lunedì 4 giugno 2012

El Acebuchal, abbandonato per il franchismo e adesso meta turistica andalusa

Ci sono storie, alle spalle della Costa del Sol, che dimostrano quanto l'Andalusia sia una miniera inesauribile di imprese, avventure e lotte di persone straordinarie e anonime. Siamo nell'entroterra di Nerja, nell'estremo orientale della provincia di Málaga, nelle ultime propaggini dell'Axarquia, terra di contadini e di pastori, abituati alla dura vita della sierra. Il panorama potrebbe farci pensare a certe valli selvagge delle Alpi liguri, con il mare alle spalle, le rocce ricoperte di pini, querce e olivi, il profumo del mare che si mescola a quello dei boschi e la luce calda del Mediterraneo. Ma siamo alla frontiera di una terra dalla storia intensa e ribelle: qui tra le province di Granada e di Málaga si sono rifugiati i moriscos, i musulmani convertiti, dopo la Reconquista e qui ci sono state le ultime ribellioni prima della loro definitiva cacciata, 400 anni fa; qui, subito dopo la Guerra Civile, si è scatenata la lotta tra i marquis, i resistenti che rifiutavano il franchismo, e la Guardia Civil. Una terra di gente che detesta i despoti e le ingiustizie, verrebbe da pensare (e già solo per questo si simpatizza).
Immaginiamoci nel 1949. Siamo a soli 13 km da Nerja e dal Mar Mediterraneo, ma già nel pieno della sierra che si arrampica verso Granada. Il paesino si chiama El Acebuchal, è una frazione di Cómpeta ed è costituito da una trentina di case, bianchissime e di impianto arabo, come capita quasi ovunque in Andalusia, dove la cultura musulmana sopravvive a cinque secoli dalla cacciata dei Mori in piccole e grandi cose come l'architettura. El Acebuchal è abitata da pastori e contadini, gente abituata a portare la povertà con dignità, si trova sulla strada che va verso Granada, in una posizione strategica, che apre le porte alla sierra e ai suoi possibili rifugi; per questo la Guardia Civil decide un bel giorno di sgomberare i 150 abitanti del villaggio e di mandarli via, senza aver diritto a nient'altro che la vita; con El Acebuchal abbandonato i marquis hanno meno possibilità di trovare protezione e complicità, pensano i signori del franchismo. La maggior parte degli abitanti trova rifugio nei paesini vicini, soprattutto a Cómpeta e Frigiliana (ma c'è anche chi emigra in Catalogna o nei Paesi Baschi, come molti andalusi in quegli anni), e il paesino viene abbandonato alla rovina, dopo ben 400 anni di storia documentata.
E' così per quasi 50 anni, fino a quando Antonio Garcia El Zumbo e Virtudes Sánchez decidono di tornare con i loro figli. El Acebuchal è il paesino in cui entrambi sono nati e che hanno insegnato ad amare come se fosse proprio ai figli. Tornare a casa era il sogno di Virtudes. ""Sei pazza" mi diceva mio marito" racconta lei ai media malagueños ""Non c'è acqua, non c'è gas, non c'è luce, è impossibile!" e io gli dicevo, "Andremo con le candele"". E cosa non può fare un sogno.
Antonio e Virtudes comprano una casa di El Acebuchal e la risistemano, così come nei loro ricordi d'infanzia, perché l'idea di Virtudes è ricostruire il paesino della sua memoria. "Abbiamo comprato le case in rovina, per ristrutturarle così com'erano. Ne abbiamo comprate abbastanza, per questo, per paura che altri lo facessero e spezzassero l'armonia" dice. Proprio per questo, per ricostruire il paese di 50 anni fa, non ci sono i segni del progresso: tutti i cavi sono sotterranei, c'è una sola antenna e le porte sono solo di legno.
Quando alcuni antichi abitanti di El Acebuchal e i loro discendenti hanno visto cosa stavano facendo i Garcia- Sánchez, hanno deciso di unirsi, con lo stesso spirito. In questo modo il paesino è tornato ad essere abitato da una decina di famiglie. Tra risparmi, auto-tassazioni e spirito solidale, una decina d'anni fa hanno portato la corrente e l'acqua in paese, hanno ristrutturato l'antica casa del sindaco e l'antica scuola e hanno trasformato alcuni dei vecchi edifici in vere e proprie case-vacanze, tutte dotate di curato arredamento rustico e alcune anche di piscina. "Tutte le case sono diverse e hanno l'encanto del passato: stile rustico, strade lastricate circondate da piccoli giardini e piscine. E' lo stile ideale per pittori, scrittori, poeti e per chiunque ami vivere a contatto con la natura, in un posto tranquillo, da cui si può scoprire il parco naturale e fare bei giri in mountain-bkie, a cavallo, in 4x4 o praticando trekking" scrivono i Garcia nel sito web di El Acebuchal.
E la sorpresa è che questi appartamenti richiamano turisti da tutta Europa. Dalla Scandinavia, dal Benelux e dalla Scozia: per la gente del nord non è difficile innamorarsi di quest'Andalusia di case bianchissime, clima caldo, stile di vita rilassante, gastronomia saporita e varia e il Mar Mediterraneo a meno di mezz'ora d'auto. Il figlio più giovane dei Garcia, Sebastián, è lo chef del ristorante locale, che apre tutti i giorni meno il lunedì e che offre un menù specializzato in cacciagione, per un prezzo medio di 15 euro. Non c'era la ristorazione, tra le attività immaginate dai Garcia, "ma i vicini ce lo chiedevano e alla fine abbiamo deciso di provarci". Non va male, dato che "se prenotate per la domenica può essere che non ci sia posto". Antonio jr si occupa invece del bar, che conta sempre su numerosi clienti e alle sue pareti, coperte di foto d'epoca, ricostruisce la storia dei suoi passati abitanti. E tra le altre attività inventate da questa inesauribile famiglia, c'è anche una panetteria artigianale; il pane lo fa lo stesso Antonio jr, con un forno a legna, utilizzando "ogni tipo di farina e semi, per dare un sapore migliore".
Tra gli abitanti fissi di El Acebuchal c'è adesso anche una belga, Patricia, come tanti stranieri innamoratasi di queste case bianche, che raccontano storie contadine e antiche e che parlano di un tempo che non c'è più e che arriva fino al cuore di Al Andalus, di questa luce che rende l'Andalusia indimenticabile a chiunque la visiti con cuore e occhi aperti e di questa gente caparbia e tenace, che ha saputo realizzare un sogno, dando una nuova chance a un paesino che il franchismo ha invano voluto distruggere per vendetta. Il segno che il sogno era realtà: la prima Messa, celebrata poco tempo fa a El Acebuchal.
Se volete conoscere un'Andalusia diversa, El Acebuchal può essere un'idea di vacanze per l'imminente estate; il sito ufficiale elacebuchal.es e a questo link potete vedere direttamente le case-vacanze.
Le foto, da elacebuchal.es