sabato 27 ottobre 2012

Riapre il Vinseum, il Museo del Vino catalano, nel Palazzo Reale dei re aragonesi

A Vilafranca del Penedés, cittadina medievale in provincia di Barcellona, ha riaperto da poco i battenti il Museo de las Culturas del Vino de Cataluña, il Vinseum. E' uno dei Musei più importanti del settore: l'Alt Penedés, la zona di cui Vilafranca è capoluogo, è uno dei principali produttori di cava, lo spumante catalano, ed è meta obbligata del turismo enogastronomico in Catalogna.
Il Vinseum è ospitato dal Palazzo Reale di Vilafranca, un edificio del XIII secolo che in passato è stato residenza dei sovrani aragonesi, tra i cui titoli c'erano anche quelli di re di Catalogna e di Sicilia. Tra le sue mura, nel 1285, è morto re Pedro III d'Aragona, uno dei sovrani più potenti di questo regno e il primo re aragonese della Sicilia (aveva sposato Costanza, la figlia di Manfredi, l'ultimo degli Hohenstaufen); mentre si preparava alla guerra contro il fratello Jaime, che aveva ereditato il regno di Maiorca, si ammalò e morì a 45 anni, in questo Palazzo Reale (la storia di questo sovrano è davvero appassionante e si intreccia continuamente, per ragioni evidenti, con quella di Sicilia, protagonista della lotta tra angioini e aragonesi per assicurarsi il trono che fu del grande Federico II).
Il Palazzo, di origine romanica, è stato ristrutturato, rispettandone l'impianto originario, per adattarlo alle esigenze del Museo, rimasto chiuso per due anni e mezzo. Si sono così ottenuti 1800 mq di superficie utile, di cui 500 mq per l'esposizione, quindi sono stati realizzati un nuovo auditorium da 170 posti, un negozio e uno spazio per la degustazione e la promozione della cultura del vino anche al di fuori degli orari del Museo. La ristrutturazione, spiega il sito web di Vinseum, "ha dato protagonismo agli elementi costruttivi di epoca medievale conservati dal Palazzo e ha rispettato i criteri della ricostruzione realizzata dagli architetti della Provincia di Barcellona a metà del secolo scorso.
Nelle sale del Museo si trovano collezioni esposte secondo un preciso itinerario narrativo: il legame con la terra, il processo di elaborazione del vino, la sua commercializzazione, la sua influenza sui popoli, le discussioni intorno a un bel bicchiere di vino. Le collezioni sono preziose e ricostruiscono il rapporto della Catalogna con il vino sin dall'epoca romana: ci sono otri, alambicchi, le tecnologie per curare i vigneti, gli strumenti delle vendemmie; si spiegano i segreti di una buona fermentazione e i luoghi più adeguati perché sia tale, il processo di imbottigliamento e le scelte del marketing. E non solo.
Intorno al vino si muove la cultura di interi popoli: la poesia e la musica, le ceramiche e i bicchieri, il design e le conversazioni, un immaginario comune e allo stesso tempo capace di dare un'identità precisa a ogni popolo che vive dei vigneti. Nelle sue attività culturali, il Vinseum cerca di spiegare proprio questo, lo stretto rapporto tra il vino e le genti; per i bambini ci sono laboratori che insegnano loro a riconoscere gli odori e i profumi della frutta; per gli adulti le proposte uniscono turismo ed enogastronomia e riguardano la poesia, biciclettate nelle vigne, un pacchetto enogastronomico che offre, insieme alla visita al Museo, anche un menù degustazione speciale nel ristorante MerCat, a Vilafranca, studiato dallo chef Oriol Llavina e dotato di un aperitivo, tre piatti e dessert con un vino o un cava a scelta tra nove bodegas amiche del Museo.
Il Museo è aperto da martedì a sabato dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 19; la domenica l'orario è dalle 10 alle 14, mentre il lunedì è chiuso. Il biglietto d'ingresso costa 7 euro, ridotto 4. Tutte le info, in catalano, spagnolo e inglese sul sito ufficiale, www.vinseum.cat