mercoledì 15 dicembre 2010

L'AVE arriva a Valencia e la Spagna in vetta all'Europa

I Principi Felipe e Letizia hanno inaugurato oggi la linea ad alta velocità che unisce Madrid ad Albacete, in Castiglia, via Cuenca. Ma sarà sabato 18 dicembre, quando re Juan Carlos e la regina Sofia inaugureranno l'altro ramo, che unisce Madrid a Valencia, ancora via Cuenca, che la Spagna diventerà il Paese europeo con il maggior numero di km ad alta velocità, 2.665, e il secondo nel mondo, avendo davanti solo il Giappone. Con le aperture di queste due linee Madrid diventa la capitale europea con il maggior numero di città collegate con l'AVE, ben 23.
La linea che collega Madrid al Levante, come è comunemente chiamata la zona di Valencia, è lunga 438 km, compreso il ramo per Albacete, e arriverà ai 955 non appena saranno collegate Alicante, nel 2012, e Castellón, nel 2014. Da sabato Valencia e Madrid disteranno un'ora e mezzo di AVE e 79,8 euro di biglietto. Ma che non sembri eccessivamente alto il costo del viaggio: RENFE ha previsto tutta una serie di riduzioni e tariffe low-cost per cui, è stato calcolato, nelle prime settimane ben 6 passeggeri su 10 viaggeranno sulla nuova linea a prezzi ridotti (nelle prime 12 ore di funzionamento del servizio, sono stati venduti oltre 5mila biglietti). Per fare un esempio circa le forte riduzioni possibili sui treni dell'AVE, il Madrid-Siviglia costa circa 80 euro, ma se si prenota per tempo, sul sito delle Ferrovie dello Stato spagnole, www.renfe.es, si può viaggiare per poco più di 28 euro. Ogni giorno Madrid e Valencia saranno collegate da 30 treni del modello S-112, dotato di 365 posti, con collegamenti elettrici 220V per tutti i posti a sedere e copertura per i cellulari su tutta la linea. Il totale dei posti disponibili sarà di circa 11mila al giorno.
La realizzazione del collegamento con il Levante, inclusi tutti i rami, ha richiesto un investimento di 12 miliardi di euro, in parte arrivati con i fondi europei, e la costruzione di nuove stazioni in tutte le città con fermata del treno. A Madrid, sabato, con la nuova linea AVE, verrà inaugurata anche la nuova stazione di Atocha, già presentata nei giorni scorsi alla stampa e disegnata da Rafel Moneo, l'architetto del nuovo Museo del Prado. Attualmente la stazione madrilena riceve 16 milioni di utenti all'anno, che saranno 35 milioni nel 2025, grazie all'AVE e alle infrastrutture sempre più moderne di cui la Spagna si sta dotando. Per questo la nuova Atocha è stata concepita come un aeroporto, con i settori degli Arrivi e delle Partenze nettamente distinti in due terminal diversi; sono stati progettati anche una stazione sotterranea e un terzo tunnel per Chamartin, che in futuro sarà la stazione delle linee provenienti dal Sud. L'investimento totale previsto sfiora i 500 milioni di euro.
Il Ministero delle Infrastrutture ha presentato uno studio sull'impatto economico e sociale dell'AVE a Valencia. Tra il 2010 e il 2016 creerà 136mila posti di lavoro ed eviterà l'emissione di 842mila tonnellate di diossido di carbonio, l'equivalente del consumo di una città come Alicante in sei anni. Si stima che nel suo primo anno di attività l'AVE sarà usato da 3,6 milioni di passeggeri e che sostituirà il 55% dei viaggi realizzati attualmente in aereo, il 25% di quelli fatti in auto e il 5% di quelli in autobus. Nei prossimi sei anni, "lo stesso periodo di tempo della sua costruzione", la nuova linea avrà un impatto economico superiore a 1,7 miliardi di euro. "Per ogni euro che si è investito nella sua costruzione, si sono generati 2,03 euro in termini di volume d'affari e per ogni posto di lavoro diretto se ne sono creati 2,05 totali" ha detto il Ministro delle Infrastrutture José Blanco.
La scommessa dell'AVE si è rivelata vincente per il Paese e in poco meno di 20 anni le principali città spagnole sono quasi tutte collegate con la capitale dall'alta velocità; all'appello manca ancora il Nord: le tratte verso le Asturie, la Galizia e i Paesi Baschi sono in costruzione o in fase di progettazione e sono tra gli investimenti che il Governo non ha voluto frenare a causa della crisi economica che scuote il Paese. La sfida dell'alta velocità è iniziata in Spagna il 14 aprile 1992, quando è stata inaugurata la prima linea, tra Madrid e Siviglia, in occasione dell'Expo92, organizzata nel capoluogo andaluso. Da allora l'AVE si è espanso fino a diventare la più importante rete dell'alta velocità europea: ogni anno trasporta 11 milioni di utenti ed è diventato un'alternativa reale all'aereo. E non solo. In questa febbre da inaugurazioni di questi ultimi giorni, bisogna inserire l'apertura del tratto che da Figueres porterà in Francia, attraverso la galleria del Pertús, da domenica 19 dicembre. I treni utilizzabili saranno per ora i TGV francesi, che permettono di arrivare anche a Parigi. E non appena sarà completata la ferrovia dell'AVE tra Barcellona e Figueres, Madrid e Parigi saranno distanti solo 8 ore, con tutto l'impatto economico e ambientale che implica.
E mentre l'Europa avanza (sul lato occidentale anche Lisbona sarà presto collegata a Madrid grazie all'AVE), noi stiamo ancora a discutere se e come nella Val di Susa.