venerdì 23 gennaio 2009

Spie, pedinamenti e scandali nella guerra del PP di Madrid

Sono quelle notizie che quando vedi in televisione o leggi sui giornali tendi a lasciar stare, considerandole un nuovo capitolo della stucchevole lotta tra il sindaco di Madrid Alberto Ruiz Gallardón e la presidente della Comunidad de Madrid Esperanza Aguirre. E invece. 
Entrambi sono iscritti al Partido Popular, Esperanza campionessa degli ultraconservatori, Alberto volto visibile del settore più moderato, lei uno dei leaders più potenti del PP grazie al serbatoio di voti di Madrid, lui uno dei politici più apprezzati di Spagna. Le circostanze e gli incarichi li costringono a frequentarsi e a sorridersi, ma se ci fossero coltelli in giro. L'ultima volta che hanno dato prova mediatica della loro rivalità è stato poco più di un anno fa, quando, al momento della formazione delle liste del PP per la campagna elettorale, Ruiz Gallardón ha chiesto un posto a Madrid. Mariano Rajoy non gli ha detto di no subito e il sindaco ha sperato. Quando è sembrato che avrebbe potuto essere davvero candidato e che dalla Camera dei Deputati, è scesa in campo Esperanza Aguirre, pretendendo un posto in lista anche lei: o anch'io o niente! ha tuonato la lideresa, come la chiamano a Madrid. Per evitarsi problemi, Rajoy ha negato la candidatura a entrambi e li ha invitati a darsi una calmata. Inutilmente. 
Il presidente del PP è di nuovo alle prese con la rivalità di Aguirre e Ruiz Gallardón e stavolta potrebbe essere davvero la fine della carriera di uno dei due. El Pais ha denunciato lunedì 19 gennaio che una squadra di ex agenti della Guardia Civil, guidata dall'ex ispettore di Polizia Marcos Peña e messa sotto contratto dall'Assessorato agli Iinterni della Comunidad de Madrid "per lavori di intelligence e per l'elaborazione di rapporti e dossier su corruzione o scandali dei Comuni socialisti come Ciempozuelos o Coslada, e anche in comuni governati dal PP con cui la direzione regionale ha relazioni tese, secondo quanto detto da Peña a El Pais", ha spiato vari membri del Comune di Madrid e della stessa Giunta regionale. Tra gi spiati ci sono il vicesindaco di Madrid, e braccio destra del sindaco, Manuel Cobo e l'ex assessore alla Giustizia della Comunidad Alfredo Prada, entrambi pedinati ad aprile 2008. Ad agosto 2008, durante un viaggio ufficiale a Cartagena de Indias, in Colombia, è stato invece spiato il vicepresidente della Comunidad de Madrid Ignacio González. 
Il 2008 è stato un anno movimentato per il Partido Popular e i pedinamenti non sembrano casuali: a marzo Mariano Rajoy ha perso le elezioni, anche se ha rafforzato le posizioni del partito; ad aprile, quando il vicesindaco di Madrid è stato pedinato, si era in piena battaglia precongressuale: Mariano Rajoy sembrava certo della rielezione, appoggiato anche da Ruiz Gallardón, ma per qualche tempo Esperanza Aguirre ha finto di voler presentare una candidatura alternativa (poi, visti i numeri in favore di Rajoy, ha lasciato perdere). C'è un legame tra lo spionaggio e l'inquieta vita di partito?
Esperanza Aguirre sta disperatamente lottando da giorni per ribadire l'estraneità sua e della sua Giunta; per dissipare ogni dubbio, ha dato il via libera alle relative denunce per il pedinamento del suo vice, Ignacio González.Il suo assessore agli interni Francisco Granados, da cui dipende la squadra di Peña, assicura che è "tutta una grande bugia", che non è responsabile di alcuna trama di spionaggio e ha ammesso l'ingaggio dell'ex ispettore, anche se la sua Consejeria è dotata già di personale per i servizi di sicurezza; è già stato citato a dichiarare dagli inquirenti e sa che potrebbe diventare imputato. 
La lideresa assicura di essere la più interessata a fare chiarezza perché è la più danneggiata dallo scandalo. Lo storico rivale Ruiz Gallardón, del resto, non ha intenzione di fargliela passare liscia: "Voglio sapere chi ha realizzato questi pedinamenti, se sono persone con retribuzione pubblica e, in questo caso, se l'amministrazione o organismo pubblico che li paga ha le competenze per pedinare me, il vicepresidente della Comunidad o chiunque altro. Chi ha ordinato questi pedinamenti... A chi consegnavano i rapporti. A che scopo li realizzavano, cosa volevano sapere e per cosa volevano utilizzare le informazioni raccolte" ha detto in una conferenza stampa un severissimo Manuel Cobo dopo aver denunciato i fatti alle autorità. La denuncia dei servizi giuridici del Comune di Madrid si basa sull'informazione pubblicata da El Pais e dunque punta il dito sull'Assessorato agli Interni della Comunidad (ma Cobo ha detto ai giornalisti di aver ricevuto un'affettuosa telefonata di solidarietà da Francisco Granados).
La battaglia tra aguirristas e gallardonistas ha ripreso insomma vigore con tutta la forza possibile e il PP, di fronte all'enorme danno politico che potrebbe derivarne, è sceso in campo. Il segretario del partito, Maria Dolores de Cospedal ha annunciato ieri di aver ricevuto da presidente Mariano Rajoy il compito di avviare una serie di indagini interne per chiarire tutto: "Non sappiamo se questi fatti siano veri o no, ma se lo fossero sarebbero gravissimi, gravissimi. E voglio anche trasmettervi la completa indignazione del mio partito per la possibilità di pedinamento, spionaggio o qualunque tipo di vigilanza dei militanti del PP". Se i fatti contestati dovessero essere provati, il PP, ha annunciato un comunicato della Direzione Nazionale, esigerà responsabilità politiche e penali.