sabato 10 dicembre 2011

Il documentario sui percebeiros della Galizia arriva ai Premi Goya

Il percebe è un frutto di mare, un crostaceo che cresce sulle ripide scogliere della Galizia, in quella faccia in cui la roccia è battuta dalla violenza del mare e dei venti. E' uno dei frutti di mare di cui gli spagnoli sono più ghiotti e non manca mai nelle loro cene di Nochebuena, della Vigilia di Natale, se parliamo di una vera vigilia e di una vera cena di Natale. A Siviglia si vedono tutto l'anno, non li ho mai assaggiati perché a volte sono restia a provare cose nuove, soprattutto se il loro aspetto non mi risulta convincente (e il percebe non è esteticamente convincente, causa aspetto informe e grigiastro-marroncino); ovviamente la mancanza di conoscenza non è mai un vanto, ma qui mi serve solo per chiarire che ignoro le ragioni per cui gli spagnoli lo adorano.
"Il percebe piace perché sa di mare" teorizza Serxio Ces, percebeiro, raccoglitore di percebes, galiziano, nel bel documentario Percebeiros, dedicato alla dura e appassionante vita dedicata a chi ha fatto dei percebes il proprio mestiere. "E sono cari" aggiunge "perché raccoglierli richiede molto... è rischioso". Il documentario, firmato da David Beriain, segue Serxio Ces nella sua attività. Lo mostra mentre infila la muta e poi raggiunge in barca le scogliere in cui raccoglierà i percebes; lo si vede mentre si cala lungo la roccia da corde che ha fissato in alto e mentre resiste alle onde del mare che battono la scogliera. Il segreto di un buon percebeiro, spiega, sono "l'udito, la vista e il buonsenso". Se i primi due ti avvertono del pericolo, "dagli retta, cavolo!"
Lui con questo lavoro duro e rischioso mantiene la famiglia, una moglie, "figlia e nipote di percebeiros, mi guarda e sa già se ho rischiato la vita, ancora prima che parli", e i figli, che gli hanno cambiato la vita e la voglia di rischiare, perché sono piccoli e "mi accordo che da quando è nata Elisa sono meno incosciente, sono anche meno giovane e meno agile, ma le cose sono cambiate con la sua nascita". Dà piccole lezioni di saggezza popolare come "i cimiteri sono pieni di coraggiosi" o "bisogna stare attenti e avere buonsenso, poi... un incidente può averlo chiunque". Eppure, nonostante i cambi, i rischi e i pericoli, il fatalismo, la paura e l'orgoglio, Ces non cambierebbe il suo mestiere perché "non so stare senza il mare".
E' un documentario di poche parole e molte immagini, con il mare, il paesaggio selvaggio della costa galiziana e il rapporto primordiale dell'uomo con la natura come protagonisti. Su tutti giganteggiano il bel volto di Ces, dallo sguardo vivace e intelligente, e la sua passione per il mare. Fa venire voglia di assaggiare i percebes, la prossima volta, anche solo per persone come lui, che rischiano la vita e che amano il loro mestiere.
Percebeiros è stato selezionato per i Premi Goya 2012 e si può vedere su vimeo, con i sottotitoli in spagnolo. Anche se non capite lo spagnolo, le immagini valgono quanto le parole: sono 11 minuti di un mestiere antico e duro, con il mare ancora una volta padre e nemico. Non perdeteli.


Percebeiros (Sea Bites) 1920x1080 from enpiedeguerra on Vimeo.