Quando si pensa al passato romano di Siviglia, il pensiero si rivolge
immediatamente al sito archeologico di Itálica, con i suoi preziosi mosaici e
il suo anfiteatro. Nel cuore di Siviglia, però, c'è un piccolo gioiellino, che
i turisti dovrebbero inserire tra le cose da vedere e che dovrebbe essere promosso meglio
dall'Ente del Turismo cittadino.
E' l'Antiquarium, si trova nel piano sotterraneo del Metropol Parasol, la gigantesca costruzione moderna della plaza de la Encarnación, ed è anche
un bell'esempio di conservazione museale. I resti romani sono stati trovati
negli anni 90, durante gli scavi per la realizzazione di un parcheggio
sotterraneo, in una piazza di cui Siviglia non sapeva sostanzialmente cosa fare. Il loro
ritrovamento ha paralizzato i lavori e la loro fruizione, da parte del pubblico, è stata una condicio sine qua non nel concorso internazionale per la
risistemazione dello spazio.
Come sappiamo il concorso è stato vinto dal tedesco Jürgen Mayer,
che ha previsto una grandiosa struttura lignea, su più livelli, da
quello sotterraneo fino al belvedere su Siviglia, al di sopra della copertura.
L'Antiquarium è nel piano sotterraneo, a poca distanza dalle biglietterie per
l'ascensore che porta al belvedere. Occupa poco meno di 5mila metri quadrati,
con resti che vanno dall'epoca romana a quella andalusí. Ci sono resti di mosaici
preziosi e raffinati, che lasciano sempre un po' a bocca aperta sullo stile di
vita nelle province dell'Impero; da non perdere, il mosaico della Medusa, nella
Casa de la Columna, e il grande mural del Patio del Océano, dai colori
raffinati e brillanti. Oltre alle case di epoca romana, se ne può vedere
un'altra di età islamica. Con una concezione degli spazi che sostanzialmente
tutto deve alle case romane.
La parte migliore dell'Antiquarium, però, non sono tanto i resti archeologici,
che devono essere inseriti in una visita a Siviglia, perché sono il più importante giacimento archeologico cittadino, la più importante testimonianza della Siviglia romana e medievale, quanto l'allestimento
museale, che utilizza le più moderne tecnologie multimediali per immergere il
visitatore nel passato. La visita avviene su una serie di passerelle,
che permettono di ammirare dall'alto tutte le strutture: la loro leggerezza fa
sì che l'impatto della loro presenza non sia fastidioso. Ci sono colonnine
multimediali che forniscono informazioni in varie lingue, compreso l'italiano
(e complimenti ai curatori del Museo, non per nazionalismo, ma perché l'italiano
continua a essere una delle lingue che si ascoltano di più, tra i turisti di
Siviglia, giusto, dunque, che venga presa in
considerazione anche nei Musei!). Ci sono anche ricostruzioni in 3D delle antiche
case romane, così il visitatore ha un'idea più completa di quello che sta
vedendo, riesce a immaginarsi cosa dovevano essere le mura che sono rimaste,. Si esce dal piccolo Museo non con una sensazione di fatica e stanchezza, ma sentendo di aver imparato qualcosa in più su Siviglia e
sull'architettura e la cultura romane. Che poi, dovrebbe essere questa la sensazione che tutti i Musei dovrebbero lasciare, se fossero creati con questi criteri di coinvolgimento e di informazione utilizzati all'Antiquarium.
Da segnalare anche il prezzo del biglietto d'ingresso, davvero basso, se si
pensa a quello che si ottiene in cambio: 2 euro. Attenzione, però, se avete già
visitato i Reales Alcázares, il biglietto vale anche per l'Antiquarium quindi
utilizzatelo!
L'Antiquarium è aperto dal martedì al sabato dalle 10 alle 20; la domenica
dalle 10 alle 14. Purtroppo non ha un sito web (per ora).