E
se il volo MH370 da Kuala Lumpur a Pechino fosse stato abbattuto dalla Difesa Militare di qualche Paese, per evitare che fosse utilizzato come arma di distruzione, in un altro 11 settembre? La nuova teoria sulla
fine dell'aereo malese, scomparso senza lasciare traccia
l'8 marzo, è di Pilar Cernuda, che l'ha riportata ieri nella sua rubrica,
Cernuda Confidencial, sul quotidiano madrileno ABC.
L'ipotesi,
scrive la giornalista, è stata fatta "da qualcuno che conosce bene
il mondo della difesa e della tecnologia, così come dirigenti
intrnaizonali di tutti i colori e ideologie". Secondo questa
teoria, l'aereo malese non si sarebbe inabissato nell'Oceano Indiano
meridionale, del resto l'Australia ha appena detto che i resti
trovati non corrispondono al Boeing, ma, "dopo essere stato
sequestrato da terroristi che intendevano farlo esplodere contro
qualche obiettivo molto sensibile, verso il quale si dirigeva nelle
ore in cui volava senza trasmettere segnali di controllo, sarebbe
stato abbattuto da chi voleva evitare la catastrofe militare,
nucleare o politica". Doveva essere una sorta di 11 settembre
asiatico, insomma.
Cernuda, incuriosita dalla tesi di cui è
venuta a conoscenza, chiama un amico che "lavora nei servizi di
informazione". L'amico le conferma che la teoria gira ed è presa in considerazione, ma aggiunge che "nessuno
dei Dipartimenti di Difesa dei Paesi possibilmente coinvolti,
conferma". Ovvio, conclude giustamente Cernuda.
Sapremo mai la verità?
Sapremo mai la verità?