sabato 19 dicembre 2009

Federico Garcia Lorca non è mai stato sepolto ad Alfacar

Federico Garcia Lorca non è sepolto sotto un olivo del parco di Alfacar, nei pressi di Granada, con il maestro Dióscoro Galindo e i banderilleros Francisco Galadí e Joaquín Arcollas, come comunemente si credeva. Anzi, nel luogo indicato non ci sono tracce di alcuna sepoltura, ecente e passata: Federico e i suoi compagni di morte non sono mai stati lì. Lo stabilisce un rapporto realizzato dagli archeologi che dal 28 ottobre scavano nell'area e reso pubblico dalla Junta de Andalucia. "Abbiamo lavorato con gli argomenti della scienza e non della speculazione e abbiamo l'evidenza scientifica che nel parco di Alfacar non c'è niente, neanche un solo resto umano, né di abbigliamento e neanche un bossolo". Dov'è sepolto allora Federico Garcia Lorca?
Che fosse sepolto sotto l'ulivo del parco lo confessò nel 1955 Manuel Castilla, presunto becchino del poeta e dei suoi sfortunati compagni. La stessa teoria è sostenuta dall'ispanista irlandese Ian Gibson, considerato uno dei massimi esperti di vita e opere di Federico Garcia Lorca. E' lui che insiste a cercare "nell'area vicino all'olivo. Può essere sull'altro lato del parco, dove adesso ci sono alcuni pini". Non sembra disponibile a rinunciare all'idea che Federico si trovi in questo parco creato nel 1986, per ricordare i 5000 repubblicani granadini caduti contro il franchismo. "Quello che è successo è un bene, sappiamo dove non è, per eliminazione. Per la prima volta in 73 anni abbiamo indizi scientifici. Siamo più vicini che mai" dice, per insistere che "sarebbe una follia lasciare i lavori adesso che è tutto installato e preparato". Ma per ora la Junta de Andalucia ritiene di aver compiuto con la Legge della Memoria Storica, che, voluta da Zapatero per dare dignità alle vittime della Guerra Civile e del franchismo, autorizza a riaprire le fosse comuni per dare una sepoltura più degna ai resti dei caduti. La famiglia di Federico, che si era opposta agli scavi perché ritiene che i morti debbano riposare in pace lì dove sono sepolti, non si opporrà ovviamente alla chiusura delle ricerche (Laura Garcia Lorca, nipote del poeta, ha già detto che non ci sarà alcuna dichiarazione né commento sul fallimento degli scavi perché la posizione della famiglia non è cambiata); non così i familiari di Galindo, che hanno richiesto la ricerca dei resti del proprio congiunto: "E' stata come una doccia fredda perché anche mio padre diceva sempre che mio nonno era sepolto ai piedi di un ulivo. E adesso dobbiamo ricominciare da capo, ma non abbiamo intenzione di arrenderci e penseremo ad altri possibili luoghi" ha detto Nieves Garcia, in rappresentanza dei Galindo.
E quali sono i possibili luoghi di sepoltura? Le leggende che circondano le ultime ore di Federico Garcia Lorca sono tante. Il giornalista e studioso Gabriel Pozo, autore del libro Lorca, el último paseo, ritiene che Manuel Castilla abbia ingannato Ian Gibson, dato che è stato detenuto dopo l'esecuzione di Lorca e dunque non può essere chi l'ha sepolto: "Non avrei messo la X in una cartina, come si è fatto, in ogni caso, per gli scavi avrei messo la X in vari posti e il primo non sarebbe stato quello in cui si è scavato". Secondo lui i posti posti della sepoltura del poeta possono essere almeno tre, ma non solo. C'è anche la possibilità che i resti del poeta granadino non vengano mai trovati. Data la forte risonanza internazionale che ebbe la sua fucilazione, non è da escludere che Franco, incollerito, abbia ordinato la riesumazione del corpo e la sua sepoltura in altra parte e la distruzione di tutta la documentazione relativa. Su una possibile riesumazione del corpo, che alcuni attribuiscono ai Garcia Lorca, che lo avrebbero sepolto con altro nome in altro luogo, non sono tutti d'accordo. Il  poeta Juan de Loxa, che ha diretto per anni il Museo della casa natale di Federico dice che "esiste un atto di morte di Lorca, che non può mentire e che segnalava quella zona come luogo dell'esecuzione, il posto in cui i testimoni videro i cadaveri prima che fossero sepolti. Un atto di morte non può mentire".
L'attenzione per il luogo di sepoltura di Garcia Lorca fa pensare agli effetti nefasti di Dallas sulla presidenza Kennedy, che quando te la raccontano puntano più sulle traiettorie delle pallottole texane che sui 1000 giorni di governo. La stessa cosa sta succedendo con Federico: sapere dove è sepolto sembra più importante della sua letteratura e della sua vita. Un rischio che El Pais racconta prendendo una posizione netta e condivisibile: "Una volta completati gli scavi nella fossa di Alfacar, senza l'apparizione di resti umani, conviene ricordare il vero significato della morte di Garcia Lorca, per tornare a quello che era chiaro sin dall'inizio. Dimentichiamo i rumors, le calunnie, le cattive informazioni, i protagonismi bugiardi, i suggerimenti sbagliati, i sospetti meschini sulla famiglia, le interpretazioni irrazionali, l'audacia di quelli che sono sempre sicuri di tutto senza sapere niente, e torniamo all'indiscutibile. García Lorca è stato ucciso dall'esercito franchista, tra Víznar e Alfacar, con il coinvolgimento delle più alte cariche militari, come uno dei più di 5000 repubblicani granadini che hanno perso la vita in una delle repressioni più crudeli della storia. Anche se fosse stato un repubblicano qualunque, García Lorca era anche un poeta unico e per questo la sua morte passò a rappresentare immediatamente la sofferenza delle vittime e la dignità dell'essere umano contro la barbarie. In nome di tutti gli assassinati, García Lorca è lì, continua ad essere lì, metro più in qua o più in là, tra Víznar y Alfacar, circondato da montagne, ulivi ed emozioni storiche, nella fossa sconosciuta che gli ha assegnato il macabro azzardo della morte o i calcoli vergognosi degli assassini. Questo è il suo significato, la sua realtà, la sua onorata leggenda".