Sono iniziate a Madrid le riprese di Blancanieves, il film spagnolo dedicato alla fiaba dei fratelli Grimm (Hollywood sta preparando altre due versioni, una con Kristen Stewart e Charlize Theron e l'altra con Lily Collins e Julia Roberts). Non sarà una semplice trasposizione sullo schermo della nota storia di Biancaneve e i sette nani. Il regista Pablo Berger, alla sua opera seconda dopo il bel successo di Torremolinos 73, ha deciso di trasformare la fiaba in una sorta di racconto gotico, ambientato negli anni 20. E se non fosse sufficiente, il film sarà in bianco e nero e muto. "Può suonare come una follia, ma io non la vedo così" assicura il regista.
E se pensiamo che la matrigna sarà interpretata da Maribel Verdú e le musiche saranno composte da Alberto Iglesias, autore delle colonne sonore della maggior parte dei film di Pedro Almodóvar (Parla con lei, La mala educación, Volver, Los abrazos rotos), il progetto si fa decisamente interessante. C'è un volto spagnolo che può interpretare meglio gli anni 20 e la loro estetica e persino lo stile gotico di quello di Maribel Verdú? Probabilmente no.
L'attrice e il musicista sono sempre stati i nomi fissi e sicuri del film: Berger ha impiegato anni a preparare la sua Blancanieves, "ma loro due ci sono sempre stati, in attesa che io trovassi i finanziamenti". Affascinati da un progetto loco, folle, come questo.
Perché una Biancaneve muta, gotica e in bianco e nero, in pieni anni '10 del XXI secolo e mentre Hollywood si prepara a lanciare le sue versioni kolossal della fiaba? Berger, in realtà, non ha alcuna intenzione di sfidare l'industria nordamericana e il suo progetto nasce da molto lontano e con altri intenti: l'idea di un film muto e in bianco e nero gli è venuta grazie a Rapacità, uno dei classici di Erich von Stroheim, visto in un cinema con un'orchestra sinfonica dal vivo: "Mi ha creato sensazioni come poche volte avevo avuto prima in una sala. Voglio ricreare per il pubblico tutte queste emozioni, che si sentano come quando io leggo un racconto a mia figlia, di sette anni. E per questo torno alle origini, al suo aspetto gotico, ad anni in cui nascevano grandi capolavori e la Universal iniziava a girare i suoi classici del terrore. Il linguaggio cinematografico non è cambiato da allora".
Forse è anche per questa idea e per questa estetica che può contare su partner di lusso come Maribel Verdú e Alberto Iglesias. E conta anche sulla sponsorizzazione della Berlinale, attraverso la sua Berlinale Co-production Market 2009 (il che rende lecito pensare che il film verrà presentato a Berlino nel 2012).
Le riprese dureranno otto settimane tra Madrid e Barcellona, nel cast, anche Ángela Molina, Daniel Giménez Cacho, Pere Ponce e Josep María Pou; Biancaneve sarà interpretata dalle giovani Macarena García e Sofía Oria, scelte tra migliaia di aspiranti.
Se il progetto non vi sembrava già sufficientemente audace, Berger promuoverà Blancanieves come un vero e proprio film muto: le prime avverranno in teatri, con l'orchestra che suonerà dal vivo. Imperdibile sin da adesso.
E se pensiamo che la matrigna sarà interpretata da Maribel Verdú e le musiche saranno composte da Alberto Iglesias, autore delle colonne sonore della maggior parte dei film di Pedro Almodóvar (Parla con lei, La mala educación, Volver, Los abrazos rotos), il progetto si fa decisamente interessante. C'è un volto spagnolo che può interpretare meglio gli anni 20 e la loro estetica e persino lo stile gotico di quello di Maribel Verdú? Probabilmente no.
L'attrice e il musicista sono sempre stati i nomi fissi e sicuri del film: Berger ha impiegato anni a preparare la sua Blancanieves, "ma loro due ci sono sempre stati, in attesa che io trovassi i finanziamenti". Affascinati da un progetto loco, folle, come questo.
Perché una Biancaneve muta, gotica e in bianco e nero, in pieni anni '10 del XXI secolo e mentre Hollywood si prepara a lanciare le sue versioni kolossal della fiaba? Berger, in realtà, non ha alcuna intenzione di sfidare l'industria nordamericana e il suo progetto nasce da molto lontano e con altri intenti: l'idea di un film muto e in bianco e nero gli è venuta grazie a Rapacità, uno dei classici di Erich von Stroheim, visto in un cinema con un'orchestra sinfonica dal vivo: "Mi ha creato sensazioni come poche volte avevo avuto prima in una sala. Voglio ricreare per il pubblico tutte queste emozioni, che si sentano come quando io leggo un racconto a mia figlia, di sette anni. E per questo torno alle origini, al suo aspetto gotico, ad anni in cui nascevano grandi capolavori e la Universal iniziava a girare i suoi classici del terrore. Il linguaggio cinematografico non è cambiato da allora".
Forse è anche per questa idea e per questa estetica che può contare su partner di lusso come Maribel Verdú e Alberto Iglesias. E conta anche sulla sponsorizzazione della Berlinale, attraverso la sua Berlinale Co-production Market 2009 (il che rende lecito pensare che il film verrà presentato a Berlino nel 2012).
Le riprese dureranno otto settimane tra Madrid e Barcellona, nel cast, anche Ángela Molina, Daniel Giménez Cacho, Pere Ponce e Josep María Pou; Biancaneve sarà interpretata dalle giovani Macarena García e Sofía Oria, scelte tra migliaia di aspiranti.
Se il progetto non vi sembrava già sufficientemente audace, Berger promuoverà Blancanieves come un vero e proprio film muto: le prime avverranno in teatri, con l'orchestra che suonerà dal vivo. Imperdibile sin da adesso.