giovedì 6 dicembre 2012

La Festa dei Patios di Córdoba è Patrimonio Immateriale dell'Umanità dell'UNESCO

E finalmente Córdoba ha ricevuto un riconoscimento internazionale a cui teneva e che dava giusto spazio alla sua vita culturale (come dimenticare che la sua aspirazione di essere Capitale Europea della Cultura 2016 è stata frustrata da San Sebastián?).
L'UNESCO ha appena proclamato la Festa dei Patios che si svolge a maggio Patrimonio Immateriale dell'Umanità. I Patios di Córdoba, i cortili delle case di ispirazione araba del centro, sono una delle più famose attrazioni turistiche della città. In tutta l'Andalusia i patios sono decorati con piccole fontane, piante, fiori, cancellate di ferro battuto, ma a Córdoba quest'attenzione per i cortili diventa arte: i proprietari e gli abitanti dei patios curano le piante per tutto l'anno, affinché in primavera raggiungano il loro massimo splendore e l'esplosione di colori e profumi contribuisca alla loro bellezza. A maggio c'è la vera e propria gara, con il pubblico che li visita vota il più bello. La Fiesta de los Patios risale al 1918, il primo anno di cui si ha notizia del concorso, diventato ufficiale nel 1933; la gara si è poi affermata negli anni 40, per diventare in questi ultimi decenni uno dei grandi appuntamenti culturali e turistici del maggio cordobese.
Secondo il Ministro della cultura José Ignacio Wert, che ha celebrato il riconoscimento dell'UNESCO, "la Fiesta de los Patios è un esempio di punto d'incontro tra culture, di ricreazione dei valori di collaborazione e di solidarietà tra vicini. A maggio le case-patio di Córdoba aprono le loro porte per offrire ai visitatori uno spettacolo floreale che è frutto dello sforzo di un anno degli abitanti. Un valore, questo dello sforzo condiviso, quello della solidarietà cittadina, che merita tutto il nostro riconoscimento perché riscatta valori civili e sociali molto importanti, mentre alimenta e rinverdisce tradizioni culturali molto valide".
Per l'UNESCO questa festa "è una celebrazione in spazi sociali che promuovono il contatto umano e lo scambio culturale" e ritiene che sia "un evento festivo che offre un senso di identità e di continuità agli abitanti di Córdoba, che riconoscono questa espressione come una componente importante del loro intoccabile patrimonio culturale".