domenica 29 agosto 2010

Letizia Ortiz: un problema per la monarchia spagnola

La salute di re Juan Carlos è uno dei misteri meglio custoditi di Spagna, il protagonismo dei Principi delle Asturie sulla strada del trono è sempre più evidente e quanto Letizia sappia farsi amare dai futuri sudditi si nota in articoli come questo di hispanidad.com, una pagina web conservatrice e filomonarchica. La frase citata nell'articolo, Io sarò regina e mia figlia mi succederà, che Letizia avrebbe detto la scorsa primavera, durante un incontro con l'Associazione dei Giornalisti Madrileni, è diventata pubblica solo recentemente ed è l'ultima testimonianza dei problemi della Principessa a capire il proprio ruolo. Tra le sue frasi storiche di quest'anno ci sono "Quando mia figlia mi chiede che lavoro faccio le dico che lavoro per la Spagna" (dall'intervista-non intervista a Vanity Fair), "A te queste sembrano vacanze private? Hai una soluzione? Be', io neanche" (a una giornalista che a Palma di Maiorca le ha chiesto come stavano andando le vacanze) e questa del "Sarò regina e mia figlia mi seguirà". Tre perle che non la rendono la principessa più amata dagli spagnoli e che dimostrano che la monarchia spagnola ha un problema: la gestione della futura regina.

Sua Maestà re Juan Carlos è stanco. L'operazione a cui è stato sottoposto a Barcellona lo ha lasciato indebolito. Colpito dalla sordità non solo deve seguire una dieta severissima, ma gli hanno proibito anche di fumare, la cosa che sopporta meno. Il trattamento al quale è sottoposto è duro e la dieta che l'accompagna è impossibile da sopportare. E tutto questo, naturalmente, avendo detto addio alla caccia, lo sci e la navigazione, le sue passioni più amate.
Conclusione: quasi di nascosto dall'interessato, si preparano cambi nella Casa Reale che, ogni volta di più, sarà Casa del Principe. L'agenda di  Felipe de Borbón y Grecia, erede al trono, sarà rafforzata dall'autunno. E tutto questo senza che siano migliorati i rapporti tra padre e figlio dal matrimonio dell'erede con Letizia Ortiz Rocasolano. Questo è il vero problema. Doña Letizia non è che abbia sbancato Sua Maestà la Regina, doña Sofía, è che non va d'accordo né con il Re né con le cognate, le Infante Elena e Cristina.
L'estate che inizia a declinare è la peggiore che ricordi il re. Sua Altezza Reale Letizia Ortiz non permette che le figlie Leonor e Sofia vedano i cugini. Quando ha saputo che arrivavano l'Infanta Cristina e suo marito Iñaki Urdangarín, accompagnati dai loro quattro figli, si è portata le Infante Leonor e Sofia a Madrid ed è tornata per farsi la foto con Michelle Obama, un'istantanea che la moglie dell'erede non si sarebbe persa per niente al mondo. In altre parole, con la sua alterigia doña Letizia Ortiz ha portato la crisi nella Monarchia. La situazione è ogni giorno più insostenibile.
Quelli che avevano predetto che doña Letizia si sarebbe potuta convertire in una nuova Lady Di, vero tarlo della Corona britannica, ci hanno preso ogni giorno di più. In primavera lo ha detto chiaro davanti a un circolo che era un po' più ampio di quello degli amici: "Io sarò Regina e mia figlia mi succederà". Un grande errore, dato che lei sarà Regina consorte e sua figlia Leonor sarà la titolare del trono… se è che sua madre non rovina tutto.
Primo sintomo: doña Elena e doña Cristina hanno smesso di essere parte dell'agenda della Zarzuela. Non solo questo: mano a mano che si avvicina il momento della successione, doña Letizia si appoggia di più sul Grupo Prisa, il suo principale sostenitore, e filtra le notizie che le interessano attraverso l'agenzia EFE, dove conta su un'amica personale.
Questo non è incompatibile con il maltrattamento ai giornalisti che coprono l'informazione sulla Casa Reale. Quando uno le ha chiesto come stava passando le vacanze, ha risposto: "A te queste sembrano vacanze private?" Sembra che Sua Altezza Reale abbia dimenticato che per essere Regina di Spagna deve rinunciare alla sua privacy.
Non solo questo. L'asturiana non ha paura di ripetere la storia di Lady Di: regina consorte, centro dell'attenzione, nonostante fosse divorziata dal Principe Carlo. Di fatto, una volta date due eredi al trono, il suo status è protetto.
Che doña Letizia comandi già a palazzo non è notizia. Sì lo è che ha espulso dalla Zarzuela i cognati e i nipoti.
A partire da lì i monarchici hanno reagito in due modi. Alcuni, stanchi dell'arroganza di doña Letizia, sono diventati elenistas, sostenitori del fatto che sia la primogenita, la Principessa Elena, ad essere nominata successore alla Corona. Se la prevalenza del maschio deve essere eliminata dalla Costituzione, si elimini adesso. Sarebbe una regina più popolare di suo fratello, senza dubbio. Sarebbe la cosiddetta Sentenza Pedro J. Ramirez, per la quale sua moglie, la disegnatrice Agatha Ruiz de la Prada, ha ricevuto il titolo nobiliare andato a suo fratello minore.
Per altri non bisogna forzare il cambio costituzionale, semplicemente don Felipe de Borbón metta in riga sua moglie, cioè, le spieghi cosa è: una futura regina consorte. Tra quelli che promuovono questa soluzione c'è Esperanza Aguirre. Il suo editore favorito, Julio Ariza, ha usato il suo settimanale Época, per lanciare un dardo contro doña Letizia ad agosto, che sarà una minuzia confronto a quello che prepara per settembre.
Politicamente a Rajoy la monarchia importa un fico secco, mentre Zapatero, come tutti i progressisti, è affascinato dalla preponderanza di doña Letizia e dalla sottomissione di don Felipe, perché il loro ogni volta più vicino accesso al trono prefigura una monarchia marcata dal laicismo. Si sa già la impronta che, come erede, Felipe de Borbón ha dato alla sua gestione: il segnale del suo mandato consisterà nell'allontanarsi il più possibile dalla Chiesa, con ogni tipo di gesti, che già pratica, come sopprimere la presenza dei sacerdoti negli atti pubblici che presiede. Per don Felipe, influenzato da sua moglie, questo è l'unico modo per cui le nuove generazioni accettino un'istituzione che lui stesso crede abbia data di scadenza: la monarchia.