lunedì 17 dicembre 2012

Spagna: l'enoturismo potrebbe creare 50mila posti di lavoro

50mila. Tanti sono i posti di lavoro che potrebbe creare l'enoturismo in Spagna, se adeguatamente sfruttato. E in un Paese che conta oltre 5 milioni di disoccupati, un settore che crea impiego invece di distruggerlo, non va trascurato.
Secondo uno studio del portale www.turismodevino.com, specializzato nell'offerta di pacchetti e vacanze nelle terre vinicole spagnole, solo tra Belgio, Germania, Olanda, Stati Uniti e Svizzera, ci sono oltre 14 milioni di persone che si dichiarano enoturiste e ci sono anche 82 milioni di persone che intendono realizzare qualche atività legata a questo settore durante le loro vacanze.
Le cifre ufficiali spagnole parlano di 250mila stranieri che ogni anno visitano le bodegas, le cantine, spagnole, cioè il 17% delle visite totali. Vista la bassa percentuale, significa che in Spagna l'enoturismo è una questione prettamente nazionale e che dunque il settore va potenziato. "Il potenziale di crescita è enorme, se consideriamo che i 250mila visitatori stranieri delle bodegas rappresentano appena lo 0,4% dei turisti che visitano il nostro Paese" commenta ai media Luis Lechuga Núñez, autore dello studio e fondatore del portale "il 7% dei turisti stranieri che visitano la Spagna assicura che sarebbe interessato a visitare qualche bodega; cioè, ci sono 3,6 milioni di turisti stranieri interessati a questo tipo di turismo. E' una cifra enormemente superiore agli attuali 250mila visitatori delle bodegas".
Cosa fare per portare questo enorme potenziale a scoprire la Ribera del Duero, i vigneti andalusi, le strade del vino catalane, per citare solo alcune delle regioni vinicole più famose di Spagna? Secondo Lechuga Núñez, bisogna disegnare pacchetti di turismo ad hoc, che offrano contemporaneamente visite culturali ed enogastronomiche, alla scoperta non solo delle spiagge e delle città d'arte, ma anche dell'interior del Paese. "Se ci paragoniamo a competitors del settore come la Francia, vedremo che lì la maggior parte del turismo è nell'interno del Paese e la Francia riceve oltre 60 milioni di turisti all'anno. Se pensiamo alle infrastrutture degli aeroporti, degli alberghi e alle offerte gastronomiche e culturali dell'interno della Spagna, dovremmo essere in grado di attirare 3 milioni di enoturisti in più all'anno. L'enoturismo dev'essere pensato in una forma più amplia, che comprenda gastronomia e cultura. Dev'essere il nostro obiettivo nei prossimi 10 anni" ha detto ancora Lechuga Núñez.
Un obiettivo che può essere alla portata della Spagna, grazie alle infrastrutture create negli scorsi anni, con strade e alberghi con encanto: nelle zone vinicole il Paese conta su oltre 150mila posti letto, circa 52 milioni all'anno, grazie anche all'espansione dell'agriturismo. "la vera sfida" assicura Lechuga Núñez "è la distribuzione dell'offerta e la creazione del prodotto turistico; in questo settore ci sono persone molto formate. E non dimentichiamo il ruolo che può avere Internet, con la prenotazione dei viaggi e degli alberghi".
E' un settore che se la Spagna saprà valorizzare, creerà 50mila posti di lavoro diretti nei prossimi anni.