sabato 31 marzo 2012

Mario Casas: temo bugie e manipolazioni più di fama e successo

Si può essere l'uomo più desiderato di Spagna a 25 anni e non perdere la testa? Se si tratta di Mario Casas, sì. Appena eletto uomo più desiderato del Paese dal portale di incontri Badoo (la più desiderata è l'attrice Elsa Pataky), l'attore ha in uscita (il 4 aprile) il film Grupo 7, girato quest'estate a Siviglia e già presentato nel capoluogo andaluso, con un lusinghiero successo di critica e le solite scene di isterismo delle adolescenti, che da qualche tempo lo accompagnano ovunque vada.
Un giorno si riuscirà a capire il perché del travolgente successo di Mario Casas, protagonista di due dei serial di maggiore successo di Antena 3, Los hombres de Paco prima ed El barco poi, e campione d'incassi ai botteghini con film perdibili come Mentiras y gordas prima, Fuga de cerebros e 3 metros sobre el cielo poi. Finora il giovanotto galiziano non ha colpito per le sue qualità interpretative, né, e qui si ammette che il discorso diventa soggettivo, per il suo fascino estetico. Ma.
Rimane simpatico, perché, nonostante sia uno degli attori più corteggiati, non perde la solidità galiziana, ereditata da una famiglia della media borghesia che sì, lo ha lasciato libero di seguire le sue aspirazioni artistiche sin dall'infanzia (recita da quando aveva 10 anni, anche se per ora non si nota), ma lo ha anche dotato di principi e valori forti, dallo sforzo per raggiungere il successo alla disciplina per non perdersi al rispetto per l'altro. Non ha lasciato la Spagna, in fuga dalle ammiratrici, non ha posto il veto alla potente stampa rosa nelle conferenze stampa, anche se lo perseguita e gli inventa amori e dichiarazioni, e si sottopone di buona lena e con buona educazione al rito delle chats con i fans, organizzate da tutti i siti web di informazione che si rispettino, delle interviste, dei servizi fotografici che gli chiedono i bicipiti in mostra. Colpisce per disciplina e professionalità.
E anche adesso che è legato a una delle attrici più apprezzate della sua generazione, Maria Valverde, conosciuta sul set di 3 metros sobre el cielo, dopo che gli sono stati attribuiti amori e flirts con tutte le belle di Spagna intorno ai 20 anni, nessuno mai davvero provato, a parte le leggende metropolitane (ma Maria, il buon Mario non l'ha nascosta), non ha perso il buonsenso nei rapporti con i media: sono una delle coppie più osservate del Paese, non si nascondono, ma neanche raccontano i fatti loro. Forse rimane simpatico anche per questo, perché sa farsi i fatti suoi, nonostante sia il ragazzo più corteggiato del Paese.
Lo si nota anche in quest'intervista rilasciata a 20minutos.es, per promuovere Grupo 7, il film sivigliano che gli ha regalato il primo ruolo da adulto e che, dicono le critiche, lo ha fatto prendere per la prima volta sul serio anche come attore.

- Interpreta un poliziotto 30enne, sposato e con un figlio piccolo
All'inizio non sapevo se era il ruolo adatto a me, se ero preparato, ma il regista ha insistito.
- In più era circondato da attori come Antonio de la Torre
Fa paura! La prima volta che ti mettono davanti uno come lui, così viscerale, selvaggio, pieno di emozioni, ti spaventi. Pensi che ti distruggerà, ma il regista è riuscito a carlmarmi.
- E' una stella: è più difficile recitare essendo un ragazzo?
Adesso ho più paura. So che non appena scenderò la gente mi darà colpi da qui al cielo. Per questo adesso dveo impegnarmi di più, non puoi distrarti un momento, perché rovini il film
- Sente qualche pressione?
Non so… quando mi chiedono perché non faccio più personaggi diversi. Ma te lo dico: se mi prometti 12 film d'azione, stile Bruce Willis, firmo. Non credo che un attore debba fare sempre personaggi diversi…, non bisogna essere Di Caprio e fare, all'improvviso, il balbuziente. Non ci credo e così come stanno adesso le cose nel lavoro, meno
- Allora sceglie i ruoli per la situazione del lavoro?
No, ma rispetto che la gente accetti certi personaggi per denaro. E per me sono rispettabili sia Grupo 7 che 3 metros sobre el cielo. Che succede, che siccome la seconda è per i giovani bisogna screditarla? Non mi sembra giusto. Io mi impegno nello stesso modo in entrambe, il lavoro è uguale.
- Ma sicuramente sarà più criticato per la seconda…
Sì… ma è logico: quanto più sei conosciuto tanto più la gente parla di te. Ci sono più opinioni e a qualcuno piaci e a qualcun altro no, ma non mi importa. Non mi infastidisce che mi dica che non ti è piaciuto il flim, se me lo argomenti. Sono contento.
- Cosa la infastidisce, allora?
Le bugie. I commenti "mondo bicipiti". Che mi chiedano se ho accettato una sceneggiatura solo perché non devo spogliarmi… non mi rompere, cavolo! In 3 metros sobre el cielo sono senza maglietta? Be', chiaro, se sono in spiaggia o sto facendo una scena d'amore, non avrò certo la maglietta e i calzini addosso!
- E quando le chiedono di mostrare gli addominali nelle foto?
Mi è successo proprio ieri… Che mostrassi il six pack, mi hanno detto. Vabbe'. Ma la cosa che più me le fa girare è che tolgano le cose dal loro contesto e manipolino le mie dichiarazioni, perché questo sì che fa danni. A me e a la stampa. Mi trattate bene, siete brave persone, ma basta un elemento per fare molto male, e questo mi fa arrabbiare.
- Come vive la fama?
Con normalità. Bevo le mie birre, faccio le mie passeggiate… So che sono più controllato, ma invece di andare al cinema alle 8 vado di notte o mi metto il berretto e gli occhiali da sole. Non puoi amareggiarti, perché la gente si comporta bene. Che si avvicinano 10 ragazzine gridando? E' normale, mi vedono in tv e, al massimo, mi chiedono una foto o un autografo. Non fanno male a nessuno ed è parte del mio lavoro
- Molti hanno voluto diventare suoi amici per interesse?
Mi è successo, ma adesso non più, taglio subito. Ho i miei amici di sempre e so chi sta con me. Se mi si avvicina qualcuno sono gentile, niente di più. Alla mia età sai già cosa aspettarti.
- E quando era pù giovane?
I miei genitori mi hanno guidato, hanno sempre voluto conoscere chi usciva con me e io ho lasciato loro la libertà di dirmi con chi uscire con chi non farlo
- Mi ha detto sa madre: "Non gli abbiamo permesso di essere un idiota"
Sì, mi avrebbe dato una sberla e mandato a fare un giro!