giovedì 15 febbraio 2007

Con la morte di Erika, Letizia Ortiz conquista i media: è la nostra Principessa delle Asturie


Una settimana dopo l'improvvisa morte di sua sorella Erika la Principessa delle Asturie è riapparsa in pubblico. Ha accompagnato il Principe Felipe nella prima visita alla nuova sede madrilena dell'Istituto Cervantes. Indossava una gonna e una giacchetta nere, una camicia bianca e aveva l'espressione un po' triste. Lo riportano tutti i siti web. I telegiornali invece hanno raccontato la notizia soffermandosi con lunghi primi piani sul suo volto, forse speravano di coglierla in fallo, un sorriso che dimostrasse che in fondo non è che stia soffrendo tanto o forse indugiavano con cinismo sull'espressione seria per dimostrare oh, come sta soffrendo nuestra Princesa! Quello che ho capito in questi giorni è che è dura essere Principessa delle Asturie. 
Letizia ha vissuto la settimana più difficile della sua vita. Ma ne sta venendo fuori incredibilmente vincitrice. E, come hanno scritto alcuni editoriali, grazie a questo terribile evento, si è finalmente laureata Principessa. 
Dal suo arrivo nella Famiglia Reale, ha sempre avuto seri problemi a farsi accettare dagli spagnoli (non ne conosco uno che non la chiami trepa, arrampicatrice). Le precedenti fidanzate di Felipe, Isabel Sartorius ed Eva Sannum, erano state scartate perché figlie di divorziati, di alcuni anni maggiore la prima, di famiglia troppo modesta e senza studi la seconda. Letizia non solo era divorziata di suo e di umili origini, ma era stata imposta dal Principe, stufo delle continue bocciature delle candidate, con un "O lei o mollo tutto"; il giorno dello scambio degli anelli si era pure mostrata un po' arrogante, tanto da interrompere Felipe con lo storico: "Fammi finire!"
Da allora è stata molto criticata per uno stile non sempre all'altezza delle circostanze e per sapere sempre dove sono le telecamere (eccessivo protagonismo, insomma). Dicono che sia perfezionista e che ogni mattina navighi su Internet per sapere cosa si dice di lei, studiare le critiche e migliorarsi. Sarà. Di sicuro non ha ancora imparato bene la discrezione. E' rimasta memorabile la barzelletta raccontata a una cena a casa del cantante Joaquin Sabina, icona della sinistra repubblicana. C'è un gioco di parole in spagnolo che si perde nella traduzione: "La differenza tra Stephanie di Monaco e Letizia Ortiz? la prima si scopa un funambolo, la seconda è una sconosciuta molto furba". Mezza Spagna si chiede ancora se la monegasca abbia apprezzato e se sta bene che la Princesa si consideri una "fulana", una tizia sconosciuta, "muy lista", molto furba. 
E' stata attaccata anche la sua famiglia: sua madre da semplice infermiera-sindacalista è diventata responsabile del settore viaggi del sindacato delle infermiere; suo padre, che non è giornalista ma tecnico del suono (in Spagna esiste una laurea in giornalismo), non si capisce che lavoro faccia, ma intervista Zapatero; sua sorella Erika, vendeva libri per la casa editrice FMR e un mese dopo il matrimonio reale era diventata responsabile delle pubbliche relazioni dell'azienda, qualche tempo dopo è diventata decoratrice di un'importante casa di produzione; la zia Henar Ortiz, aspirante e ambiziosa stilista, che sta per lanciare una collezione "in esclusiva" in Italia (prepariamoci!), si è presentata a Pitti Immagine come "principessa" Henar Ortiz. Insomma, una famiglia che non le ha dato una mano a farsi accettare e a liberarsi dall'immagine di trepa che la perseguita, nonostante i pubblici sguardi adoranti a Felipe e l'obiettivo impegno che mette nell'essere una buona Principessa delle Asturie. 
Poi c'è stata la tragedia di Erika. E gli spagnoli hanno scoperto la fragilità e la dignità della loro Princesa che, pur distrutta dal dolore, non ha mai perso di vista il suo ruolo e lo ha recitato fino in fondo, rispettando il protocollo fino all'ultimo. Dicono che Letizia sia diventata finalmente Principessa delle Asturie il giorno della cremazione di Erika, sotto la pioggia di Madrid. Quando si è avvicinata alle telecamere e ha ringraziato tutti coloro che si sono rattristati per la morte "di mia sorella piccola". E in quel pequeña, seguito dalle lacrime c'era tutto il suo affetto e il suo dolore di sorella maggiore, mentre nel ringraziamento c'era la dignità della futura regina di Spagna. 
Le più belle parole alla riscoperta di Letizia le ha scritte il giornalista monarchico Antonio Burgos sull'ABC, storico quotidiano conservatore: "[...] Nella Spagna che si proclama in larga maggioranza juancarlista, dal Re in giù tutti i membri della Famiglia Reale devono superare ogni giorno l'esame di maturità. Sua Maestà lo ha superato egregiamente con il discorso televisivo con cui fermò il colpo di stato del 23 febbraio. Però ai Principi delle Asturie si esige che lo superino tutti i giorni. Doña Letizia ha superato adesso, e a che prezzo, il suo esame di Principessa delle Asturie. Dalla morte di Lady Di, al popolaccio repubblicano e juancarlista piace che i suoi Reali versino lacrime nei momenti importanti, che siano umani, "come noi". Si esige che la solenne distanza che dà magia alla Monarchia sia sostituita dall'identificazione e dalla vicinanza col popolo. Ai Re, che prima venivano educati a non dimostrare i propri sentimenti in pubblico, adesso si esige che esultino per un gol della nazionale spagnola, che si rompano le mani applaudendo, che sbaciucchino e abbraccino gli artisti. Che piangano. Che non siano come i Reali che sono sempre stati, ma come noi vogliamo che siano.  Doña Letizia ha imparato così bene il suo lavoro alla spagnola, ha superato con un voto così buono il suo esame del dolore, che ci ha fatto vedere dal vivo e in diretta le stesse lacrime sparse da Doña Sofía quando ci sono stati l'incidente del Yakolev (un aereo militare spagnolo caduto in territorio turco con decine di soldati a bordo) o l'attentato dell'11 marzo. Come il vecchio notaio monarchico, ogni giorno ho più chiaro che Doña Letizia è la Principessa delle Asturie. E basta."