Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha lasciato oggi l'ospedale
Fundación Santa Fe di Bogotà, dove mercoledì scorso è stato operato per un
cancro alla prostata, secondo quanto annunciato da lui stesso due giorni prima.
L'operazione è stata un successo, il cancro è stato completamente estirpato e
non ha metastasi.
"Mi hanno tolto 19-20 gangli, hanno fatto esami in tutti e non c'è traccia del tumore" ha detto il presidente in conferenza stampa, prima di uscire dall'ospedale "cioè, sono totalmente curato".
Come aveva già anticipato, Santos non dovrà sottoporsi né a chemio né a radioterapia".
Durante l'incontro con la stampa il presidente ha ringraziato il personale dell'ospedale, medici e infermieri, per la loro professionalità. E' stata un'occasione per applaudire la medicina colombiana: "Molti mi hanno chiesto perché non si sono operato negli Stati Uniti, e ho detto loro che non c'era ragione. La medicina colombiana è grande e ho avuto la prova personale" ha spiegato.
E il suo beau geste verso il suo Paese, in una situazione personale così drammatica, parla della sua personalità e della sua fiducia nella Colombia. Le stesse che lo hanno spinto ad aprire il dialogo di pace con le FARC, che inizierà l'8 ottobre, lunedì prossimo, a Oslo, in Norvegia.
Santos ha preso come esempio la sua malattia per invitare ancora una volta i compatrioti a tenere sotto controllo la propria salute: "Passati i 40 anni gli uomini e le donne facciano esami periodici, perché è un modo efficace di evitare complicazione. Con la disciplina possiamo salvare molte vite, così come io ho salvato la mia" ha detto.
Adesso il presidente riposa nella Casa de Nariño, la residenza del Capo dello Stato, dove trascorrerà un paio di settimane di convalescenza. E' tornato a casa camminando da solo e con un'ottima notizia,
L'80% dei colombiani appoggia la sua politica.
Lo sostiene il sondaggio mensile del Centro Nacional de Consultoría, secondo il quale l'appoggio al presidente è aumentato di 6 punti rispetto al precedente. L'82% dei colombiani sostiene il dialogo di pace con le FARC e il 62% confida che si arrivi alla firma di accordi che mettano fine al conflitto. L'ottimismo dei colombiani è aumentato nell'ultimo mese: all'inizio di settembre il 67% riteneva che il Paese andasse bene, all'inizio di ottobre è il 76%.
"Mi hanno tolto 19-20 gangli, hanno fatto esami in tutti e non c'è traccia del tumore" ha detto il presidente in conferenza stampa, prima di uscire dall'ospedale "cioè, sono totalmente curato".
Come aveva già anticipato, Santos non dovrà sottoporsi né a chemio né a radioterapia".
Durante l'incontro con la stampa il presidente ha ringraziato il personale dell'ospedale, medici e infermieri, per la loro professionalità. E' stata un'occasione per applaudire la medicina colombiana: "Molti mi hanno chiesto perché non si sono operato negli Stati Uniti, e ho detto loro che non c'era ragione. La medicina colombiana è grande e ho avuto la prova personale" ha spiegato.
E il suo beau geste verso il suo Paese, in una situazione personale così drammatica, parla della sua personalità e della sua fiducia nella Colombia. Le stesse che lo hanno spinto ad aprire il dialogo di pace con le FARC, che inizierà l'8 ottobre, lunedì prossimo, a Oslo, in Norvegia.
Santos ha preso come esempio la sua malattia per invitare ancora una volta i compatrioti a tenere sotto controllo la propria salute: "Passati i 40 anni gli uomini e le donne facciano esami periodici, perché è un modo efficace di evitare complicazione. Con la disciplina possiamo salvare molte vite, così come io ho salvato la mia" ha detto.
Adesso il presidente riposa nella Casa de Nariño, la residenza del Capo dello Stato, dove trascorrerà un paio di settimane di convalescenza. E' tornato a casa camminando da solo e con un'ottima notizia,
L'80% dei colombiani appoggia la sua politica.
Lo sostiene il sondaggio mensile del Centro Nacional de Consultoría, secondo il quale l'appoggio al presidente è aumentato di 6 punti rispetto al precedente. L'82% dei colombiani sostiene il dialogo di pace con le FARC e il 62% confida che si arrivi alla firma di accordi che mettano fine al conflitto. L'ottimismo dei colombiani è aumentato nell'ultimo mese: all'inizio di settembre il 67% riteneva che il Paese andasse bene, all'inizio di ottobre è il 76%.