martedì 27 febbraio 2007

Gustavo Santaolalla, l'argentino che ha vinto il Premio Oscar per due volte

Doveva essere l'anno di Babel, di El Laberinto del Fauno e dell'ascesa del cinema ispanico. Non è stato esattamente così, anche se il cinema latino si è tolto qualche bella soddisfazione. A cominciare dal secondo Premio Oscar consecutivo al compositore argentino Gustavo Santaolalla, premiato per la colonna sonora di Babel, dopo aver vinto, lo scorso anno, per quella di Brokeback Mountain. E non è detto che sia finita: Francis Ford Coppola gli ha appena proposto la composizione della colonna sonora del suo nuovo film. Quindi, se è vero il detto non c'è due senza tre, l'argentino potrebbe essere di nuovo a Los Angeles nella Notte del 2008.
Il premio è stato ovviamente una sorpresa, del resto sono pochi gli artisti che possono vantare due vittorie consecutive, e Santaolalla l'ha dedicato all'Argentina e alla sua famiglia con una frase molto contemporanea: "E' come parlare di casa tua, del tuo quartiere, del tuo isolato. L'Argentina è i miei vicini, ma io sono della generazone degli anni '60 per cui mi sento latinoamericano" Anche se vive da tempo a Los Angeles e per questo Time lo ha inserito lo scorso anno tra i 50 latinos più influenti degli Stati Uniti.
Con un passato hippy, vissuto in una comunità mistica degli anni '60, Santaolalla ha iniziato a occuparsi di musica nel 1969, con il gruppo rock Arco Iris con cui ha realizzato undici dischi in una curiosa fusion di rock e folk. La passione per il rock lo fa generalmente considerare il vero animatore del genere in Argentina: per molti il suo disco Santaolalla, del 1982, è il primo disco di rock moderno del Paese. In questo disco metteva in discussione il passato hippy con De la tierra prometida solo me quedan heridas (Della terra promessa mi rimangono solo ferite); una parte del testo di Se me llaman por teléfono no estoy dice più o meno: "I miei libri sono bruciati e con loro la storia, non voglio più ali né greggi né gloria, se qualcuno deve volare, che sia un uccello, se qualcuno deve guidare, che sia il sole, se mi chiamano al telefono, non ci sono".
Lui è volato via senza essere un uccello e ha risposto alle chiamate telefoniche. Risultato, ha dieci Grammy come produttore di varie star ispaniche, tra cui Juanes e Julieta Venegas, e due Oscar come compositore. Ma continua anche ad esibirsi e a incidere dischi: col suo gruppo Bajofondo, presenterà a giorni un nuovo CD, Mar Dulce, il cui primo single, Pa' bailar, combina il rock con le atmosfere tangueras.
Dall'inizio degli anni '90 completa l'attività di musicista con la composizione di colonne sonore. Ha scritto le musiche per i più importanti film latinoamericani degli ultimi anni: Amores perros, 21 grammi, I diari della motocicletta; poi sono arrivati il Golden Globe e l'Oscar per Brokeback Mountain e i premi BAFTA e Oscar per Babel.