Si legge la lista dei film che si disputeranno i Premi Goya, il 9
febbraio all'Hotel Auditorium di Madrid, e si pensa immediatamente: Pedro
Almodóvar è il grande sconfitto. E, onestamente, è giusto così: Gli amanti
passeggeri non meritava candidature, è stato un disparate, un'assurdità, un
passo falso nella carriera del gran manchego.
A fare il pieno di nominaciones sono stati La gran familia española di Daniel Sánchez Arévalo e
Las brujas de Zugarramurdi di Alex de la Iglesia (su Rotta a Sud Ovest le
recensioni del primo e del secondo film), rispettivamente con 12 e 10
candidature. Las brujas de Zugarramurdi ottiene soprattutto candidature
tecniche, essendo assente in tutte le categorie principali, compresa quella per
il miglior regista (Hugo Silva e Mario Casas, i due protagonisti, verranno mai presi sul serio come attori, essendo considerati soprattutto i guapos oficiales di Spagna?). La gran familia
española è invece candidata anche come Miglior film (insieme a 15
años y un día, Caníbal, La herida e Vivir es fácil con los ojos cerrados, che,
nel crollo degli incassi del cinema spagnolo, devono aver visto solo gli autori e i
parenti), Miglior regista (insieme a Gracia Querejeta, Manuel Martin Cuenca,
David Trueba), Miglior attore non protagonista (Antonio de la Torre e Roberto
Alamo), Miglior attore rivelazione (Patrick Criado), Miglior sceneggiatura,
Miglior montaggio, ecc.
Fa piacere la candidatura di Inma Cuesta per Tres bodas de más, una commedia
che ha conquistato la critica, soprattutto per l'interpretazione della bella
attrice andalusa, presente in molti dei film di maggiore successo degli ultimi
anni e finalmente alle prese con un copione che esalta la sua verve brillante.
Lanciata dalla serie di TVE1 Águila roja, è bello che abbia potuto affermarsi
anche nel cinema, con il suo fascino racial e andaluso. Bisognerà vedere questo
film.
Da segnalare un nuovo successo di La grande bellezza di Paolo Sorrentino,
candidata come Miglior film europeo (dovrà vedersela con le francesi Amour e Vita
di Adele e la danese Il sospetto), la candidatura di Guadalquivir tra i migliori
documentari spagnoli e del film cileno Gloria tra i migliori film iberoamericani (gli altri sono il venezuelano Azul
y no tan rosa, l'argentino El médico alemán e il guatemalteco La jaula de oro).
La lista completa delle candidature è su ecartelera.com; che gli dèi spagnoli la
mandino buona a tutti i candidati.