Ai piedi dell'Alhambra, sull'altro lato rispetto ai quartieri storici, all'Albaycin e al Mirador de San Nicolás, sulla cima del Realejo Alto, sorge uno degli alberghi di maggiore storia dell'Andalusia, l'Alhambra Palace Hotel. Costruito dal Duca di San Pedro de Galatino, è stato inaugurato da re Alfonso XIII il 1° gennaio 1910. Da allora è diventato uno die punti di riferimento per il turismo aristocratico e di lusso che visita Granada. Lo aiutano la sua posizione privilegiata, appena fuori il recinto dell'Alhambra e con spettacolari viste su Granada e sulla Sierra Nevada, e la sua architettura, ispirata ad Al Andalus e alla cultura nazari. Siccome l'hotel si trova in un'area protetta dall'UNESCO, decorazioni e struttura non possono essere modificati: i saloni, le stanze e tutti gli spazi mantengono la decorazione originale del 1910, ampiamente ispirata allo stile arabo, con raffinati lavori in gesso, mosaici, tappezzerie geometriche e mezoarabe, archi a ferro di cavallo, che regalano un'atmosfera elegante e sontuosa.
Nella sua storia ormai secolare, l'hotel è stato meta prediletta del turismo romantico, di cui Granada è stata una delle città imprescindibili, proprio grazie all'Alhambra: aristocratici, artisti e intellettuali di tutta Europa hanno soggiornato nell'hotel fino al 1936, quando la Guerra Civile lo ha trasformato in un ospedale. Dal 1942 è tornato a essere un albergo raffinato ed elegante, in cui hanno trovato ospitalità personaggi di ogni genere, distanti tra loro come il Dalai Lama ed Anthony Quinn, Vivien Leigh e Mariah Carey, Andrea Casiraghi e la Selección spagnola, Brad Pitt e Charles de Gaulle, l'Aga Khan e Santiago Carrillo, re Juan Carlos e Fulgencio Batista, Stephen Hawking e Federico Garcia Lorca, Arturo Pérez Reverte e Pedro Almodóvar, Yul Brinner e Jean Paul Belmondo. Se le sue pareti parlassero, chissà quante cose potrebbero raccontare.
La pagina ufficiale dell'Alhambra Palace Hotel ha un'irresistibile galleria fotografica per illustrare l'atmosfera raffinata dei suoi spazi, ecco alcune immagini.
Nella sua storia ormai secolare, l'hotel è stato meta prediletta del turismo romantico, di cui Granada è stata una delle città imprescindibili, proprio grazie all'Alhambra: aristocratici, artisti e intellettuali di tutta Europa hanno soggiornato nell'hotel fino al 1936, quando la Guerra Civile lo ha trasformato in un ospedale. Dal 1942 è tornato a essere un albergo raffinato ed elegante, in cui hanno trovato ospitalità personaggi di ogni genere, distanti tra loro come il Dalai Lama ed Anthony Quinn, Vivien Leigh e Mariah Carey, Andrea Casiraghi e la Selección spagnola, Brad Pitt e Charles de Gaulle, l'Aga Khan e Santiago Carrillo, re Juan Carlos e Fulgencio Batista, Stephen Hawking e Federico Garcia Lorca, Arturo Pérez Reverte e Pedro Almodóvar, Yul Brinner e Jean Paul Belmondo. Se le sue pareti parlassero, chissà quante cose potrebbero raccontare.
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