mercoledì 25 marzo 2009

Il duca de Feria Rafael Medina, il miglior partito di Spagna

1.jpg (11179 byte)Da quando il Principe Felipe si è sposato, nel 2004, il titolo di "miglior partito di Spagna" è passato sulle possenti spalle del fascinosissimo Duca di Feria, il 30enne Rafel Medina Abascal. Che non è solo uno degli scapoli più ambiti della Piel de Toro, ma, secondo Vanity Fair USA, da un paio di anni è anche uno dei 50 uomini più eleganti del mondo. Discende da  una delle famiglie aristocratiche più antiche di Spagna, la signoria di Feria data 1394, con la trasformazione in ducato nel 1567, ma dei patrimoni e delle ricchezze del passato al giovane duca è rimasto quasi niente. Tanto che i suoi studi americani, si è laureato in Finanza ed Economia a Washington, sono stati pagati da sua madre Naty, una delle muse di Valentino negli anni '60 e adesso look-maker delle esclusive e dei servizi glamour di Hola, oltre che una delle donne più eleganti e più osservate di Spagna. E' stata Naty a proteggere Rafael e il fratello minore, l'altrettanto fascinosissimo Luis, dagli scandali del padre, il duca Rafael, finito in prigione anche per una brutta storia di pedofilia e morto poi suicida nel 2001. "Per i miei figli ho sempre dato tutto, mi sono spaccata la schiena per farli studiare nelle migliori scuole. Ma non mi lamento perché non mi hanno dato altro che soddisfazioni" dice Naty nelle interviste. Il suo orgoglio è giustificato: oltre ad essere alti, belli ed eleganti, Rafael e Luis stanno dimostrando di essere brillanti e intelligenti uomini di affari.
Dopo la laurea e il ritorno in Spagna, Rafael ha fissato la sua residenza a Madrid, per qualche anno ha lavorato al Crédit Suisse, in un posto che avrebbe ottenuto, si dice, grazie anche alla lunga amicizia di Naty Abascal con Jaime de Marichalar, il marito adesso separato dell'Infanta Elena. Fatto sta che, cresciuto tra stilisti e modelle, eleganza e arte, Rafael non poteva continuare a fare l'impiegato di banca per sempre. Così un paio di anni fa si è inventato un lavoro creativo. Ispirandosi alla mancanza di tempo dei managers ha iniziato a offrire la creazione di abiti a domicilio: i suoi sarti visitavano in ufficio i clienti, prendevano le misure, facevano scegliere i tessuti, tornavano per le prove necessarie e quindi consegnavano ai managers i nuovi abiti. L'idea ha funzionato e Scalpers, così si chiama la società del duca e dei suoi soci, si è mano a mano ingrandito. Fino ad aprire una tienda nel Barrio de Salamanca di Madrid, poco più di un anno fa, e una filiale a Siviglia. Oltre agli abiti su misura, adesso Scalpers propone cravatte originali, accessori e scarpe maschili, per spingere gli spagnoli ad osare un po' di più. In un'intervista un po' snob e un po' glam concessa a L'Uomo Vogue, qualche tempo fa, Rafael lamentava la scarsa propensione dei compatrioti al rischio, quando di moda si tratta: "Agli uomini spagnoli non interessano per niente i vestiti; la mia teoria è che si abbigliano in modo molto conservatore perché hanno ancora il mito del señorial, per cui se non assomigliano agli altri si spaventano" teorizzava. Salvo poi ammettere in altre interviste che si considera "un uomo dal gusto classico, anche se a volte cerco di fuggire. Mi piacciono molto le giacche, però sì, sono classico" E si finisce tra i 50 uomini più eleganti di Vanity Fair per due anni consecutivi grazie a un'idea di eleganza imparata da quella maestra del gusto che è mamma Naty: "Un uomo deve avere un abito blu scuro, un blazer, pantaloni di flanella e una camicia bianca. Questi sono i capi base che non devono mai mancare nel suo armadio".
Per dedicarsi a Scalpers Rafael ha lasciato il lavoro sicuro di Crédit Suisse, dando un disgusto alla madre, cui è legatissimo. Ma a novembre, alla festa per il primo anniversario della boutique aperta a Madrid, Naty Abascal era raggiante al braccio del primogenito, ancora una volta orgogliosa di quello che ha saputo costruire. Il fatto di essere l'aristocratico più corteggiato del Paese e di godere di grande fascino personale, fa di Rafael (e di Luis), uno dei testimonial più richiesti del Paese. E quando sono prodotti eleganti e di buon gusto, dalle auto ai profumi, dai ristoranti chic ai tornei di golf o polo, Rafael non si tira indietro. Non è difficile vederlo a premiazioni ed inaugurazioni, con Luis o con Naty, sempre cordiali, sempre gentili, sempre educatissimi, con quella educazione considerata un po' retrò e che però sorprende sempre piacevolmente nei giovani uomini. Nei forum del web spagnolo le fans di Luis e Rafael raccontano estasiate di come sia facile incontrarli anche al Corte Inglés di Nuevos Ministerios, a Madrid, dove fanno la spesa da soli; nelle terrazas della capitale si incontrano con i loro amici senza essere al centro dell'attenzione; nelle discoteche di Siviglia, la loro città di origine, si accompagnano a ragazze dal fascino quotidiano, che non attirano gli sguardi per bellezza procace. L'unica cosa che non perdonano a Rafael sono le idee politiche di destra, avendo detto a L'Uomo Vogue di non riconoscersi nella Spagna di Zapatero (vabbe', nessuno è perfetto, riconosciamolo).
Si mettano però il cuore in pace le sue ammiratrici: su corazón ya tiene dueña, come si dice in spagnolo in una splendida espressione che in italiano suona meno elegante, più o meno, il suo cuore ha già una padrona, un signora. E' la basca Laura Vecino, una ragazza bella e bionda, dal fascino discreto e dall'eleganza naturale, che ama il secondo piano e non cerca l'attenzione mediatica. Si sono separati qualche estate fa, quando lui ha perso la testa per le curve slave di Karolina Kurkova. E' stato il flirt di qualche mese, poi, poco a poco, il duca è tornato con il suo amore biondo e paziente. Per Laura il riconoscimento è arrivato poche settimane fa, quando Rafael, invitato ad uno di questi eventi immancabili per le celebrities, ha detto di lei: "E' la donna della mia vita, mi rende felice, la adoro; non abbiamo ancora una data, ma mi piacerebbe sposarmi". Uno choc per tutte le revistas del corazón, che adesso aspettano attente l'annuncio di quello che sarà senza dubbio il matrimonio dell'anno. Celebrato magari a Siviglia, dove i Medina possiedono l'ultimo bene del loro lungo passato, la splendida Casa de Pilatos, un capolavoro di arte mudéjar imperdibile per ogni visitatore della città andalusa, e dove Rafael e Luis tendono sempre a tornare.