giovedì 29 dicembre 2011

Pep Guardiola, il più desiderato dalle donne spagnole

Sono gli sportivi gli uomini più amati dalle spagnole. E neanche quelli inaffidabili e un po' canaglia, che la leggenda vuole piacciano sempre alle donne. No, le sagge spagnole preferiscono i bravi ragazzi, gli uomini solidi e con principi affidabili. Almeno è quanto risulta da un sondaggio realizzato dal settimanale Interviú tra le proprie lettrici.
L'uomo più desiderato di Spagna è Pep Guardiola, il fascinoso allenatore del Barcelona, che ha vinto tutto il possibile, non si è montato la testa e continua a vivere con il batticuore ogni nuova sfida. Il 40enne Pep seduce per i suoi modi cortesi, per l'eleganza con cui veste e si muove in campo, per la passione per il calcio che lo muove e, soprattutto, perché sa parlare anche d'altro, Non è raro, dicono, vederlo nella notte barcellonese, in compagnia di Cristina, la moglie a cui è legato da più di 20 anni: vanno a teatro e a cinema, si fanno vedere a concerti e appuntamenti culturali, sempre con discrezione, sempre cercando di passare inosservati, ma anche sempre pronti a rispondere con un sorriso ai fans blaugrana che li riconoscono. Anche i solidi legami familiari sono parte del fascino di Guardiola: alto, bello, capace di fare persino della calvizie accentuata dello stress un elemento di fascino, è legato da sempre alla stessa donna, che non è una modella slava né possiede curve mozzafiato, ma è una normalissima signora che lavora nel negozio di abbigliamento di famiglia, segue i suoi tre bambini e veste suo marito, con classe, eleganza e creatività. Al ricevere il premio più importante della Catalogna, la Medaglia d'Onore del Parlament, Pep Guardiola ha detto probabilmente la frase più seducente dell'anno per ogni ragazza: "Io non sono esempio di niente, vgliosolo fare il mio lavoro il meglio che posso ed essere un buon compagno per mia moglie e veder crescere i miei figli come brave persone".
Alle spalle di Guardiola c'è un altro sportivo, il più bravo ragazzo di tutti, il genero che tutte le mamme di Spagna vorrebbero: Iker Casillas. Pure lui bello e umile, pure lui solido, appassionato e innamorato. E' su Facebook che Iker si lascia andare e si mostra come un giovane uomo di 30 anni, sentimentale e romantico, a volte persino cursi, smielato, pronto a dedicare le canzoni più sdolcinate alla sua ragazza e a mostrare luoghi e serate delle sue lunghe trasferte con il Real Madrid. Una vera scoperta, questo Iker così normale e così seducente.
Bisogna arrivare all'ultimo gradino del podio per trovare finalmente lo stereotipo del bello, inaffidabile e un po' canaglia. Il ruolo tocca a Mario Casas, il 25enne attore galiziano che trasforma film e serie tv in campioni del botteghino e degli ascolti. Colpa dell'ascendente che ha su milioni di adolescenti, le cosiddette carpeteras, le ragazzine che riempiono di foto le agende e i quaderni che hanno in copertina il loro idolo. I personaggi che hanno reso famoso l'attore sono quasi sempre belli e impossibili, perdenti irresistibili e introversi. In realtà, però, Mario appartiene alla stessa scuola di Pep e Iker: proviene da una solida famiglia della media borghesia, a cui è legatissimo e con cui continua a vivere, nonostante sia indipendente da tempo; è legato da un anno a Maria Valverde, attrice di maggiore fama (e talento) di lui, e, nonostante la passione delle adolescenti, non ci sono rumors di infedeltà e distrazioni. Anzi.
Alle spagnole, insomma, piacciono i bravi ragazzi e lasciamo perdere gli stereotipi.

Pep Guardiola

Iker Casillas

Mario Casas