martedì 5 agosto 2014

Estela de Carlotto ritrova il nipote desaparecido. Le Abuelas de plaza de Mayo in festa

Una notizia emozionante, che si fa accompagnare immediatamente dagli occhi lucidi. Le Abuelas de plaza de Mayo hanno incontrato il loro nipote emotivamente più importante: Estela de Carlotto, la loro presidente, ha potuto finalmente identificare, dopo oltre trent'anni di ricerche e di incertezze, il figlio di Laura, sua figlia desaparecida. Attualmente si chiama Ignacio Hurban, è un giovane uomo di 35 anni, sposato, che solo da poco ha saputo la sua vera storia; è pianista e compositore e ha una pagina web, adesso down, per eccesso di richiesta, www.ignaciohurban.com.ar.

Clarin, che dedica titoli cubitali alla vicenda, nella sua pagina web, spiega che Ignacio si è presentato spontaneamente alla realizzazione dell'esame dell'ADN, avendo dubbi sulla propria identità. "Mio nipote aveva dubbi sulla propria identità da molti anni e un paio di mesi fa ha deciso di farsi le analisi. E' stata mia sorella, dall'Instituto de la Identidad Nacional, che lo ha informato: "Sono tua zia, sei il figlio di Laura Carlotto, mia sorella" gli ha detto, prima di abbracciarlo" ha raccontato Guido Carlotto, zio del giovane.

A dare la notizia a Estela, invece, è stata la giudice María Romilda Servini de Cubría: "L'ho saputo alle 12.30 e alle 13 ero con lei, per dirglielo" ha raccontato al quotidiano porteño "Nel database genetico c'erano le ossa del padre, i controlli incrociati sono stati positivi. Dalla banca dati sono andati al sud, a Caleta Olivia, dove vivono i nonni paterni e anche lì tutto coincideva: dal lato dei Carlotto e del marito di Laura". Non ci sono dunque dubbi.

Laura Carlotto diede alla luce suo figlio, che chiamò Guido, nel 1978, dopo l'arresto a La Plata. Subito dopo fu portata in un centro di detenzione clandestino, La Cacha, nella provincia di Buenos Aires e fu quindi uccisa in una strada deserta. Suo figlio le fu tolto immediatamente dopo la nascita, mentre i suoi resti furono consegnati alla famiglia subito dopo il suo assassinio.

La associazione delle Abuelas de plaza de Mayo, che in questi anni ha ritrovato una trentina di ragazzi appropriati da famiglie vicine al regime miltiare, era nata, in fondo, per ritrovare soprattutto Guido: nonna Estela è una delle fondatrici dell'associazione, è la sua presidente e il suo volto più noto, il simbolo della tragedia dei nonni, che hanno perso i figli e non sanno niente dei nipoti.

Il ritrovamento di Guido ha emozionato l'Argentina: stanno partecipando a questa gioia della famiglia Carlotto politici e volti noti, con tweets e dichiarazioni di affettuosa simpatia. Clarin ha pubblicato anche una lettera aperta che Estela aveva scritto tre anni fa, in occasione del 33esimo compleanno del nipote. Tra le altre cose scrive: "Caro nipote, cosa non darei perché ti materializzi nelle stesse strade in cui ti cerco da sempre. Cosa non darei per darti quest'amore che mi strozza, per tutti gli anni in cui l'ho conservato. Aspetto quel giorno con la certezza delle mie convinzioni, sapendo che oltre alla felicità epr l'incontro, i tuoi genitori, Laura e Chiquito e tuo nonno Guido, dal cielo, ci stringeranno nell'abbraccio che non ci separerà mai. Tua nonna Estela".

Il giorno è arrivato, Estela. Que puedan disfrutar de ese dia del rencuentro con todo el amor del mundo.