Del Dia de la Hispanidad, la festa nazionale spagnola che garantisce uno degli ultimo ponti dell'anno, ultimamente si ricordano essenzialmente due cose, entrambe legate alla sfilata militare, sul Paseo de la Castellana, a Madrid, alla presenza della Famiglia Reale al completo e delle più alte cariche dello Stato: i fischi a José Luis Rodriguez Zapatero e le mises difficilmente azzeccate di Letizia Ortiz. E anche quest'anno le attese non sono andate deluse: i fischi al premier sono stati accompagnati anche da qualche Zapatero dimisión, che non ha bisogno di traduzione (il Re e il Principe hanno lamentato poi i fischi e il governo ha accusato la destra di aver organizzato squadre apposite, mentre Zapatero ha cercato di minimizzarli assicurando che "sono gli stessi di sempre"); la Principessa delle Asturie si è presentata in pantaloni grigi a campana e scialle a coprire una camicetta rosa sbottonata dai primi rigori dell'autunno, indumenti che poco hanno a che vedere con la solennità di uno degli atti istituzionali più importanti dell'anno.
Oltre a questi due elementi di curiosità, quest'anno bisogna aggiungere gli sguardi sul volto di re Juan Carlos, a scrutare qualunque segnale utile sul suo stato di salute, e l'assenza della bandiera del Venezuela; secondo i media spagnoli un'ora prima dell'inizio della sfilata, l'Ambasciata del Venezuela ha avvertito il Governo spagnolo che l'ufficiale portabandiera era "indisposto" (praticamente non c'era altra persona che poteva portare la bandiera della Repubblica Bolivariana…); lo "sgarbo" venezuelano ha una ragione: due terroristi dell'ETA hanno affermato nei giorni scorsi di essersi allenati in campi d'addestramento situati nel Paese sudamericano, così i rapporti tra Madrid e Caracas sono di nuovo tesi, nonostante il Governo socialista abbia cercato di buttare acqua sul fuoco, scatenando la reazione indignata del PP.
Un'ultima curiosità: era da quasi un anno che non si vedeva l'intera Famiglia Reale riunita pubblicamente; per la Festa Nazionale sono arrivati da Washington anche l'Infanta Cristina e Inaki Urdangarin.
Su elmundo.es e 20minutos.es, alcune immagini della Famiglia Reale alla sfilata madrilena.
Oltre a questi due elementi di curiosità, quest'anno bisogna aggiungere gli sguardi sul volto di re Juan Carlos, a scrutare qualunque segnale utile sul suo stato di salute, e l'assenza della bandiera del Venezuela; secondo i media spagnoli un'ora prima dell'inizio della sfilata, l'Ambasciata del Venezuela ha avvertito il Governo spagnolo che l'ufficiale portabandiera era "indisposto" (praticamente non c'era altra persona che poteva portare la bandiera della Repubblica Bolivariana…); lo "sgarbo" venezuelano ha una ragione: due terroristi dell'ETA hanno affermato nei giorni scorsi di essersi allenati in campi d'addestramento situati nel Paese sudamericano, così i rapporti tra Madrid e Caracas sono di nuovo tesi, nonostante il Governo socialista abbia cercato di buttare acqua sul fuoco, scatenando la reazione indignata del PP.
Un'ultima curiosità: era da quasi un anno che non si vedeva l'intera Famiglia Reale riunita pubblicamente; per la Festa Nazionale sono arrivati da Washington anche l'Infanta Cristina e Inaki Urdangarin.
Su elmundo.es e 20minutos.es, alcune immagini della Famiglia Reale alla sfilata madrilena.