domenica 27 novembre 2011

Chiude il Flaherty, il pub irlandese più antico di Siviglia

L'ho scoperto dai giornali perché, non essendo fan della cerveza, spagnola, irlandese o di qualunque altra nazionalità, non sono mai stata grande frequentatrice di pubs, ovunque essi siano (se mi capita di andarci è per compagnia e amicizia). Ma come tutti quelli che hanno un legame con Siviglia, conosco perfettamente il Flaherty, il pub irlandese dietro i piccoli portici della calle Alemanes, accanto alla Cattedrale, lato Giardino delle Arance.
Il padrone dei locali si è rifiutato di rinnovare il contratto di affitto a 20mila euro al mese e il glorioso Flaherty ha chiuso i battenti ieri. Oggi i suoi dipendenti hanno iniziato a smontare bancone e arredamento, che finiranno in qualche deposito nell'attesa di una nuova apertura, da un'altra parte. Con i suoi 17 anni, era il pub irlandese più antico di Siviglia.
Ci sono rimasta male. Ci sono locali di Siviglia che non frequento, perché non succede e ho altri gusti, ma a cui voglio bene semplicemente perché sono lì e sono contenta di ritrovarli, tutte le volte. Chissà quante volte sono passata davanti a Flaherty, ho visto i suoi clienti dai volti nordici e americani, ho letto distrattamente la lavagnetta che ricordava le partite che si potevano seguire con un bicchiere di birra in mano, ho pensato che l'Irlanda mi è simpatica, anche se non ci sono mai stata e Dublino è una mia asignatura pendiente, una delle città che dovrò vedere prima o poi.
Come molti locali sivigliani il Flaherty aveva questa doppia inspiegabile natura, da un lato era soprattutto turistico, grazie alla collocazione, davanti alla Puerta del Perdón, da cui i turisti lasciano il Giardino delle Arance e la Cattedrale; ai suoi tavoli all'aperto si vedevano soprattutto persone di tutte le età di origine nordica, al suo banco si servivano birre di marchi internazionali difficilmente trovabili nella Siviglia di Cruzcampo. Dall'altro lato, nonostante questa natura turistica, era fortemente sivigliano, perfettamente inserito nel paesaggio cittadino, punto di riferimento per chiunque volesse una cerveza, sotto la Giralda. Davvero sarà strano passare e non trovare più i tavolini sotto i portici, la lavagnetta e l'insegna verde di Flaherty.
El Correo de Andalucia, dove ho letto la notizia della chiusura, saluta il pub con i ricordi di alcuni lettori e dipendenti. Qui va il mio, che è un po' così. Era l'estate del 2002, l'anno del Mondiale di Corea-Giappone. Non sapevo dove guardare le partite dell'Italia, perché la tv spagnola trasmetteva in chiaro solo quelle della Spagna,  fino a quando qualcuno ha avuto un lampo di genio: il Flaherty! Sempre pieno di turisti di mezzo mondo, di studenti di Erasmus, di lingue di ogni continente, vuoi che non trasmetta le partite della Nazionale? La prima e unica volta che sono entrata in Flaherty è stato per vedere Italia-Corea. Aria un po' smarrita di chi non beve birra, atteggiamento prudente di chi non sa cosa si trova, nella sala posteriore del pub, riservata alle partite, c'erano decine di connazionali con cui rilassarsi. Be', per quanto ci si sia potuti rilassare vedendo quella partita. Nel giro di pochi minuti eravamo tutti amici, avendo già individuato spagnoli e francesi che gioivano a ogni passaggio sbagliato e si facevano beffe a ogni protesta per le decisioni dell'arbitro (era ecuadoriano, non ricordo il suo nome e che scenda l'oblio su di lui). Vaglielo a spiegare ai compatrioti di passaggio a Siviglia che meglio lasciarli perdere gli spagnoli, che quando parlano di calcio sono insopportabili e si credono i migliori del mondo. C'erano altri problemi, quel pomeriggio.
Ricordo i nostri silenzi sempre più delusi, gli sguardi che scendevano nervosamente agli orologi, i quanto manca?, i non può essere!, i dai dai dai segna che cavolo!, i nooo per i gol sbagliati che avrei fatto pure io. Ricordo la faccia soddisfatta di un francese alla nostra sconfitta, manco avesse vinto il Mondiale e le burle degli spagnoli che si credevano campioni del mondo, perché loro si credono sempre i numeri 1 e meno male che hanno vinto solo un Mondiale altrimenti chi li reggerebbe. Uscita da Flaherty, ovviamente delusa perché non poteva essere, buttati fuori dal Mondiale, il più brutto che ricordi, da un arbitro e dalla Corea, avevo appuntamento con alcuni amici spagnoli. Appena li ho visti sapevo che sapevano, con la loro faccia che neanche ci avessero battuti loro, incapaci di batterci in una partita ufficiale e costretti ai rigori l'unica volta che ci hanno eliminati. Hanno attaccato con llorones, piagnoni, non sapete perdere e le varie carinerie che gli spagnoli riservano sempre agli sconfitti (tranquilli che il giorno dopo ho ghignato io e li ho mandati a stendere non appena ci hanno provato, a lamentarsi dell'arbitro. Di tanto in tanto ci provano ancora, ma cosa aspettarsi, se stanno ancora a cavillare sul codazo di Tassotti a Luis Enrique?!).
Flaherty per me è la delusione di quel Mondiale del 2002 e peccato non essere tornata lì, per vedere Spagna-Corea, pochi giorni dopo. Una cosa un po' malinconica e allo stesso tempo sorridente. Non sono più tornata lì per vedere le partite, ma non è stato per scaramanzia, semplicemente è la vita che è così.
Dicono che il pub riaprirà da qualche altra parte del centro storico sivigliano, per non perdere questo rapporto privilegiato con i turisti stranieri. Prometto che ci farò una scappata per la Eurocopa 2012 (ma non per vedere l'Italia, lo giuro).