domenica 4 ottobre 2009

Oltre un milione di porteños in pellegrinaggio a Luján

Ci sono oltre un milione di persone (secondo la Polizia sono 1,3 milioni, un vero record storico), in movimento in questo primo fine settimana di ottobre tra Buenos Aires e Luján. Alcuni sono partiti venerdì sera per percorrere a piedi i 69 km che separano la capitale argentina dalla cittadina sulle rive dell'omonimo fiume, sede della più importante Basilica mariana del Rio de la Plata. Qui si venera infatti la Virgen de Luján, patrona dell'Argentina, dell'Uruguay e del Paraguay.
La storia di questa Madonna sudamericana inizia nel 1630, quando Antonio Farías Saa, un ricco terrateniente di origine portoghese residente a Sumampa, nell'Argentina settentrionale, chiede a un amico brasiliano una statua della Vergine per una cappelletta che sta facendo costruire. L'amico gliene manda due e tutto va bene fino all'arrivo della carovana che trasporta  la statua sulle rive del fiume Luján; trascorsa la notte, gli uomini cercano di far ripartire i carri trainati dai buoi, ma gli animali non ne vogliono sapere; qualcuno suggerisce di togliere parte del carico, ma i buoi continuano a stare testardamente fermi, si pensa allora di togliere una delle due casse con le statue e ancora niente, si toglie la seconda cassa e si rimette la prima e i buoi si muovono senza difficoltà. Nella cassa rimasta a terra c'è una statua dell'Immacolata Concezione oggi venerata a Luján. La decisione di portarla alla vicina hacienda, proprietà terriera, di don Rosendo de Oramas per sistemarla su un altare è logica e conseguente.
Quello che nessuno poteva aspettarsi è che la notizia del "miracolo" sul fiume Luján si spargesse per tutta la provincia, fino a rendere necessaria la costruzione di una piccola cappella, in grado di dare non solo un luogo degno alla statua, ma anche di ricevere i sempre più numerosi pellegrini. A curare la cappella don Rosendo mette lo schiavo negro Manuel, che vi si dedica con passione, fede e impegno, controllando l'andirivieni dei pellegrini, vestendo la statua e dirigendo le preghiere. Nel 1671 un altro curioso miracolo di questa Vergine.
Alla morte di don Rosendo, la proprietà rimane abbandonata e un'altra terrateniente, Ana de Matos, compra la statua agli eredi Oramas per sistemarla nella propria terra, più sicura e curata. Sistema l'immagine sull'altare della propria cappella, vi si reca il giorno dopo per pregare e con grande sorpresa scopre che la Vergine non c'è più. E' tornata nella vecchia cappella. Avvertite le autorità ecclesiastiche, va a riprendersi la statua e la riporta con una processione nella propria proprietà, portando con sé, stavolta, anche Manuel. La statua non si muove più.
Adesso la Vergine di Luján è venerata in una Basilica neo-gotica, costruita nel XIX secolo: intorno al tempio è sorta una piccola cittadina che vive soprattutto dei pellegrinaggi religiosi. I più importanti dell'anno sono a maggio, quando si celebra la festa della Vergine, e durante il primo finesettimana di ottobre, quando la Basilica accoglie centinaia di migliaia di giovani provenienti da tutto il Paese. Quest'ultimo pellegrinaggio è considerato la più importante manifestazione religiosa dell'Argentina. Molti porteños sono partiti ieri nel primo pomeriggio e sono attesi per la mattinata di oggi a Luján; li accompagna un complesso sistema di assistenza, come racconta Clarin: "Gli organizzatori informano che nei punti di ristoro, lungo la ruta 7, itinerario ufficiale del pellegrinaggio, saranno distribuiti acqua, mate, brodo e altri alimenti. Segnalano inoltre che ci saranno 50 posti sanitari, dovutamente identificati, distribuiti ogni 500 metri da Merlo e saranno presenti gratuitamente medici e ausiliari. In totale si stima ci siano non meno di 5mila volontari per assistere i pellegrini".
Con i pellegrini c'è anche un'immagine della Vergine di Luján che, informa sempre Clarin, dopo aver viaggiato per tutta l'Argentina, sarà collocata nei prossimi giorni nel Cimitero di Darwin, nelle isole Falkland, dai familiari dei caduti argentini della guerra del 1982.
Le immagini del pellegrinaggio, dalla galleria fotografica di clarin.com