domenica 4 novembre 2012

Teresa en tres estaciones: arriva la telenovela socialista e chavista

Ci sono voluti 34 mesi, ma alla fine il progetto di Hugo Chávez è stato realizzato. Durante una puntata di Aló Presidente aveva detto di essere stato a Cuba e di aver visto le telenovelas che trasmettevano sull'Isola: "Non telenovelas capitaliste, ma con contenuto sociale, socialiste. Vi chiedo di fare telenovelas socialiste, invece di capitaliste". E lunedì scorso, in orario di massimo ascolto, alle 21, è iniziata Teresa en tres estaciones, la prima telenovela "con contenuto sociale"; la trasmette TVES, il canale pubblico che ha occupato le frequenze di RCTV, il glorioso canale a cui Hugo Chávez non ha rinnovato la licenza, nel 2007, nonostante fosse il più antico e il più seguito del Venezuela, e, curiosamente, quello che ha lanciato in tutto il mondo le telenovelas venezuelane (La signora in rosa e Cristal, che tanto successo hanno avuto anche in Italia, per esempio, erano produzioni di RCTV).
Teresa en tres estaciones narra la storia di tre donne che hanno in comune il nome e l'uso quotidiano del treno delle Valles de Tuy, che collega Caracas ai suoi quartieri dormitorio e alle sue città satelliti con la stessa funzione. La ferrovia delle Valles de Tuy è stata voluta e inaugurata da Hugo Chávez, nel 2006, e ha cambiato la vita di migliaia di persone, facilitando loro i movimenti da e per la capitale.
"Durante una puntata di Aló Presidente Chávez parlò dell'epica meravigliosa di inaugurare una ferrovia. "Facciamo una telenovela su questo" ha detto al suo vicepresidente di allora" spiega ai media venezuelani Delfina Catalá, la produttrice di Teresa en tres estaciones "E' una telenovela che vuole rompere con i valori che per anni hanno riempito le tv venezuelane e che il presidente ha rifiutato in varie occasioni. Se tu credi che i valori socialisti siano la solidarietà e privilegiare il bene comune, allora è una telenovela socialista".
A scrivere la sceneggiatura è stato chiamato Julio César Mármol jr, con venti anni d'esperienza nel settore. "Mi hanno parlato di un progetto ambientato nel sistema ferroviario dello Stato. Mi hanno spiegato che era una produzione indipendente, che poteva essere venduta a Venevisión o all'estero e mi ha colpito che non volessero una telenovela tipica, ma una commedia romantica. Con Teresa en tres estaciones non ho voluto fare propaganda per nessuno e i produttori lo hanno rispettato. Volevo dare al pubblico un prodotto che valorizzasse la sua intelligenza, senza cercare di vendere niente di politico".
Così ha scritto le prime 20 ore di questa telenovela, incentrata su tre donne di diverse generazioni. La prima, María Teresa, interpretata da Belén Peláez, è una 40enne single, senza alcuna esperienza sessuale, "è la responsabile dei conduttori del treno delle Valles del Tuy, ha un cattivo carattere, è molto rigida e per questo si sentirà molto confusa quando conoscerà uno studente, più giovane di lei e se ne innamorerà" spiega Mármol. La seconda protagonista è Cruz Teresa, una cantante di musica llanera, a cui dà volto Alicia Hernández, che è ragazza madre e che è fidanzata "con il direttore del ristorante in cui canta, che, a sua volta, è anche l'amante della proprietaria del locale; lei conoscerà un altro uomo di cui si innamorerà, ma suo figlio lo chiamano il Virus, per quanto è terribile..." La più giovane delle tre Teresa protagoniste è Ana Teresa, interpretata da Gabriela Hernández, ha 18 anni ed "è una studentessa di cinema che vuole fare un documentario sul sistema ferroviario. Nella produzione incontrerà un paramedico e se ne innamorerà. E' una giovane molto profonda e molto divertente".
Intorno alle tre protagoniste si muovono persone, sentimenti, aspirazioni in cui si possono riconoscere i venezuelani degli anni chavistas; soprattutto, c'è il treno, simbolo dei cambiamenti che Hugo Chávez ha voluto portare nella società venezuelana.
Tra i protagonisti ci sono alcuni personaggi negri, una cosa insolita nelle produzioni latinoamericane, nonostante la maggior parte della popolazione sia di origine meticcia. In genere ai personaggi di colore o meticci le telenovelas riservano parti di secondo piano e i ruoli della servitù, magari saggia, magari indispensabile con i propri consigli, ma pur sempre servitù, mentre i protagonisti sono quasi sempre bianchi di origine europea e se biondi e con gli occhi chiari ancora meglio. La scelta controcorrente di Teresa en tres estaciones, però, non vuole avere alcun significato politico né vuole lanciare alcun messaggio contro il razzismo, è semplicemente funzionale alla storia: "Quando ho frequentato i dipendenti del sistema ferroviario, per scrivere questa storia, ho conosciuto un conducente negro e mi è sembrato potesse funzionare per la storia. Non ci siamo mai proposti di rompere gli stereotipi o mostrare cose che prima non si vedevano. Il tentativo di lanciare messaggi contro il razzismo non ha dato buoni risultati a TVES, con la telenovela Caramelo e' chocolate" spiega ancora Mármol jr.
I protagonisti non sono attori famosi perché, spiega Delfina Catalá, l'idea che il pubblico iniziasse a vedere la telenovela per questo o quell'attore non piaceva ai produttori, che volevano concentrarsi su storia e valori. Nel cast c'è però Rosario Prieto, storico volto di RCTV (era nel cast di La ragazza del circo, La storia di Amanda, Il disprezzo); è stata lei a porre la nota polemica, al lancio di Teresa en tres estaciones: "Non mi hanno detto che la telenovela era per TVES, perché, indubbiamente, se me lo avessero detto, avrei rifiutato, e non perché abbia qualcosa contro il canale, ma perché sono immagine di un canale chiuso dal Governo. Non potete immaginare la quantità non dico di insulti, ma di parole grosse, ricevute sia dai chavistas che dagli oppositori" ha detto l'attrice.
TVES ha occupato le frequenze di RCTV, ma non è mai riuscita a raggiungere la sua audience, fermandosi a una media dell'1,5%.
Teresa en tres estaciones è composta da 40 puntate, di poco meno di un'ora ciascuna. Ha una pagina ufficiale su tves.gob.ve, in cui gli utenti registrati possono vedere le puntate e i video.
Da youtube, il trailer