Rafael Nadal si sta allenando per diventare un buon giocatore di poker e
per questo il suo allenatore lo mette alla reception di un club di golf, in
modo che impari a cavarsela. Il nostro, con occhialini inappuntabili e divisa
del club, non lo farebbe neanche male, gentile e professionale, se non fosse
che i clienti continuano a riconoscerlo e a chiedergli se è Rafa. Le reazioni
dei clienti, ci fa sapere lo spot, sono registrate con una candid camera,
quindi, si suppone, dovrebbero essere genuine.
A voglia di negare, il povero Rafael, di dire che "magari, me lo dicono tutti" o "ma va, mi chiamo Toni" (un omaggio a Toni Nadal, suo zio e allenatore?). Perché in pochi credono alle sue smentite e le donne sono le più audaci: chi gli chiede di mostrare le braccia, per vedere se corrispondono a quelle muscolose del tennista, chi gli chiede comunque di scattarsi una foto, ché non si sa mai.
Uno spot divertente, con Rafa che, a detta del suo allenatore, supera brillantemente l'esame.
Da elperiodico.com
A voglia di negare, il povero Rafael, di dire che "magari, me lo dicono tutti" o "ma va, mi chiamo Toni" (un omaggio a Toni Nadal, suo zio e allenatore?). Perché in pochi credono alle sue smentite e le donne sono le più audaci: chi gli chiede di mostrare le braccia, per vedere se corrispondono a quelle muscolose del tennista, chi gli chiede comunque di scattarsi una foto, ché non si sa mai.
Uno spot divertente, con Rafa che, a detta del suo allenatore, supera brillantemente l'esame.
Da elperiodico.com