venerdì 24 febbraio 2012

Iñaki Urdangarín e l'Infanta Cristina arrivano a Palma. Domani l'interrogatorio

L'infanta Cristina e Iñaki Urdangarín sono arrivati da poco a Palma di Maiorca, dove domani mattina, dalle 9, lui sarà interrogato come imputato per malversazione di fondi pubblici, traffico d'influenza ed evasione fiscale dai magistrati che seguono le indagini sull'Instituto Nóos. E' la prima volta che un membro della Famiglia Reale spagnola è chiamato a dichiarare come imputato da un Tribunale e l'aspettativa è massima in tutto il Paese. La notizia dell'interrogatorio del Duca di Palma, ormai prossimo, ha aperto i telegiornali della sera.
Oggi si è anche saputo che dopo un lungo tira e molla è stato concesso a Iñaki di arrivare in auto fino alla porta del Tribunale, "per ragioni di sicurezza". Tutti gli altri imputati e in genere tutte le persone che entrano nel Tribunale devono fare a piedi l'ultimo pezzo, fino alla porta, in una specie di cortile interno. Il magistrato José Castro, intenzionato a trattare Iñaki Urdangarín come un imputato qualunque, perché la legge è uguale per tutti, ha tentato fino all'ultimo di far percorrere a piedi l'ultimo pezzo di percorso, circa 20-25 metri, anche al duca. Poi, viste le attese, viste le minacce di contestazioni e visti gli accrediti di giornalisti provenienti anche dall'estero, deve aver capito che Urdangarín non è un imputato come gli altri. Così la Polizia ha autorizzato il suo arrivo in auto fino alla porta del Tribunale, se così volesse farlo.
Non si sa quanto durerà l'interrogatorio, si parla di varie ore, ma si sa che alla fine il Duca di Palma emetterà un comunicato per i media.
L'Infanta Cristina non lo accompagnerà in Tribunale, ma sì lo aspetterà a Marivent, dove la Famiglia Reale trascorre le vacanze estive e dove la coppia passerà la notte più lunga e drammatica della sua vita matrimoniale. La presenza di Cristina accanto al marito lancia un messaggio chiarissimo al re e alla Spagna, ma evidentemente la sua posizione conta sulla comprensione dei suoi genitori: arrivati a Madrid, lei e il marito hanno alloggiato alla Zarzuela (ma pare non abbiano incontrato Juan Carlos) e stanotte dormiranno a Marivent, due luoghi simbolo della Famiglia Reale, che sarebbero stati loro negati se il sovrano avesse rotto i rapporti con la figlia.
Domani si deciderà anche il futuro giudiziario di Cristina: dalle parole di Iñaki, dalla protezione che vorrà garantire alla moglie, si capirà il coinvolgimento dell'Infanta nella trama di appropriamento dei fondi pubblici e loro relativo trasferimento all'estero per sfuggire al fisco spagnolo. Nei giorni scorsi è trapelato che il giudice Castro ha chiesto alla Procura se deve citare come imputata l'Infanta Cristina; il quotidiano El economista ha pubblicato nella sua pagina web che secondo l'Agencia Tributaria, che sta controllando i movimenti fiscali dei Duchi, l'Infanta attribuiva alla società Aizoon, di cui è azionista al 50% con il marito, le sue spese personali, circa 3mila euro al mese. E non solo, ci sono alcune emails dell'assistente personale di Cristina, che chiede ai responsabili finanziari dell'Instituto Nóos se poteva caricare le fatture alla società. Ad Aizoon i duchi hanno caricato numerose spese familiari, dall'acquisto della lussuosa residenza di Barcellona fino al pagamento del personale di servizio. Difficile, per Cristina, sostenere che non fosse al corrente dell'allegra gestione finanziaria e fiscale del marito e di Aizoon.