martedì 21 agosto 2012

Da Buenos Aires una tanguera italiana racconta il Mondiale di Tango: Se fosse così tutto l'anno...

Il Mondiale di Tango, in corso a Buenos Aires dal 14 agosto, è entrato nella sua ultima settimana. Concerti, concorsi, mostre, mercato, laboratori e lezioni animano in questi giorni la capitale argentina e riportano il tango al centro dell'attenzione mediatica. Di questo Mondiale di giovane tradizione (è nato una quindicina di anni fa) e molto mediatico, Rotta a Sud Ovest parla con una buona amica, la tanguera Gabriella Toso. Triestina, trapiantata da cinque anni a Buenos Aires per amore al tango e alle milongas, Gabriella firma, con alcuni amici, anche un blog tutto dedicato al tango, No lo comentes, in cui raccontano, spiega, "il mondo milonguero di Buenos Aires, collezionando i commenti che si sentono in milonga, quelli tra tango e tango, tra compagni/e di tavolo, alla fine di una tanda, corredandoli di foto per rendere il messaggio ancora più surreale e divertente. Abbiamo iniziato con un profilo su Facebook che in pochi mesi ha raccolto oltre 2000 amici, poi Facebook ci ha chiusi per un sedere di troppo, come se la volgarità fosse solo un paio di belle chiappe. Ci siamo prima disperati e poi abbiamo aperto il blog. Il nostro è un occhio indiscreto e ironico per raccontare la milonga con una voce impertinente e maliziosa. Conosciamo bene la notte porteña per cui la prendiamo in giro, con irriverenza, indicando idiosincrasie e cliché, che si ripetono da generazioni. Apprezziamo anche i contributi dei nostri lettori, all'email nlcnolocomentes@gmail.com "
- Di questo Mondiale in corso a Buenos Aires, invece, cosa potresti dire?
Il Mondiale è sempre un evento che risveglia in città l'interesse per il tango, rimpiango un poco l'edizione di qualche anno fa da Harrod's, meraviglioso edificio decadente e abbandonato a se stesso su calle Florida, ma riaperto per l’occasione, ma tutti gli anni l'organizzazione si sforza di portare al grande pubblico il meglio di quello che il tango offre in quel momento. Tutto il programma è a questo link
- Consigli da parte di una tanguera che vive a Buenos Aires: cosa consideri imperdibile tra mostre, milongas, concerti & C per chi si trova a Buenos Aires nei giorni del Mondiale, per avere un'idea di quello che sta succedendo in città.
Il consiglio è di non perdersi i moltissimi concerti di altissima qualità gratuiti e se possibile assistere alla finale della competizione, tutto il resto del mondo tanguero continua a esistere con e senza il Mondiale. Il Mondiale è nato nel 1997, in questo tempo ha avuto modo di crescere e trovare una buona formula che permette almeno per qualche settimana che si parli molto di tango, spesso, purtroppo dimenticandoselo per il resto dell'anno. Consiglio a chi non ha mai visto una milonga di fare un passaggio alla Confiteria Ideal in calle Suipacha, conoscere il Caffè Tortoni sull'Avenida de Mayo e magari passare su calle Montevideo, tra Avenida Corrientes verso il congresso dove si trovano alcuni ristoranti frequentati da tangueros, come, ad esempio, il ristorante Lalo.
Durante il mondiale non c'è un vero e proprio ritrovo degli artisti, se non il circuito di dove la gente va a ballare tutto l'anno. In realtà quello che succede al mondo tanguero durante il Mondiale è semplicemente un momento di "alta stagione", con più gente in milonga, e nei vari luoghi in cui si assiste a lezioni o a tutto il mercato che ruota attorno con vestiti e scarpe di tango ecc.
- Tra gli appuntamenti di contorno al Mondiale c'è anche Lady's Tango, che cerca di dare spazio al ruolo della donna nel tango. Il machismo non tanto implicito di questo ballo è un problema per le donne, tanto da aver bisogno di una manifestazione a parte per guadagnare protagonismo? Come vivi questo da tanguera?
Il Lady's Tango week è un festival organizzato prevalentemente con la presenza di donne e direi che funziona, ma è sicuramente indirizzato ad un pubblico prevalentemente straniero, anche se non solo. Le persone che fanno parte di questa 'comunità' qui a Buenos Aires non sono così tante come uno si immagina e il tango non è così diffuso nella popolazione globale della città. Il fatto che oramai si balli in tutto il mondo ha portato una ventata di novità e di persone nuove che frequentano periodicamente le milongas di Buenos Aires. Questo stereotipo del tango machista non riesco proprio a coglierlo, il tango è fatto da due persone, una donna ed un uomo; in questa muta comunicazione di pochi minuti i ruoli sono chiari e entrambi partecipano ad un gioco che ha delle regole che possono essere rotte sempre.
- Clarin raccontava qualche giorno fa di una tendenza che tu avevi già segnalato in un blog, la sempre maggiore presenza dei gay nel tango (su Rotta a Sud Ovest se n'è parlato qui). Cosa pensi di questo fenomeno e come lo vedi accolto nelle milongas? Credi che un giorno potranno partecipare al Mondiale anche le coppie omosessuali o sarebbe uno choc troppo grande?
C'è da chiarire che i gay sono stati presenti sempre nel tango, da qualche tempo ci sono delle milonghe dove nello specifico uomini ballano tra uomini e donne tra donne, ma non per questo tutti sono gay, sono frequentate anche da etero. Credo che prima o potrebbero arrivare le coppie gay nel Mondiale. Forse non è ancora mai successo che due uomini o due donne si iscrivessero alla manifestazione, ma dubito che verrebbero discriminate.
- Come cambia la città in questi giorni tangueros?
Se devo essere sincera la città cambia poco, c’è sicuramente una luce puntata sul fenomeno tango, ma per quelli che lo amano e lo ballano tutte le sere non cambia nulla. Sarebbe bello che ci fosse più attenzione da parte dell'organizzazione del Mondiale a tutte le milongas che sono aperte tutto l’anno e che mantengono intatte tradizioni e cultura in maniera concreta e paziente. Per qualche settimana c’è questa sensazione diffusa tra i porteños che el tango es nuestro, poi purtroppo spesso passa nel dimenticatoio.