giovedì 10 marzo 2011

Il debutto di Torrente 4, film rompi record spagnolo

Ed ecco a voi, signori e signore, il film di tutti i record, il film più aspettato per la rivincita del cinema spagnolo su quello statunitense. No, non vi aspettate il solito film politico sulla Guerra Civile né la solita commedia giovanile con Mario Casas.
L'unico capace di stracciare tutti i record contro i giganti USA, è Santiago Segura, l'attore, regista, produttore e inventore di Torrente. Arriva finalmente Torrente 4, Lethal Crisis, quarta puntata dell'interminabile saga sul detective più buzzurro che si sia mai visto in Spagna e i cui difetti divertono gli spagnoli. "Torrente ti dà l'opportunità di ridere di cose che nella vita reale infastidiscono. Sullo schermo risulta catartico: non è un eroe, è un anormale e mi diverte che la gente non si renda conto di questo, come quando mi dicono che i miei personaggi sono machistas. Ma guarda come sono questi personaggi! Sono dei paria, chi li può prendere come modello?" commenta Segura in una delle numerosissime interviste rilasciate in questi giorni.
Torrente è l'eroe della commedia grassa e volgare, irriverente e demenziale e, soprattutto politicamente scorretta made in Spain. Per fare un esempio del suo stile, su publico.es raccontano una delle gag di questo nuovo film; sulla tomba del Fary, cantante della Spagna più profonda e tradizionalista, scomparso pochi anni fa, lamenta il nostro Torrente: "I froci si possono sposare, i socialisti hanno rovinato il Paese e hanno messo un negro alla Casa Bianca! Ma non per pulire, no, no! come presidente!" A parte qualche fascista, a considerazioni del genere fatte nella vita reale, lo spagnolo medio si sentirebbe indignato, al cinema invece ride divertito, come ha ben spiegato Santiago Segura. E il successo di Torrente sta nei numeri: 3 milioni di spettatori per il primo film, 5,5 milioni per il secondo, 3,5 per il terzo, 666 copie per 855 grandi schermi dei 3874 presenti in Spagna per il quarto film.
Santiago Segura non si sta risparmiando: in questi giorni non c'è programma di cui non sia ospite e non c'è intervista o chat abbia tralasciato. "Curo tutti i dettagli, persino la locandina. Niente si vende da solo, neanche la Coca-Cola e dobbiamo andare a cercare il pubblico, che è ovunque, per portarlo a cinema. Mi passerò il finesettimana a guardare i risultati dei botteghini perché è vero che c'è Internet, ma a me piacciono ancora le sale".
Con lui, instancabile nella promozione, Kiko Rivera, al suo debutto al cinema. Kiko, 27 anni, una simpatia travolgente e andalusa e una bellezza che è andata tutta ai fratelli maggiori, Francisco e Cayetano Rivera Ordóñez, è figlio del torero Francisco Rivera Paquirri, morto nell'arena quando lui aveva solo nove mesi, e della cantante Isabel Pantoja, una delle artiste andaluse più famose del mondo ispanico. Praticamente, gli spagnoli lo hanno visto nascere, lo hanno battezzato teneramente Paquirrin, piccolo Paquirri, quando era l'orfano più amato del Paese, si sono preoccupati per lui quando era chiaro che non aveva voglia di studiare e non aveva un futuro ben definito, hanno prontamente adottato il soprannome Kiko, con tanto di K, quando lui si è sentito ormai troppo adulto per Paquirrin. Le riviste si divertono a raccontare i suoi amori con ragazze procaci che finiscono inevitabilmente a raccontare in tv la relazione, la televisione ha visto i suoi primi passi artistici e si è innamorata della sua disinvoltura e della sua autoironia (nei perfidi forum del gossip notano come i geni siano capricciosi e crudeli, avendo fatto di Francisco e Cayetano due dei più bei ragazzi di Spagna e avendo lasciato Kiko brutto, calvo e tendente alla pinguedine, ma lui commenta: "Fran e Cayetano si sono presi la bellezza, a me è rimasta la simpatia").
Kiko non si risparmia nella promozione di Torrente 4, è la sua grande occasione, lo sa e ci tiene. Qualche giorno fa è sbarcato su Twitter, e non ci chiediamo se ha a che vedere con la promozione del film; in poche ore ha superato i 10mila iscritti e i media l'hanno considerato la risposta spagnola a Charlie Sheen, pure lui appena arrivato su Twitter e subito con migliaia di followers; Kiko racconta la sua vita con gli amiguetes, pubblica foto con i suoi idoli, persino una foto con mamma Isabel e la sorella Isabel jr, dimostra tutta l'ansia per il debutto di Torrente 4 e l'impegno per non lasciare niente di intentato. Il tutto sempre condito da una certa autoironia e dalla spontaneità della gente del sud: se Kiko si sta costruendo un personaggio, non lo dà a vedere e sembra autentico.
In Torrente 4 debutta sul grande schermo pure Belén Esteban, la donna più odiata di Spagna e le cui vicende sentimentali, però, dominano i pomeriggi e gli ascolti di TeleCinco.
Ieri sera, al cinema Capitol, la grande prima, Santiago Segura con Kiko Rivera al seguito, Belén Esteban, senza il marito Fran, sperando che questo non dia il via a altre settimane di chiacchiere tv sulla situazione del loro matrimonio. E poi una sfilza di famosi di ogni genere, da Joaquin Cortés al Kun Agüero con la compagna Gianina Maradona. La più fotografata, però, mamma Isabel Pantoja, che non si è voluta perdere il debutto cinematografico del primogenito. Nel finesettimana, il primo verdetto del pubblico.