martedì 11 settembre 2012

L'11 settembre della Catalogna: il Barça riscopre la senyera

E' un Dia de Cataluña, Giornata della Catalogna, più indipendentista che mai. Non solo le tradizionali rivendicazioni dei movimenti nazionalisti, ma anche, quest'anno, la crisi economica, che dà sfogo alle ambizioni indipendentiste di parte della società catalana. Alla manifestazione prevista per oggi pomeriggio a Barcellona si arriva in un crescendo di richieste indipendentiste, l'ultima, presentata ieri dal presidente della Generalitat, Arturo Mas, chiede a Madrid la sovranità fiscale della Catalogna (la Catalogna ha anche chiesto il rescate, il salvataggio dei suoi conti pubblici, a Madrid).
Stamattina, intanto, El Periódico de Catalunya ha pubblicato un sondaggio sull'eventuale indipendenza della Regione e i risultati riflettono una società spaccata a metà. Il 49,5% dei catalani sosterrebbe uno Stato catalano, il 48% sarebbe contrario; in un ipotetico referendum per l'indipendenza, il 46,4% voterebbe a favore, il 22% contro e il 25,7%, su cui peserebbe la responsabilità della scelta finale, si dichiara indeciso. E succede anche un fenomeno strano: "Quando si mettono i cittadini davanti alla scelta immediata, domani stesso, e non a medio o lungo termine, aumenta tanto la percentuale dei favorevoli all'indipendenza come, in particolare, di quelli contrari" scrive il quotidiano "Il 51% voterebbe sì con totale sicurezza, se il referendum si celebrasse domani, il 32% sceglierebbe il no. Cioè, mentre i favorevoli alla secessione crescono di cinque punti, gli oppositori aumentano di 10 punti".
Inquietudini di una terra sempre sospesa tra sogni d'indipendenza e legami indissolubili con la Spagna e che vive da ormai tre secoli l'eterna contraddizione di essere uno dei motori economici e culturali di uno Stato in cui non si riconosce.
A complicare la Diada di Catalogna, la notizia pubblicata dal quotidiano Sport, secondo cui il Barcelona potrebbe usare i colori della senyera, per la sua seconda divisa. La senyera è la bandiera della Catalogna, a strisce orizzontali gialle e rosse, (la estelada, con un triangolo blu e una stella bianca in mezzo, è la bandiera indipendentista); i calciatori del Barça l'hanno sventolata anche dopo i successi della Spagna ai Mondiali e agli Europei, sugli autobus che li hanno portati in trionfo a Madrid e la si vede anche al Camp Nou dopo i successi internazionali del Barça. Appartiene, insomma, alla cultura catalana, è un segno di identità e di orgoglio a cui il Barça non ha mai rinunciato. Ma il Barça, come recita il suo slogan più famoso, è "più di una squadra", è uno dei simboli più amati della catalanidad, una delle maggiori ragioni d'orgoglio della Regione, dato il successo del suo calcio e della sua Masia. E' vicino al nazionalismo da sempre: Pep Guardiola parla apertamente della Catalogna come di "un piccolo Paese (non regione) lì al Nord" e Gerard Piqué non risparmia battutacce nel tunnel degli spogliatoi ai colleghi del Real Madrid. Ma la senyera nella maglia ssarebbe il primo segnale plateale al nazionalismo catalano e sarebbe una rottura di una tradizione lunga 113 anni. Anche questo è un segno della Catalogna e della Spagna che cambiano.
E, a proposito, bona Diada a els catalans che leggono Rotta a Sud Ovest.
Da sport.es, il fotomontaggio della seconda divisa del Barça con i colori della senyera