martedì 18 settembre 2012

Torna Julio Anguita: i 10 punti del suo nuovo progetto politico alternativo

1 Salario minimo professionale di 1000 euro al mese; una quantità che corrisponde al 72% della media dei sei Paesi europei in cui è più alto: Lussemburgo (1610 euro), Irlanda (1462 euro), Olanda (1357 euro), Belgio (1336 euro), Francia (1321 euro) e UK (1148 euro)
2 Nessuna pensione al di sotto del Salario minimo professionale
3 Estensione e ampliamento delle prestazioni per i disoccupati.
4 Riforma fiscale: progressività e persecuzione dell'evasione e frode fiscale, dell'economia sommersa e dei paradisi fiscali. Revisione della legislazione sulle società d'investimenti di capitale variabile (SICAV). Infrastrutture per tutti i tipi di ispezione fiscale del Ministero delle Finanze
5 Banca pubblica, come corollario della nazionalizzazione delle banche private e delle casse di risparmio
6 Nazionalizzazione dei settori strategici dell'economia
7 Sviluppo dei contenuti dei Titoli Preliminari e del VII della Costituzione (fanno riferimento all'econommia e ai diritti)
8 Controllo e democratizzazione dei canali di distribuzione e commercializzazione del settore primario dell'economia, per evitare gli oligopoli, che incidono negativamente sui prezzi pagati dai consumatori e ai produttori
9 Separazione effettiva tra Stato e Chiese
10 Riforma del sistema elettorale, per impiantarne uno proporzionale, con le regioni come circostrizioni e un collegio nazionale per i resti.
Sono i dieci punti del Frente Civico Somos Mayoría, il nuovo progetto politico di Julio Anguita, che cerca spazio nella sinistra alternativa al PSOE e soluzioni alternative alla crisi economica spagnola. Li ha riassunti elperiodico.com, che dedica un articolo all'iniziativa.
Julio Anguita è una vecchia conoscenza della politica: comunista, è stato a lungo sindaco di Córdoba, tanto che ancora oggi è chiamato il califfo di Córdoba, è stato fondatore e coordinatore di Izquierda Unida, l'alleanza della sinistra radicale che ha preso il posto del vecchio e glorioso PCE. Nemico acerrimo di Felipe González, a causa delle sue politiche più liberali che socialiste, Anguita è stato uno degli strateghi della sua caduta: oltre al "complotto" messo in piedi dai media conservatori, che ogni giorno denunciavano qualche scandalo di corruzione del PSOE, Felipe si è trovato a lottare in Parlamento con la "pinza" messa in atto dal PP con IU. Conservatori e comunisti alleati per fare fuori i socialisti… Non è cosa che risulti nuova ad altre latitudini mediterranee.
Anguita sta presentando il suo nuovo progetto con un tour in città e paesi della provincia spagnola: "Non occuperò alcuna carica pubblica né avrò presenza nella vita istituzionale: per la mia età (ha 71 anni), per la mia salute (ha sofferto un grave infarto) e perché le seconde parti non sono mai buone" assicura.
Ma il vecchio animale politico che conserva dentro di sé lo sta portando in giro con passione ed entusiasmo intatti. "Che si governi per tutti è una bugia. Domani prendiamo una decisione giusta, che favorisce una maggioranza della popolazione e necessariamente diamo fastidio a una minoranza. Per esempio a don Emilio Botin (il presidente del Banco Santander e il banchiere più potente di Spagna NdRSO)" ha detto.
E a Jordi Évole, il sempre più lanciato conduttore di Salvados, programma de la Sexta che tra ironie e inchieste è diventato n vero e proprio punto di riferimento televisivo e di denuncia di sprechi, errori e inadeguatezze della Spagna in crisi, ha spiegato che i 10 punti del suo Frente Civico Somos Mayoria sono assolutamente solvibili. "In Spagna c'è denaro, basta andarlo a cercare nelle banche che hanno ricevuto aiuti pubblici e nella lotta all'evasione fiscale".
I 10 punti del suo programma e l'intervista a Salvados hanno suscitato l'entusiasmo delle reti sociali.  Anguita for President, In Anguita we trust, Anguita, marry me (ma in spagnolo, mai?!), tra i tanti tweets che hanno accompagnato l'intervento televisivo del politico andaluso. A publico.es il leader politico ha detto che sono circa 20mila le persone già legate al progetto: "Non abbiamo un'organizzazione strutturata, ma ci sono persone che aderiscono costantemente. Devo riconoscere che per ora c'è più entusiasmo che efficacia, ma qui non abbiamo alcuna fretta. Stiamo cercando di rafforzare una muscolatura sociale e questo richiede tempo". Ci sono già state assemblee in numerose città come Madrid, Barcellona Valencia, Siviglia, Córdoba, Murcia o Granada; si stanno mantenendo contatti con altri gruppi in cerca di soluzioni simili, ma, chiarisce Anguita, "chi entra lo fa a titolo personale e collabora nella redazione di un programma. Non vogliamo essere una riunione di sigle; siamo fratelli di tutti quelli che hanno obiettivi come i nostri. Collaboreremo con loro nelle azioni,  l'unica cosa che diciamo è che chiunque venga a laborare ed elaborare programmi è il benvenuto.
Julio Anguita spiegherà "in quale situazione viviamo e cosa vogliamo" in un intervento che sarà trasmesso in diretta streaming anche dal blog Colectivo Prometeo, che informa sulle attività del Frente Civico; sarà il 19 settembre 2012 alle 19. Se capite lo spagnolo e siete interessati alle convulsioni di una sinistra che  non si riconosce nel socialismo moderato e sta cercando di rimettere giustizia sociale e uguaglianza delle condizioni di partenza al centro della scena, non perdetelo.
Mi tengo anche una frase detta da lui e che dovrebbe far riflettere sul proprio modo di votare a qualunque latitudine: "Quando mi dicono che i politici son dei corrotti, rispondo che lo sono anche gli elettori che tornano a votarli".