domenica 10 aprile 2011

Antonio Banderas pregonero alla Semana Santa di Málaga: le sue "lune piene e passioni barocche"

Il pregón è una specie di manifesto con cui un personaggio, generalmente molto noto, il pregonero, apre le feste locali delle città spagnole. Quest'anno il pregón della Settimana Santa di Málaga è toccato al più illustre dei malagueños viventi, Antonio Banderas, che ieri ha emozionato e sedotto i concittadini in un Teatro Cervantes stracolmo.
A Málaga già da giorni, l'attore non aveva potuto evitare le domande curiose sul suo pregón e ha rivelato che lo aveva scritto con l'aiuto del fratello Javier, che lo aveva iniziato a fine gennaio, su un aereo diretto a Los Angeles, e che non avrebbe parlato di se stesso. E ieri, elegantemente vestito di nero, con un paio di seducenti occhialetti neri da presbite, ha mantenuto la promessa. La struttura classica esige che questo manifesto parli in modo letterario di tutte le confraternite che partecipano alla Semana Santa. Ma Banderas ha scelto un'altra strada e ha iniziato il suo racconto all'aeroporto di New York, su un volo New York-Los Angeles, con i fogli bianchi in una mano e l'immagine della Virgen de Lágrimas y Favores, di cui è maggiordomo, in tasca, e con una storia che gli gira per la testa. "Torno  a guardare il finestrino dell'aereo e torno a incontrarmi con lo specchio azzurro, un cielo quasi liquido, quasi spirituale. Chiudo lentamente gli occhi, apro poco a poco la mia anima" dice. E il sogno che racconta è il suo pregón. "L'aereo si disintegra. Non lo so, forse sto sognando, non m'importa, ma adesso riesco a distinguere nitidamente l'odore d'incenso e fiori d'arancio e il mare calmo e in lontananza sento i suoni di una campana e non ho più il minimo dubbio, sono nella mia terra, a Málaga, e il cuore mi batte forte nel petto peché è la Settimana Santa". Allora si presenta: "Mi chiamo José Antonio Domínguez Bandera e sono un confratello malagueño. Ed eccomi qui, in un posto che mi è familiare. In un teatro".
Ed entrano così in scena i protagonisti del suo sogno, don Amadeo, professore di filosofia in pensione e nazareno del Sepulcro, Gregorio, uomo del trono della Vírgenes de Lágrimas y Favores y de la Esperanza, Pablito, un bambino di 12 anni che suona il tamburo in una banda musicale della Settimana Santa, Paco e Rosa, i genitori di Pablito, Carmen, la zia prediletta di Pablito e devota del Cautivo, Vaquerito, cantaor flamenco alcolizzato che ritrova se stesso per le saetas della Semana Santa, Lola, una cieca consorella della Fusionadas e Mariano, suo marito. Sono loro i personaggi di un racconto "di lune piene e passioni barocche, di limone con sale e bocche rosso carminio i cui canti ci restituiscono il cuore perduto". Nel raccontare le emozioni e i sentimenti dei suoi personaggi e del fervore con cui vivono la Settimana Santa e la devozione alle figure religiose che la animano, Antonio Banderas ha rispettato l'esigenza di dare spazio a tutte le confraternite, ma, soprattutto, ha dato mostra del suo talento istrionico e dell'enorme affetto per le tradizioni della sua terra. "Ha dimostrato che il pregón non vale solo dirlo, ma conta anche come lo si dice. Le sue abilità interpretative sono state evidenti nel modo di raccontare: i gesti delle mani, i cambi della oce quando si metteva nella pelle dei personaggi, il sentimento al momento di recitare, il suo accento malagueño che fluisce e lo lancia al pubblico, procurando risate. (…) E' stata una sorta di sceneggiatura cinematografica di sapore malagueño e di confraternita" ha scritto, totalmente sedotto, Sur, il quotidiano locale più diffuso della Costa del Sol. Così affascinato che si chiede se non sia possibile portare prima o poi al cinema una storia così intensamente malagueña, essendoci già la sceneggiatura.
Il risultato è stato un Teatro Cervantes in piedi, che gli ha dedicato un'ovazione lunga vari minuti. In sala, inevitabilmente commossa, anche Melanie Griffith, accompagnata da Stella del Carmen. Certo, per il prossimo pregonero, il prossimo anno, sarà davvero difficile essere all'altezza di un pregon così diverso e così emozionante, secondo le parole degli stessi malaguenos, totalmente rapiti.
Le foto, dalla galleria fotografica di diariosur.es, dove trovate anche un'ampia selezione di video del pregón letto da Banderas e il suo testo in formato .pdf
Più giù, da youtube, gli ultimi 13 minuti di Antonio Banderas e del suo pregón; anche se non capite lo spagnolo, vale la pena gli diate un'occhiata.









il video da youtube