giovedì 9 agosto 2012

elconfidencial.com: Il problema non è Marivent, è la Zarzuela

Un bell'articolo di elconfidencial.com sulla decomposizione della Famiglia Reale spagnola. Dice cose logiche e condivisibili, con leggerezza e ironia, e strappa un sorriso con un paio di paragoni fatti per spiegare le situazioni; gli spagnoli e la loro lingua sono imbattibili su questo, qualche anno fa un'amica parlava di una collega di lavoro dicendo che era más falsa que una moneda de 5 euros (più falsa di una moneta da cinque euro), io l'avevo guardata divertita e sorpresa, perché ogni volta che sento i paragoni spagnoli mi chiedo come vengano loro in mente, sempre così azzeccati e divertenti, adesso la stessa frase, con le varianti sul tipo di moneta, è nel linguaggio comune. E ci sono tanti altri esempi.
Tornando a Marivent e alla Famiglia Reale: tutto vero e condivisibile quello che dice questo articolo. Rimane da chiedersi il perché dell'ipocrisia dei matrimonni reali. Davvero abbiamo bisogno di vedere la tensione che si taglia a fette tra Juan Carlos e Sofia ogni volta che si incrociano, nonostante i sorrisi forzati della regina? Sarebbe così scandaloso pensare a un divorzio reale, che dia a entrambi la libertà di vivere senza ipocrisie l'ultima parte delle loro vite? Davvero una monarchia cattolica deve avere come fondamento la falsità e l'ipocrisia del matrimonio "finché morte non vi separi"? Falsità e ipocrisia come base di una religione, un po' pessima, l'idea.
Da elconfidencial.com

Il Re che si abbraccia ai sindacalisti in cravatta equivale al comandante in capo delle Forze Armate che si mette al lato dei manifestanti e lascia nudo il Governo, un'immagine prodigata dalla primavera araba, meglio chiamata primavera islamista. Forse è casuale la coincidenza della presa della Zarzuela e dei supermercati andalusi lo stesso giorno, ma in questo angolo frivolo, ci interessa osservare che Juan Carlos de Borbón può riconciliarsi più facilmente con i rossi repubblicani che con sua moglie. Qualunque scena condivisa dalla coppia accumula più tensione di una proiezione di Batman.
La virtù più accreditata del Re è l'istinto di sopravvivenza. Lo dimostra il sostenere Rajoy con la sua giovialità verso il matrimonio Méndez-Toxo (i leaders dei due principali sindacati spagnoli, UGT e CCOO NdRSO), e anche allo scegliere un Paese neutrale chiamato Maiorca per godersi le sue vacanze da tempo immemorabile. L'ultimo stereotipo da combattere assocerebbe le vacanze insulari a un effetto dissolvente della Famiglia Reale, quando si limita a esteriorizzare le frustrazioni e i litigi che hanno squartato un ente familiare di finzione. Il problema non è Marivent, è la Zarzuela, così come la perniciosa insistenza nel non potare i rami dell'albero genealogico non trascendentali per la successione al trono.
Senza intenzione di offendere, Maiorca esisteva prima della Famiglia Reale. L'isola contava già sulle sue Grace di Monaco, Ava Gardner, sui suoi Winston Chirchill o Charles Chaplin, in una breve sintesi di visite importanti. Gli intrighi di palazzo hanno trasformato il luogo del riposo in centro di frizioni tra gli integranti della Famiglia Reale. Costa decidere se la relazione tra il Re e la Regina si sia congelata o surriscaldata negli ultimi anni, ma d'estate spostano il loro pugilato a Maiorca. Il sangue blu non libera dallo studio psicologico che assegna alla stagione estiva un aumento inusuale di divorzi plebei. All'improvviso il partner di tutta la vita si trova troppo vicino per troppo tempo.
Né il calendario completo dei Giochi può nascondere lo scontro nella cupola familiare dello Stato.
Lo scombussolamento tocca anche i calendari, e la tradizionale cena d'addio alle autorità dell'isola si è celebrata, o disputata, ieri notte, quasi prima che Juan Carlos de Borbón atterrasse sull'isola. Il Re e la Regina possono condurre vite separate, ma non possono avere agende contrapposte. L'ultima collisione frontale con sede a Marivent ha riguardato l'estate frustrata di Cristina de Borbón con il suo Urdangarin, nella villa di cui usufruiscono nel complesso. Sofia di Grecia era favorevole all'arrivo, vietato personalmente dal Capo di Stato. Al margine del viaggio poco conveniente del Duca imputato, quattro bambini si vedevano intrappolati nel pieno della controversia.
Non si pensa più neanche alle immagini posate dell'estate della Famiglia Reale. Non solo è inverosimile riunire i royals con il grado sufficiente di sorrisi, ma le rivalità potrebbero entrare in eruzione nel modo più insospettabile. Niente che non succeda nelle migliori famiglie, e anche nelle peggiori. Marivent è solo la sede d'estate degli scontri da correggere. Se non si calmano, la Monarchia passerà a essere "uno specchio che non specchia nessuno" sia detto per ripetere Borges.
PS In un errore indegno di questa infallibile sezione, dicevamo ieri che Marivent costava 2 milioni di euro annuali al bilancio delle Baleari. In realtà sono 20 milioni. Con le spese collaterali e la partecipazione nella spesa statale della sicurezza, ogni maiorchino ha contribuito nell'ultimo decennio con 250 euro alle vacanze della Famiglia Reale. Cioè, 1000 euro a famiglia. La generosità costante e sonante.