venerdì 21 marzo 2014

Madrid pronta per la Marcia della Dignità: attese per il 22 marzo almeno 50mila persone (ma anche un milione)

Stanno già arrivando da tutta la Spagna, in sei grandi colonne, partite da Galizia, Asturie, Paesi Baschi, Catalogna, Comunitat Valenciana e Andalusia. Il 22 marzo (domani), sarà una giornata di mobilitazione, partecipazione e preoccupazione per Madrid, presa di nuovo d'assalto da collettivi, piattaforme e associazioni che proprio non ci stanno alle ricette dell'austerità e che continuano a non arrendersi ai tagli della spesa pubblica e dei diritti portati avanti da Mariano Rajoy. Hanno battezzato il loro appuntamento 22-M Marchas de la Dignidad e non c'è bisogno di traduzione. A questo titolo della manifestazione, bisogna aggiungere i quattro slogan principali; No al pagamento del debito, Neanche un taglio in più, Fuori i governi dalla troika, Pane, lavoro e tetto per tutti e per tutte.
Sono tornati gli indignados, quasi tre anni dopo la prima grande manifestazione alla Puerta del Sol? E' presto per dirlo, anche se il Prefetto di Madrid Cristina Cifuentes, terrorizzata da possibili occupazioni del suolo pubblico in pieno stile 15-M, alle porte delle elezioni europee, ha già blindato la capitale. Elconfidencial.com sostiene che la Delegación del Gobierno (la Prefettura) abbia deciso di "mobilitare 40 gruppi dell'Unità d'intervento della Polizia, cioè, circa 1600 effettivi anti-disturbo, e sei gruppi dell'Unità di Prevenzione e Reazione, che significa altri 180 agenti con funzioni anti-disturbo. Sono stati chiamati anche 240 funzionari (e altri 180 di riserva) della Brigata Mobile, incaricata di controllare gli spostamenti dei manifestanti fino a Madrid e nella stessa capitale. In totale ci saranno 2020 poliziotti nelle strade della città, a vigilare l'evoluzione delle marce, senza contare i membri dei servizi d'informazione, gli agenti del Servizio dei Mezzi Aerei e gli effettivi della sicurezza cittadina, anch'essi convocati". Il sito web nota come la manifestazione di domani batta ogni record per presenza di poliziotti in strada: finora il numero più alto era stato 1500 per le marce degli indignados e i tentativi di circondare il Congresso del 2013.
E' evidente il timore del Governo conservatore davanti alle manifestazioni popolari e, soprattutto, davanti al rischio che una piazza simbolica della capitale possa di nuovo essere occupata con tende e assemblee, durante la campagna elettorale europea.
Dalle sei colonne, arrivate già alle porte di Madrid, però, il messaggio è pacifico e non violento. "Il manifesto che abbiamo firmato insieme parla della profonda crisi politica ed economica attraversata dalla democrazia spagnola. Rivendichiamo la disobbedienza civile, ma sempre in modo non violento. Però siamo convinti che cercheranno di criminalizzare tutto il collettivo, come fanno ogni volta che qualcosa va contro gli interessi del PP o del PSOE. Curiosamente, i disturbi iniziano sempre perché prima la Polizia carica, senza alcun motivo” dice David, portavoce di Democracia Real Ya Madrid, a elconfidencial.com. Per essere pronti a ogni evenienza, gli organizzatori hanno annunciato la consulenza di 30 avvocati, che assisteranno le persone eventualmente fermate e arrestate durante la manifestazione.
Le cifre probabili dei partecipanti al 22-M sembrano quelle di Questura e organizzatori dopo un corteo italiano. Si aspettano circa 50mila persone, ma da Democracia Real Ya, facendo i conti degli 800 autobus già affittati, di treni, madrileni e manifestanti vari, assicurano che si potrebbe arrivare tranquillamente a mezzo milione di persone nelle strade della capitale, pronte a confluire in plaza de Colón. C'è anche chi parla di un milione di persone. Mancano poche ore per verificare il potere di convocazione degli indignados, a quasi tre anni dal 15-M.