lunedì 17 marzo 2008

Le lacrime di Juanes sulla frontiera

E' appena terminato il concerto Paz sin Fronteras, oltre tre ore di musica sul ponte Simón Bolívar, al confine tra Colombia e Venezuela. Era circa l'una locale (da noi le sette) quando sono saliti sul palco, montato su un lato del ponte, Juanes, Carlos Vives, Miguel Bosé, Alejandro Sanz, Juan Luis Guerra, Ricardo Montaner e Juan Fernando Velasco. Tutti vestiti di bianco, euforici e sorridenti. Al vedere tanta folla, oltre 100mila persone, Juanes si è emozionato e ha pianto sulla spalla di Miguel Bosè.
Il concerto è iniziato con il canto di 70 bambini, 35 colombiani e 35 venezuelani. Il primo ad esibirsi è stato Carlos Vives, considerato la leggenda vivente del vallenato, da lui portato a livelli di popolarità consoni più al pop che a un ritmo della tradizione colombiana. Tra una canzone e l'altra ha parlato di pace e ha chiesto la liberazione di tutti i sequestrati ancora prigionieri nella selva. Dopo di lui ha cantato l'ecuadoriano Juan Fernando Velasco, che ha concluso il suo segmento cantando con Juanes Yo nací en este país. Alejandro Sanz, che ha potuto finalmente esibirsi davanti ai venezuelani, ha ringraziato i presenti per dire con la loro presenza un chiaro "no alla guerra". La sua Corazón partio è stata cantata da tutti gli artisti presenti, così come Ojalá llueva café, uno degli inni dei campesinos latinoamericani e uno dei più grandi successi di Juan Luis Guerra, un altro che non manca mai quando si parla di impegno e giustizia sociale. Miguel Bosè si è esibito subito dopo il grande dominicano e ha cantato Nada particular con Juanes, che non si è risparmiato mai ed è stato, riconosciuto da tutti, la vera anima, oltre che l'ispiratore, del concerto. Ricardo Montaner ha riportato il romanticismo e ha ricordato il pacifismo dell'altro lato della frontiera.
Poi è arrivato il turno di Juanes, emozionatissimo, che ha ringraziato anche gli artisti che avrebbero voluto e non hanno potuto essere presenti, "Andrés Calamaro ci manda dall'Argentina un abbraccio di libertà, dal Messico ci mandano un saluto anche i Maná, Alejandro Fernández, Paulina Rubio, Shakira". Tra i tanti che avrebbero voluto esserci e non ci sono stati, anche il Presidente della Colombia Alvaro Uribe, che ha cancellato la sua presenza su richiesta del manager di Juanes, perché "non è un atto politico". In una nota della Presidenza Uribe ha voluto comunque "reiterare il saluto d'affetto e rispetto al popolo venezuelano e al popolo ecuadoriano che, con noi colombiani formano una fratellanza che non si può rompere nella storia del presente e del futuro".
"Qui non c'è religione e non c'è politica, qui siamo uno, fratelli" ha detto Juanes prima di iniziare il suo segmento con la più bella preghiera rock del Sud America, A Dios le pido. Se n'è andato alcune canzoni dopo, ancora emozionatissimo, tenendo tra le mani un mazzo di garofani bianchi, i fiori che hanno decorato il ponte Simón Bolívar.
Mentre i 100mila tornano a casa al termine di un pomeriggio indimenticabile, passato sotto il sole ad oltre 30°C, ecco le impressionanti cifre del concerto, diffuse dal quotidiano colombiano El Tiempo. Da considerare che Paz sin Fronteras è nato nella mente di Juanes il 6 marzo, 10 giorni fa.
A Cúcuta sono arrivate 150 tonnellate di altoparlanti, luci, suoni & C in 24 camion provenienti da Bogotá.
130 lavoratori hanno viaggiato per 16 ore da Bogotá
alla produzione hanno lavorato 250 persone
2000-2500 persone tra invitati speciali, stampa, studenti & C sono state sul lato colombiano del ponte
il ponte Simón Bolívar misura 315x7,3 metri, è stato decorato con oltre 400mila garofani bianchi
A metà del ponte, il palco era largo 12 e profondo 7 metri
Sembra giusto fare anche i nomi dei patrocinatori, che hanno reso possibile questo miracolo latinoamericano: EL TIEMPO, Avianca, Comcel, Cemex, Colombina, Grupo Aval, Caracol TV, RCN TV, Telmex, Organización Ardila Lulle, Corona, Muebles El Bosque, People Sound, Logística 911, Publisenales, Servientrega, TCC, DHL, Expreso Bolivariano y Fronteras, MPL, Gonzalo Villalón, Paula Jaramillo, Platinum Entertainment, Jaime Dussan, CJ Powers, Alpes Flowers, Levis, Valtec, Pat Primo, L.A. Cano, Ligths Now Ltda., Moving Lights, Sistemas Multimagen, Led Technology, Grupo Empesarial Bari, Restaurante Blue Moon, Publik, Avantel, Alcaldía de Cúcuta, Alcaldía Villa del Rosario, Gobernación de Santander, Invías, Hotel Casino Internacional, Ejército Nacional, Policía Nacional, Cruz Roja de Cúcuta, Cuerpo de Bomberos de Cúcuta, Giovanni Lanzoni.

Su youtube stanno apparendo a ritmo serrato video e immagini del concerto. Al momento la migliore raccolta si trova a questo indirizzo:
http://www.youtube.com/user/viveintv
da qui l'arrivo degli artisti sul palcoscenico

http://www.youtube.com/watch?v=txy35PzvZ44
infine, alcune delle foto del concerto, già pubblicate nella galleria in progress di El Colombiano, quotidiano di Medellin, città natale di Juanes.