giovedì 10 novembre 2011

E gli indignados si organizzano in cooperative sinergiche e aiutano a trovare lavoro

Rotta a Sud Ovest ha cercato di raccontare varie volte come il Movimento del 15-M stia cercando non tanto di influire sulle elezioni quanto di cambiare la mentalità spagnola. Si è raccontato varie volte del lavoro che gli indignados fanno in difesa degli sfrattati, di chi ha perso la propria casa perché non è più in grado di pagare il mutuo. Andiamo piano perché andiamo lontano dicono sempre gli indignados, in uno dei loro slogan più efficaci e meno pubblicizzati.
Da qualche giorno elpais.com ha messo in marcia un'interessante iniziativa, Voces del 15-M, con cui dà un volto e un nome alle persone che partecipano al Movimento del 15-M e che lavorano per trasformare le idee in realtà.
Oggi presenta Fran Alvarado, che in un video spiega il lavoro della Cooperativa delle Sinergie, nata da una delle tante subcommissioni di lavoro che caratterizzano le assemblee del movimento. "Alvarado" spiega elpais.com "si ricorda da sempre con due lavori, uno remunerato e l'altro per "lottare". Con uno mangiava e con l'altro lottava per un alloggio dignitoso, collaborando con diverse associazioni, ONG o progetti concreti. Un mese fa è riuscito a far sì che i due lavori fossero la stessa cosa". Adesso lavora per offrire consulenze alle persone che hanno problemi con il mutuo. Ma, siccome è instancabile, nel tempo libero aiuta gli altri cittadini a cercare lavoro.
E qui arriviamo alla Cooperativa di sinergie. Cos'è? Praticamente è una sorta di cooperativa che aiuta a trovare lavoro, ma lo fa con un'ottica e con una mentalità completamente distinte rispetto a quelle che il liberismo ha imposto. "Dobbiamo essere compagni di strada, tu cerchi lavoro, io cerco lavoro, cerchiamolo insieme, facciamo sistema. La cosa fondamentale è che smettiamo di competere tra di noi e uniamo forze" dice Alvarado, che incontra elpais.com davanti a un ufficio dell'INEM, l'Ufficio del Lavoro spagnolo, sostenendo un cartellone con lo slogan scelto dall'assemblea della cooperativa (non c'è niente del 15-M che non sia risultato di un accordo dell'assemblea): Distribuiamo lavoro, facciamo sistema.
Funziona questo nuovo modo di guardare al lavoro? Alvarado è convinto di sì perché tra tutti si portano reti di conoscenze, consulenze, suggerimenti: "Non c'è concorrenza perché alla fine tutti hanno i loro vantaggi. I contratti ottenuti saranno realizzati dalle persone in grado di farlo, in modo rotatorio, affinché i contratti non siano sempre per le stesse persone, e ponderato perché la distribuzione considererà la durata del contratto e il lavoro ottenuti".
La cooperativa ha solo un mese e mezzo di vita, "stiamo iniziando" si giustifica Fran, ma ha già ottenuto quattro clienti. E Alvarado non nasconde le ambizioni: "Con il tempo ci offriremo alle grandi imprese, visiteremo potenziali clienti che possano avere bisogno della mano d'opera offerta dalla cooperativa". In cambio del lavoro della cooperativa, chi ottiene un contratto deve versarle il 5% del suo valore, che sarà investito nella ricerca di nuove opportunità e strategie di ricerca dei clienti.
"Il nostro è un modo di dare soluzioni concrete ai bisogni della gente. L'affitto, il mutuo, il pane per la famiglia… La gente disoccupata non può permettersi di aspettare i grandi cambi di cui ha bisogno il nostro Paese" commenta Alvarado a elpais.com. E così, piano piano, gli indignados, che non protestano solo nelle piazze, ma sono attenti ai processi politici in atto e sono attivi alla ricerca di risposte, facendo sempre più spesso a meno dei politici, perché, già si sa, no nos representan, cambiano la mentalità delle persone e contribuiscono a costruire una nuova Spagna. Più giusta e più solidale.