domenica 2 dicembre 2012

El Mundo: alle primarie vincerà Bersani, ma non dimenticate Renzi

Chi vincerà il secondo turno delle primarie del centro-sinistra italiano? El Mundo si attiene ai sondaggi italiani, che danno in testa Pierluigi Bersani, ma non nasconde una certa simpatia per Matteo Renzi e, in fondo, non prende posizione per nessuno dei due.
Il primo, Bersani, "è un vecchio comunista diventato progressista. Ha fama di essere un tipo integro, ma non ha carisma. Conta sul sostegno dell'apparato del PD e delle grandi figure del Partito, come l'ex Primo Ministor Massimo D'Alema o la presidente Rosi Bindi. E' stato il vincitore del primo turno ed è anche il favorito alla vittoria in questo secondo e definitivo".
Matteo Renzi, invece, ha "37 anni, è sindaco di Firenze, personifica il cambio e potrebbe fare la sorpresa. Questo cattolico dichiarato, sposato, padre di tre figli, che ha fatto della parola rottamare il suo grido di guerra, è deciso a lottare fino alla fine per diventare il nuovo leader del PD. In un Paese dominato dalla gerontocrazia, Renzi ha nella sua gioventù la sua principale cartuccia. Inoltre non gli manca la parola, si muove con grande disinvoltura in tv (mercoledì scorso ha fatto una bella ripassata a Bersani, nel dibattito che hanno avuto nella principale tv del Paese, RAI1) e si muove come un pesce nell'acqua nelle reti sociali. Si comporta come moderato, ma se fosse capolista del PD alle prossime elezioni potrebbe attrarre un elettorato trasversale".
Il problema di Renzi, sostiene la corrispondente di El Mundo da Roma Irene Hernandez, è che "i suoi lo disprezzano: la vecchia guardia del PD lo considera un liberal di destra, erede del berlusconismo". La prova è che i tre candidati eliminati al primo turno hanno tutti invitato a votare per Bersani, "nessuno ha scelto Renzi".
I sondaggi dicono ancora un volta Bersani, ma se la partecipazione fosse elevata "Renzi potrebbe captare la maggioranza dei nuovi voti e rigirare la frittata. In fondo, al primo turno, con la partecipazione di 3,1 milioni di persone, Bersani l'ha battuto per sole 290mila schede. E negli ultimi giorni lo staff di Renzi ha ricevuto  oltre 100mila richieste di nuovi votanti, che volevano partecipare all'elezione del loro candidato a primo ministro".
Ma, sottolinea El Mundo, "al contrario di quello che è successo alle precedenti primarie del PD, potranno votare al secondo turno sono quelli che lo hanno fatto nel primo, salvo casi di forza maggiore, per cui presentare certificati medici o altri documenti come prova)". "E" conclude il quotidiano madrileno "Bersani si dimostra deciso sull'argomento". Insomma, sembra che Bersani non sente di poter vincere se non attraverso le regole astruse di queste primarie, messe in campo perché, come ha detto Crozza, possa votare solo Indiana Jones. Il centrosinistra che cerca sempre il modo di farsi del male e di non vincere, alla fine della fiera (ho sentito sia Bersani che Renzi e, pur essendo molto più a sinistra di lui, credo più in Renzi che in Bersani. Se non altro non è in politica da 30 anni e non appartiene alla classe dirigente che ha permesso 20 anni di berlusconismo).