezza,
il che è "uno spettacolo inusuale nel paesaggio arido della puna". Poi
inizia improvvisamente a fiorire, raggiungendo gli 8-10 metri di altezza. "Non
c'è una fioritura maggiore sul pianeta, arriva a produrre fino a 5mila fiori. Dicono
che la pianta fiorisca solo quando arriva ai 100 anni, e poi, dopo aver lasciato
andare i suoi semi, ne produce circa 6 milioni, muore". Una storia triste,
che però illumina il paesaggio andino.
Non perdetevi la bella galleria fotografica di larepublica.pe.