Non c'è solo l'Infanta Cristina, come simbolo della
Spagna ricca, potente e sprecona, che si credeva impune e che è precipitata
nelle aule di Giustizia. El Pais porta oggi come esempio e specchio di quella
Spagna gaudente e arrogante anche l'architetto Santiago Calatrava, definito
"il miglior riflesso delle arie di grandezza provocate in altri tempi dai
miraggi politici".
Calatrava era "un valore spagnolo che trionfava nei cinque continenti con
le sue opere faraoniche e vistose; e le Amministrazioni Pubbliche domestiche
disponevano di denaro sufficiente per esigerre ponti, musei e palazzi (oltre
alla presunta deviazione di una parte di quei soldi alle proprie tasche) con
cui lasciare una traccia indelebile".
Per la carriera di Santiago Calatrava, prosegue El Pais, ci sono due anni e una
città chiave: il 1999, quando ha ottenuto il Premio Principe de Asturias per le sue ammirate costruzioni, e il
2014, quando è stato condannato a pagare un indennizzo di 2,96 milioni di euro
per gli "strepitosi" errori di costruzione del Palazzo dei Congressi
di Oviedo, la stessa città in cui gli è stato consegnato il Principe de
Asturias.
Tra le due date, "Calatrava è andato perdendo la sua reputazione a furia
di carenze strutturali, sovraccosti e denunce". Nella lista dei
contenziosi ci sono "tre ponti in Olanda, che sono stati riparati per
ossidazione, gocciolio e umidità nelle cantine di Ysios, nei Paesi Baschi, una
denuncia del Comune di Venezia per un ponte il cui suolo scivoloso è
pericoloso". Ma il peggio sta succedendo nella sua città natale, a Valencia,
dove gli usuali problemi delle sue architetture vanno di pari passo con le
rivelazioni dei legami tra politica, malversazioni e assegnazione di lavori,
dei legami insomma, tra il PP, che governa la regione e la città da anni, e la
corruzione.
"La denuncia di pagamenti fantasma a Calatrava da parte dell'ex presidente Francisco Camps è stato il detonante per spingere Calatrava (e il suo denaro) ad abbandonare la Spagna e a rifugiarsi in Svizzera" scrive El Pais. Il c'eravamo tanto amati del celebre architetto e della regione finisce nei Tribunali, con una richiesta di indennizzo per i difetti del Palau des Arts, un tempo simbolo dell'architettura avveniristica di Calatrava e oggi icona del suo declino e dei suoi errori.
"La denuncia di pagamenti fantasma a Calatrava da parte dell'ex presidente Francisco Camps è stato il detonante per spingere Calatrava (e il suo denaro) ad abbandonare la Spagna e a rifugiarsi in Svizzera" scrive El Pais. Il c'eravamo tanto amati del celebre architetto e della regione finisce nei Tribunali, con una richiesta di indennizzo per i difetti del Palau des Arts, un tempo simbolo dell'architettura avveniristica di Calatrava e oggi icona del suo declino e dei suoi errori.
"Calatrava è oggi un'impresa impegnata in decine di opere in tutto il
mondo, molte delle quali fatte benissimo. Ma i suoi errori sono di tale portata
che è difficile difendere la sua maestria tecnica e rappresentano come nessun
altro lo spreco di tutta un'epoca in cui una certa Spagna si è ubriacata di un
falso e ingannevole potere" conclude El Pais.