venerdì 13 maggio 2011

ABC: Nella Navarra che Bildu non lascia libera di votare

Yolanda Barcina è il sindaco di Pamplona ed è la candidata alla presidenza della Navarra dell'Unión del Pueblo Navarro. E' una delle personalità che non vedono con favore la presenza di Bildu nelle liste elettorali, considerando l'alleanza una sorta di braccio politico dell'ETA. La Navarra soffre le pressioni della banda terroristica e dei gruppi indipendentisti, secondo i quali dovrebbe essere una delle province dei Paesi Baschi, essendo le due entità, vari secoli fa, un solo territorio.
Ad abc.es la politica ha raccontato il suo punto di vista di oppositrice di Bildu. Eccolo in italiano.

- Cosa sente quando UPN non può presentarsi a Basaburua e ottiene il 30% dei voti in Parlamento?
Che questo è il vero stato d'eccezione. Quello che la izquierda abertzale impone. La cosa peggiore di tutte è che adesso si finisca con il silenziare queste situazioni. Per questo è necessario che i democratici diamo luce e voce a chi non può fare una cosa così basilare come eleggere o essere eleggibile
- Che tipo di pressioni e minacce impediscono di presentare le liste?
In paesini con pochi abitanti la pressione è continua. Chi osa fare questo passo e impegnarsi si espone all'insulto continuo e che i suoi beni e proprietà possano soffrire attacchi. La gente che non pensa come loro è condannata al silenzio. Qualcosa di così semplice come comprare un determinato quotidiano può risultare sospettoso.
- Sono cambiate le cose con la presenza di Bildu nelle urne, il prossimo 22 maggio?
A partire dal 22 maggio in queste località il sindaco e tutti i consiglieri saranno di Bildu, ma oggi sono di ANV e prima di Batasuna. A Basaburua la segreteria municipale è stata della Mesa Nacional Batasuna, e consigliere di Pamplona. L'altro ieri si è presentata con il pretesto che non avevamo l'autorizzazione id parlare e subito dopo si è incorporata nel gruppo dei boicottatori. L'impunità e l'inganno persistono.
- Cosa si può fare dalle istituzioni democratiche?
In primo luogo non guardare dall'altra parte e denunciare queste intollerabili situazioni e a partire da lì insistere con i mezzi democratici che sono risultati efficaci: leggi, pressione della polizia e, soprattutto, determinazione politica.