domenica 1 agosto 2010

L'ultimo addio al calcio spagnolo: Rafa Márquez lascia il Barça

E' l'estate degli addii impensabili ed emotivi del calcio spagnolo, con i giocatori-simbolo che lasciano le squadre con cui hanno vinto tutto. Prima Guti e Raúl che lasciano il Real Madrid, e il primo è già il tornado biondo in Turchia e il secondo ha già vinto con la nuova squadra in Germania, poi Rafael Márquez, che lascia il Barcelona di Pep Guardiola, rescindendo di comune accordo un contratto che sarebbe scaduto nel 2012. E' un addio strano quello che si è consumato a Barcellona, tra i blaugrana e il difensore messicano: continuano ad amarsi e a stimarsi e forse le loro strade si incroceranno di nuovo, al termine della carriera agonistica di Rafa, ma adesso non possono rimanere insieme. "Avrei potuto rimanere qui, tranquillo, con lo stipendio che ho, giocando meno minuti, ma non è il mio carattere, sono ambizioso, mi piacciono le sfide" ha spiegato Márquezin un'emotiva conferenza stampa in compagnia del presidente del Barça Sandro Rosell e a cui erano presenti vari compagni di squadra e Pep Guardiola "In questo momento l'allenatore confida in altri giocatori e penso sia il momento giusto per andarmene". Non c'è polemica nelle sue parole, anzi. Rafa ha ringraziato i suoi allenatori, Frank Rijkaard, Ten Cate e Pep Guardiola, "a volte non ci sono le condizioni necessarie" ha commentato "ma sono contento perché me ne vado a testa alta, cosa che non possono dire tutti i giocatori".
Al termine del campionato, prima dell'avventura sudafricana, Pep Gurdiola lo ha chiamato e gli ha spiegato che i piani futuri del Barça lo volevano più in panchina che in campo: "Non posso garantirti i minuti di gioco, se hai altre offerte, considerale" gli ha suggerito. Dicono sia stato per la stima che giocatore e allenatore si professano.
Rafa ha così deciso di andarsene. In Messico, dove è uno dei calciatori più amati e lo chiamano el Kaiser de Michoacán, e dove ha solo iniziato la sua carriera, esplosa poi nel Monaco e nel Barça, avevano avuto sentore di questo divorzio dal Barcelona e avevano iniziato a chiedergli se era possibile un ritorno a casa. Ma il bel Márquez, uno dei testimonial più richiesti del Paese, approfittando di una visita lampo in patria per presentare un profumo, aveva detto che non sarebbe tornato nel calcio messicano: "Sono abituato a vivere fuori, sono tanti anni" aveva detto. Il futuro del capitano del Messico è ancora l'Europa? Non si sa. Dalla conferenza stampa di Barcellona è emerso solo che Rafa ha voluto chiudere con i blaugrana per cercare una squadra che gli garantisse il posto in campo: ha 31 anni e molta voglia di giocare, infortuni permettendo. Dicono lo stia corteggiando la Juventus, sostengono che finirà molto probabilmente ai Red Bulls di New York, dove è già approdato l'ex compagno di squadra Thierry Henry. Secondo la stampa spagnola la squadra newyorkese gli permetterebbe di avvicinarsi al Messico, a cui lo legano contratti economici e vincoli affettivi. Ma è anche vero che buona parte della vita privata di Rafa Márquez si sviluppa in Europa. I figli, nati dal matrimonio fallito con Adriana Lavat, vivono a Barcellona, dove la madre è voluta rimanere dopo il divorzio proprio per permettere loro di stare accanto al padre; la sua compagna, la modella Jaydy Mitchell, vive a Madrid dove sta tentando la carriera di attrice. Insomma, non è detto che l'avvicinamento al Messico sia proprio il primo degli obiettivi del messicano.
Ma ieri il suo è stato soprattutto un omaggio alla squadra con cui ha vinto tutto, quattro campionati spagnoli, due Champions League, un mondiale dei club, una Supercoppa europea, una Copa del Rey e tre Supercoppe di Spagna. "Qui ho vissuto i miei migliori momenti, per questo non dico "addio", ma "a dopo", perché tornerò a questa istituzione. Sarò culé fino alla morte" ha proclamato emozionato, Ci sarà dunque un ritorno a Barcellona nel suo futuro? La squadra per ora ha annunciato, attraverso il presidente Rosell, la disponibilità a una partita-omaggio a questo calciatore serio e discreto, che avrebbe potuto essere uno dei più mediatici grazie al talento in campo e al fascino personale, che è riuscito chissà come a evitare l'incubo della stampa rosa nella sua vita, quando la moglie ha tentato di diventare una sorta di Belén Esteban messicana, andando a raccontare in tutte le tv la crisi del loro matrimonio e quando si è innamorato di Jaydy, ex moglie di Alejandro Sanz. E' riuscito a far sì che dei suoi sette anni spagnoli non rimangano in mente la vita privata e la bellezza, ma il suo impegno di giocatore chiave del Barça vincitore di tutto. Ovunque vada, che gli vada bene.