lunedì 26 novembre 2012

Muore Juan Carlos Calderón, autore dei successi di Luis Miguel

La incondicional, Más allá de todo, Entrégate, Hoy el aire huele a ti, Amarte es un placer. Alcune delle ballate più belle di Luis Miguel, con i testi più interessanti, portano la firma di Juan Carlos Calderón, il 74enne musicista cantabro morto ieri a Madrid per un'insufficienza cardiaca. E' un brutto momento per lo spettacolo spagnolo, che sta perdendo, uno dietro l'altro, attori, produttori, artisti che hanno accompagnato gli anni 70 e generazioni intere, come colonne sonore e televisive delle loro vite.
In Spagna Calderón è famoso soprattutto per aver scritto Eres tú, cantata da Mocedades e diventata una specie di inno generazionale degli anni 70: impossibile vivere in Spagna senza sentirla almeno una volta, in televisione (è arrivata seconda all'Eurofestival, all'inizio degli anni 70 e ogni volta che c'è una trasmissione sulla manifestazione canora europea, tocca ascoltare anche Eres tú, anche se è solo in morte di Calderón che si scopre che lui era l'autore).
Calderón era un appassionato di jazz e una miniera di aneddoti sui musicisti e cantanti più famosi di Spagna, aveva una conversazione brillante, con cui raccontava le sue esperienze di lavoro e amicizia con tutti i più grandi di Spagna, da Joan Manuel Serrat a Nino Bravo (gli arrangiamenti di Libre e América, due dei cavalli di battaglia del gran Nino, sono suoi), da Mocedades a Luis Eduardo Aute, da Cecilia a Camilo Sesto.
Lavorava con i più grandi (nella lista anche José José, Sheena Easton, Paloma San Basilio, Nina), aveva la musica al centro dei pensieri, ipotizzava un album concept con Luis Miguel, sullo stile di Cómplices, l'album che il messicano ha realizzato con Manuel Alejandro e che risulta essere la sua opera più matura e più interessante di questa fase della sua carriera. Ma si ha l'impressione che era davvero se stesso e felice quando poteva suonare jazz, con la sua banda.
Di lui mi rimangono soprattutto le numerose interviste in cui finiva a parlare di Luis Miguel della loro amicizia, della timidezza del messicano e della sua passione per la musica.
Lo ricordo con due canzoni di Luis Miguel, perché è a lui che devo la conoscenza di Calderón: La incondicional, perché senza questa canzone non esisterebbe il fenomeno Luis Miguel, e Hoy el aire huele a ti, perché sì.
Que descanses en paz, Juan Carlos.