sabato 23 aprile 2011

El tiempo entre costuras (La notte ha cambiato rumore): radiografia di un best-seller spagnolo

Non bisogna essere giornalisti per sapere che in un articolo il chi, come, dove, quando, perché sono le cinque domande fondamentali a cui bisogna rispondere nelle prime righe. Se lo sono dimenticati su Público, che, nel giorno di Sant Jordi, ha dedicato un bell'articolo all'appassionante genesi di El tiempo entre costuras, debutto in letteratura di Maria Dueñas, già pubblicato in vari Paesi, tra cui l'Italia (da Mondadori con il titolo La notte ha cambiato rumore), e presto sul grande schermo, con la protagonista interpretata da Adriana Ugarte, una delle attrici under30 più stimate di Spagna. Nell'articolo l'autrice viene citata solo con il suo nome di battesimo, come tutte le altre persone intervenute nel processo di pubblicazione, e il titolo del libro non viene mai nominato. Uno pensa che sia una nuova tecnica giornalistica, per farti leggere l'appassionante racconto fino alla fine, prima di svelarti finalmente titolo e autore. Invece no, si sono proprio dimenticati di loro.
Meno male che ci si fa prendere da questo viaggio dell'autrice a Tetuán, nel Marocco settentrionale, nell'autunno 2006. Un viaggio non casuale, dato che è la città di origine di sua madre, ma completamente diverso da tutti gli altri. "Sono andata con occhi che cercavano altre cose" dice Maria Dueñas a Público. Dopo il viaggio e la decisione di raccontare quella Tetuán in cui erano vissuti i suoi nonni e sua madre, è iniziata la fase di studio, grazie a Francisco, presidente di un'associazione di antichi residenti e a Ricardo, uno spagnolo che abita ancora nella città e che le ha "aperto mille porte". 
Per la trama del suo romanzo, in cui si mescolano amore, spionaggio, guerra, passioni e segreti, Maria si è servita di Juan Luis Beigbeder, Ministro degli Esteri di Francisco Franco: "Lui stabilisce l'arco temporale del racconto, dal 1935 al 1943. E' un personaggio affascinante, con molte luci e molte ombre, contraddittorio, enigmatico, un grande seduttore, molto furbo, molto colto, donnaiolo, con un'intensa vita sia pubblica che privata" spiega Maria. Ma la protagonista della storia è Sira Quiroga, la giovane donna dalla vita avventurosa, che crede nell'amore e perde tutto e si reinventa come sarta e che ha invaso la vita di Maria ancora prima che si sedesse al computer a scrivere e a stabilire i limiti entro i quali muoversi.
E mentre i personaggi hanno iniziato ad avere vita propria, a volte correndo più del necessario e quasi non dando tempo alla loro autrice, Maria ha dovuto fare i conti con la sua nuova realtà di scrittrice esordiente, che non può contare su tutto il tempo che desidera a sua disposizione, perché è professoressa dell'Università di Murcia e ha una serie di impegni professionali e familiari a cui fare fronte, prima di potersi dedicare alla scrittura; che scopre come i personaggi "a volte sfuggano un po' di mano, si spostano, ma poi li puoi controllare". Il personaggio più ribelle di tutti è stato Sira, intorno alla quale si muovono tutti i sentimenti del racconto, l'amore, l'odio, la passione, il tradimento, gli intrighi. "Le avevo dato un'identità precisa, ma poi è cresciuta più e meglio di quanto io immaginassi" commenta Dueñas.
Ancora alle prese con la stesura del libro, Maria ha contattato Lola Gulias, un'agente letteraria abituata a ricevere ogni giorno decine di proposte, "ma questa era ben fatta, ben strutturata e presentata, un buon riassunto della storia". Così le due sono rimaste in contatto e Lola si è mano a mano appassionata al libro, tanto da cercare la casa editrice che potesse essere interessata alla sua pubblicazione e individuarla in Tiempo de Hoy e nella nuova collana dedicata alla narrativa di finzione; manda El tiempo entre costuras a Raquel Gisbert, che ne rimane colpita. "Sira, il personaggio principale, aveva tutti gli ingredienti per raggiungere il grande pubblico. E il protettorato del Marocco non è mai stato argomento della letteratura spagnola" dice adesso Raquel Gisbert. Lei e Maria lavorano alla pubblicazione del testo, alleggerendo ripetizioni, correggendo gli errori e apportando alcuni cambi. Tutte operazioni che Maria Dueñas ha seguito da vicino, con la stessa passione con cui ha scritto il libro. E' stata lei a suggerire una pittura di Jack Vettriano per la copertina ed è stata lei ad approvare il ritratto della giovane donna pensierosa e con una rosa in mano, con cui El tiempo entre costuras è arrivato nelle librerie.
Non essendo un libro di un grande autore né un debutto importante, la casa editrice ha scelto un lancio standard: a giugno 2009 è stato pubblicato con una prima tiratura di 3500 copie. Nessuno pensava in un exploit, in quello stesso mese è stato pubblicato l'ultimo libro di Stieg Larsson della trilogia di Millennium, per dire; e giugno è il mese in cui i lettori iniziano a cercare i libri per le vacanze estive. Magari è stato il passaparola, ma alla fine di luglio El tiempo entre costuras contava su altre due tirature di 3000 copie ciascuna. In autunno i quotidiani di Madrid hanno iniziato a cercare l'autrice e a Natale, dato questo interesse discreto, ma costante di media e lettori, la tiratura è stata di 25mila copie; a metà delle feste di fine anno, un'altra edizione, la 11°, di 10mila copie. El tiempo entre costuras entrava tra i best sellers spagnoli degli ultimi anni.
Sono passati quasi due anni dall'uscita del libro e le copie vendute superano le 850mila; da 65 settimane è tra i 10 libri di narrativa più venduti di Spagna.
Com'è possibile che una professoressa universitaria, al suo esordio letterario, sia riuscita a raggiungere così tanti lettori? "Ho voluto scrivere un romanzo agile, che interessi e catturi il lettore, un'opera che ricrea un mondo già perduto e poco conosciuto e in cui ai personaggi succedono molte cose" ha detto Maria Dueñas in un'intervista. E i lettori sembrano darle ragione: Te atrapa, Ti cattura, dicono a Público, vantandosi di averlo letto in pochi giorni perché non riuscivano a smettere. "La chiave sono i lettori, che ne sono rimasti colpiti e se lo sono raccomandato gli uni agli altri, dicendo che stavano leggendo un libro che non li lasciava dormire" teorizza adesso Maria Dueñas, che sta già scrivendo un nuovo romanzo. "Stavolta ci sono gli spilli" anticipa, provocando non poca curiosità.
Non dimenticate questa incredibile genesi, quando vedrete in vetrina La notte ha cambiato rumore (ma perché questo titolo?!).