lunedì 20 agosto 2012

Las Marismillas, la residenza di Doñana che affascina i Presidenti del Governo spagnolo

Mariano Rajoy ha seguito letteralmente le indicazioni del Ministro del Turismo (Industria ed Energia) José Manuel Soria, che, per riattivare la domanda interna, ha invitato gli spagnoli a fare le vacanze in Spagna, ricordando loro che è un Paese "straordinario" (lo avranno ascoltato i vari membri della Famiglia Reale, all'organizzare le loro vacanze "private"?). Così il Presidente del Governo ha trascorso la prima parte delle sue due settimane di ferie nella sua Galizia, a Sanxenxo, dove usa villeggiare da anni, e, dopo essere volato a Palma di Maiorca, per mettere al corrente re Juan Carlos delle ultime novità, ha raggiunto la famiglia nella residenza di Las Marismillas, nel Parque de Doñana, sull'estuario del Guadalquivir, dove ha trascorso gli ultimi giorni di vacanza (il Presidente è tornato al lavoro oggi, a Madrid).
Anche Rajoy, dunque, non ha potuto resistere al fascino e all'embrujo meridionale di Las Marismillas, una palazzina di proprietà dello Stato situata nell'estremo più meridionale del parco, laddove la terra diventa una striscia sempre più sottile, a separare l'estuario del Guadalquivir dall'Oceano; per poter raggiungere Las Marismillas, si deve attraversare il Guadalquivir, da Sanlúcar de Barrameda, o percorrere su fuoristrada i trenta km di dune e spiaggia che la separano da Matalascañas; in tutti e due i casi gli accessi sono permessi solo ai veicoli autorizzati.
Intorno a questa palazzina, 11mila ettari di terreno e gli ecosistemi del Parco: le lagune che si allagano e si seccano, garantendo il ciclo della vita di centinaia di specie animali, tra cui i fenicotteri, diventati simbolo del Parco, le dune mobili di sabbia, che arrivano fino a vari km all'interno della costa, pinete secolari, che ricoprono le colline circostanti. La difficoltà di accesso fa sì che Las Marismillas faciliti il controllo della sicurezza dei suoi ospiti e di qui, anche, la predilezione dei presidenti. Il primo a trascorrere le vacanze estive in questo angolo del sud andaluso è stato Felipe Gonzalez, sivigliano di nascita e dunque conoscitore del fascino di Doñana; fu molto criticato perché non solo Las Marismillas lo "isolava" dagli spagnoli, ma, all'essere una residenza signorile, aveva poco di socialista e, soprattutto, all'essere una proprietà statale faceva sì che il costo del soggiorno fosse a carico dei contribuenti.
Con l'avvento di José Maria Aznar alla Moncloa, Las Marismillas divenne il luogo d'incontro prediletto con i Capi di Stato e di Governo stranieri: qui ci furono i vertici con il britannico Tony Blair e con il colombiano Alvaro Uribe, per esempio. Il leader conservatore non ha mai trascorso le vacanza a Doñana, ma ha comunque voluto mantenere un ruolo per Las Marismillas, dando nuova lettura e consolidando lo stretto legame della Moncloa con questo angolo paradisiaco meridionale. Con il ritorno dei socialisti al potere, la residenza andalusa è tornata a essere meta delle vacanze presidenziali: José Luis Rodriguez Zapatero l'ha scoperta relativamente tardi, dopo un paio di anni di Governo, ma poi non l'ha più lasciata, riuscendo sempre a farci una scappata in diverse occasioni dell'anno. Una volta ha festeggiato lì il Nuovo Anno, un'altra ha passato le vacanze di Pasqua, fino al 2011, il suo ultimo anno al Governo, quando ha deciso di passarvi la sua ultima estate da presidente. Adesso è il turno di Mariano Rajoy, che festeggerà il suo primo anno di Governo a novembre e che in questa sua prima estate presidenziale non ha resistito alla tentazione di qualche giorno di vacanza al sud.
In realtà, notano le riviste, che danno puntuale informazione sui giorni trascorsi da Mariano Rajoy a Doñana, non sono stati i Presidenti del Governo della democracia a scoprire Las Marismillas, la cui storia è strettamente legata a quella delle elites andalusa e spagnola. Per fare un esempio, nel XIV secolo Doñana era proprietà dei Duchi di Medina Sidonia, ancora oggi i più grandi latifondisti dell'Andalusia con i Duchi d'Alba (se visitate Sanlúcar de Barrameda, non perdetevi una visita all'elegante Palazzo Ducale dei Medina Sidonia, per avere un'idea dell'aristocrazia del sud andaluso); e re Alfonso IX fece dei dintorni di Las Marismillas uno dei suoi terreni di caccia preferiti. All'inizio del XX secolo, dopo sei secoli in mano ai Medina Sidonia, la zona passò al bodeguero Guillermo Garvey, di Jerez de la Frontera, che usava invitare sovrani e politici di mezza Europa a cacciare nella sua proprietà. Fu in questo periodo che la piccola residenza già presente venne ampliata e dotata delle architetture vagamente vittoriane che ancora oggi la caratterizzano: sovrani, principi e politici dovevano essere evidentemente ospitati in una palazzina all'altezza delle loro aspettative; a metà del secolo la palazzina venne di nuovo rinnovata e assunse l'attuale aspetto, con ampie finestre di stile britannico, con le sue attuali diciotto stanze con rispettivi bagni e la grande sala da pranzo, dotata di un tavolo ligneo lungo 5 metri. Durante la dittatura venne mantenuta la tradizione di caccia del territorio e ne fu partecipe, sebbene non molto apprezzato dai nuovi proprietari de Las Manzanillas, i monarchici Morenés , lo stesso Francisco Franco; nel 1953 fu il 15enne Juan Carlos de Borbón a fare qui la prima apparizione in una sessione di caccia andalusa.
Negli anni 90 Las Manzanillas è stata espropriata ai Morenés ed è entrata a far parte del Parque de Doñana e delle vacanze solitarie dei Presidenti del Governo. Per molti è la vera anima del Parque, uno dei territori più incontaminati e più rasserenanti d'Europa. Si capisce che i Presidenti della democracia ne subiscano l'embrujo, la magia.
Dal web, alcune immagini di Las Marismillas