domenica 29 maggio 2011

Los Vasquez, il nuovo fenomeno della musica cilena

Italo ed Enzo Vásquez sono due fratelli di Coyhaique, nel Cile meridionale. Appassionati di musica sin da bambini, impegnati in altri mestieri per sopravvivere, non hanno mai abbandonato il sogno, suonando soprattutto in feste regionali e familiari del sud cileno. Adesso, a rispettivamente 30 e 28 anni, sono uno degli ultimi fenomeni della musica locale. La loro band si chiama Los Vasquez e conta, oltre che su di loro, su sei musicisti che li accompagnano nei concerti.
Più o meno un anno fa hanno lanciato il loro primo disco, Contigo pop y cebolla, prodotto in maniera artigianale e indipendente dopo il rifiuto della casa discografica Feria Music; lo hanno promosso nelle solite feste regionali e piano piano, attraverso il passaparola, sono arrivati alle radio locali, che, incuriosite, non hanno smesso di trasmettere le loro canzoni, decretando il successo tra il pubblico del sud. Poi sono apparsi nel magazine televisivo mattutino Buenos Días a todos e la loro fama ha raggiunto Santiago. Tanto che Feria Musica, che li aveva rifiutati, è tornata a chiamarli. I due fratelli di Coyhaique hanno venduto 10mila copie, arrivando al Disco d'Oro, e adesso guidano le classifiche di vendita di Feria Mix, l'impresa che rappresenta l'80% del mercato cileno.
La loro musica, tutto bisogna dirlo, è decisamente peculiare. Loro la definiscono pop cebolla, pop cipolla, e Italo così la spiega: "E' una mescola di rimi popolari come la cumbia, il reggaeton, la bachata o il bolero, alleggeriti con testi che parlano d'amore e disamore, con storie che ti spezzano l'anima. Non so se fosse uno stile di cui si sentiva bisogno, ma noi ci siamo resi conto che c'era uno spazio che abbiamo occupato, uno spazio che ci è sempre piaciuto e non abbiamo mai dimenticato perché fa parte di noi".
I loro suoni ricordano un po' le rancheras messicane, i loro testi i bolero più struggenti, i loro ritmi le feste popolari. Le canzoni che li hanno fatti arrivare alla fama nazionale, dopo la lunga gavetta nel sud, sono Miénteme una vez, Tu me haces falta e Te amaré en clandestinidad.
Per poter consolidare questo successo crescente Italo ha lasciato il suo lavoro di controllore di volo; i due fratelli vogliono "nutrirsi della maggior quantità di scenari nel Cile" e, dopo aver conquistato la capitale, e avendo già un pubblico fedele e vari Fans Clubs nel sud, adesso vogliono dedicarsi al Cile settentrionale, che è culturalmente più lontano dal loro stile. E non solo. Los Vasquez stanno pensando al secondo disco e a nuove canzoni, magari con testi meno romantici, dedicati, ad esempio, a temi seri e importanti come HidroAysén, il progetto che vuole costruire varie centrali idroelettriche sulle Ande della Patagonia cilena e che sta causando numerose proteste degli ambientalisti e degli abitanti della zona, a causa dei danni che arrecherà all'ecosistema. "Siamo andati alle manifestazioni ed è un tema che sentiamo nostro, perché siamo cresciuti in quei posti. E' una zona completamente dimenticata, di cui si sono ricordati adesso, per di più, solo per guadagnarci".
Ma il secondo disco e le canzoni di protesta sono ancora progetti. Adesso c'è questo successo da godersi e da consolidare dopo tanta attesa.
Qui di seguito, da youtube, le tre canzoni che li hanno lanciati nel Cile
Tu me haces falta


Miénteme una vez

Te amaré en clandestinidad