martedì 20 novembre 2012

I caratteri stampa di Anna Vives, ragazza Down, conquistano Barcellona, Gasol, Iniesta e il web

Basta Arial o Times New Roman, dalla Spagna arriva un nuovo carattere tipografico, Anna, e ha una bella storia, che merita di essere raccontata. Anna Vives è una giovane catalana di 27 anni, affetta dalla Sindrome di Down ed è lei ad aver inventato il nuovo carattere, basato sulla sua scrittura e scaricabile, per essere utilizzato nei più popolari processori di testo, Word compreso.
Il tutto è nato grazie al progetto Sumant capacitats, con il quale Anna ha iniziato ad allenarsi per migliorare sempre di più la sua grafia e ottenere i caratteri che voleva, in modo da far sì che "una lettera sia più di questo". Una volta ottenute le lettere desiderate, sono state digitalizzate, in modo da essere rese scaricabili e utilizzabili nei processori di testo.
Lo scopo di tutto questo? Dare voce alle persone disabili e rivendicare i valori associati ai caratteri inventati da Anna: l'uguaglianza sociale, l'importanza del lavoro di squadra, la rappresentazione delle persone disabili. Il progetto di Anna è stato sostenuto dalla Fundación tinerarium, che ha creato una pagina web, annavives.com, da cui è possibile scaricare i caratteri e inserirli in programmi come il Word, sia su PC che Mac; ci sono anche vari prodotti di merchandising, come T-shirt o custodie per l'iPhone, che riproducono le lettere di Anna e ci sono anche una pagina  su Facebook e una su Twitter, in cui è la stessa giovane catalana a informare sul successo del progetto.
Questo lavoro ha dato ad Anna Vives una nuova felicità, perché si sente per la prima volta davvero valorizzata: prima lavorava come cassiera, ma non si sentiva integrata nel centro vendita, poi, una volta terminato il contratto, ha cercato qualcosa che la rendesse felice.
E' nato così il progetto Sumant capacitats, che sta conquistando la Catalogna. Hanno deciso di utilizzare i fonts di Anna Vives sia il Comune di Barcellona, per la sua campagna di Natale, intitolata Condividiamo con chi ha più bisogno, sia personalità molto amate come Pau Gasol, Andrés Iniesta o Mireia Belmonte; il Barcelona sta pensando di utilizzare questi caratteri nelle magliette del prossimo campionato e la squadra di hockey di Valencia Xaloc l'ha già inserita nei suoi computers; oltre 280mila persone hanno già scaricato i caratteri e il sito web di Anna è stato visitato da oltre 3 milioni di visitatori unici, provenienti da 79 Paesi. Attraverso la rete Atlas, inoltre, 1400 scuole hanno inserito questi caratteri tra quelli che utilizzano. "Riceviamo lettere di congratulazioni dall'Argentina e dal Portogallo" dice Marc, il fratello di Anna, a elperiodico.com, che ha raccontato il progetto.
Tutto il ricavato dalla vendita del merchandising verrà utilizzato per finanziare progetti sociali; il primo è la Fondazione Ana Bella, che lavora in difesa delle donne maltrattate.
Una bella storia, che non è solo natalizia.