lunedì 19 aprile 2010

I 40 anni di Luis Miguel, tra nuovo disco e misteriosi ricoveri

Circondato dal mistero circa le sue condizioni di salute, Luis Miguel compie oggi 40 anni. Un compleanno di quelli importanti, che segnano inevitabilmente un passaggio: ragazzo di oggi non lo è più da un pezzo, ma adesso entra ufficialmente nella maturità anagrafica. Un compleanno che lo rivede sulla scena mediatica non per la vita professionale, ma, ancora una volta, per quella privata. Si dice, si sussurra, si racconta che Luis Miguel stia incidendo a Los Angeles un nuovo disco, curato da Juan Carlos Calderón, artefice di alcuni dei suoi album migliori (Un hombre busca una mujer, 20 años, Amarte es un placer), in uscita, probabilmente, in autunno, quando dovrebbe iniziare il primo tour sotto l'egida della compagnia Live Nation Entertainment, che cura i tour di Madonna e di Shakira. L'attesa è ovviamente spasmodica per i suoi fans: l'ultimo disco Cómplices, risale ormai a un paio di anni fa e aveva fatto presagire un cambio di indirizzo, una ricerca di nuovi ritmi e di testi più maturi, in una carriera che sembrava avviata verso un frustrante manierismo. Vedremo a settembre se Luis Miguel sarà così coraggioso da cercare nuovi impulsi e nuovi registri per la sua splendida voce (perché che abbia una delle più belle voci della musica ispanica non si dubita) o se tornerà a cristalizzarsi tra boleros, ballate, luna-mare-stelle-y-mira-como-sufro-yo.
Nel frattempo il bel messicano riesce a rimanere sulla cresta dell'onda con un sistema che non gli è mai fallito. Il mistero sulla sua vita privata. La scorsa settimana ha tenuto in scacco fans e media ispanici sulle sue condizioni di salute. E' bastato che il programma di gossip El gordo y la flaca, in onda da Miami per tutta l'America Latina, annunciasse che "secondo fonti affidabilissime" era ricoverato al Cedars-Sinai Hospital, uno degli ospedali più famosi di Los Angeles, perché tutta la stampa ispanica, compresa quella spagnola, entrasse in fibrillazione. L'ermetismo dello staff del bel messicano, la politica dell'ospedale, che impedisce di commentare lo stato di salute dei pazienti o presunti tali, hanno fatto sì che si diffondessero le voci più disparate e assurde, complici, l'incontrollabilità di Internet e l'isteria dei fans. In pochi giorni quello che sembrava un innocuo ricovero in ospedale ha avuto tante cause da lasciare senza fiato. Si è passati da un'infezione polmonare di carattere virale che, curata con farmaci sbagliati ha causato problemi intestinali e conseguente ricovero, a un ricovero (di giorni?) per un esame del DNA richiesto da un portoricano che assicura essere il suo vero padre; da una liposuzione all'addome e vari ritocchi facciali per celebrare gli imminenti 40 anni che, finiti male, hanno costretto non solo al ricovero ma, addirittura alla terapia intensiva a una frase di Chavela Vargas, detta negli anni 90, "il problema di Luis Miguel non è che consumi cocaina, ma che vuole consumarla tutta", ritornata in auge per azzardare una ricaduta nelle droghe. Tutte le voci sono state amplificate dai forum dedicati al messicano e da qui sono finiti sulla stampa latinoamericana in un circolo vizioso che ha dimostrato, più che altro, quanto sia importante sempre e comunque, negli anni di Internet, il controllo delle fonti. In questo circolo, in cui non si sapeva più chi forniva le notizie, se i fans o i media, i primi sono impazziti organizzando nelle reti sociali addirittura veglie di preghiera per la vita di Luis Miguel, i secondi hanno cavalcato l'ondata emotiva per ripercorrere l'intensa vita del messicano, i suoi enigmi e i suoi silenzi. Mentre l'America Latina impazziva e le condizioni di salute del Sol de México preoccupavano anche la Spagna e finivano nei telegiornali, gli uffici di Luis Miguel non hanno sentito il bisogno di chiarire le idee ai fans e di mandare un comunicato chiarificatore, che mettesse fine a tanta follia e a tanta preoccupazione (pare che ci sarà un comunicato ufficiale in settimana).
E' stato ancora una volta El gordo y la flaca ad annunciare, un paio di giorni fa, che, secondo le sue fonti "affidabilissime", Luis Miguel è stato dimesso "pallido e triste su una sedia a rotelle" per festeggiare il compleanno a casa. Va a spiegare ai fans che negli Stati Uniti tutti i pazienti vengono dimessi in sedia a rotelle e che se è vero che ha avuto anche solo un quarto dei problemi di salute che i media gli hanno attribuito in questi giorni il viso di Luismi tanto felice non poteva essere.
Meno male che si sono diffuse altre voci: Luis Miguel sta bene ed è in convalescenza a Miami, una delle città del suo corazón da quando ha smesso di passare lunghi periodi ad Acapulco, stufo dell'assedio dei paparazzi e indignato per le costruzioni che stanno realizzando ai lati della sua proprietà sulla spiaggia e che gli tolgono l'agognata privacy. Così la preoccupazione dei fans è adesso un'altra: ma el Rey si sta rimettendo a Los Angeles o a Miami?
Tutta questa follia, la settimana prima del 40° compleanno di Luis Miguel, si è verificata senza alcuna prova grafica del suo ricovero e della sua uscita dall'ospedale e senza alcuna conferma né da parte di Luis Miguel né dei suoi uffici né di suo fratello Alejandro, che secondo chi sa non lo ha lasciato un istante, né di Daisy Fuentes, l'ex fidanzata degli anni 90 che sarebbe di nuovo vicinissima a lui e che pare abbia visitato il Cedars più volte, ovviamente pure lei senza mai essere fotografata dai paparazzi che facevano la posta davanti alla struttura. E se avesse ragione qualche quotidiano latinoamericano che, commentando questa agitazione e l'inimitabile abilità di Luis Miguel di manipolare i media, considera che tutto questo si basa sul niente e potrebbe essere un semplice niente? Diavolo di un Luismi! Feliz cumple, in ogni caso, y que sean muchos más, che è la cosa più importante.