lunedì 7 gennaio 2013

Il Centro d'Arte Botin di Santander, il primo edificio spagnolo di Renzo Piano

Il Centro d'Arte Botín di Santander, in Cantabria, è la prima opera firmata da Renzo Piano in Spagna. Si tratta di un edificio prestigioso, che aspira a diventare un'icona del capoluogo cantabro, che cambierà l'aspetto e l'uso del molo di Albareda, uno dei luoghi più caratteristici della baia santanderina, e che intende diventare quello che il museo Guggenheim è diventato per Bilbao, un centro d'arte e cultura in grado di richiamare il turismo internazionale.
A volere il progetto, Emilio Botin, il più potente banchiere di Spagna, presidente del Banco Santander e della Fondazione Botin; saranno queste due entità a farsi carico degli investimenti, circa 77 milioni di euro per la costruzione e 12 milioni di euro all'anno per la programmazione del Centro d'Arte, una volta in funzione.
I lavori sono già partiti da alcuni mesi e la prossima primavera sarà visibile l'intero scheletro dell'edificio, la cui altezza non supererà quella degli edifici circostanti e le cui trasparenze permetteranno di godere della splendida vista sul porto e sulla baia. Anche se in superficie la costruzione appare con due corpi separati di due piani, in realtà è costituita da quattro piani: il piano interrato raccoglierà tutte le strutture di servizio, cucine, spazi per lo scarico, installazioni varie; il piano terra, ancora spazio unificato, ospiterà la biblioteca, il ristorante, il negozio e il riposo e darà accesso sia alla piazza coperta che alla piazza scoperta, che dovranno diventare una sorta di punto d'incontro per i cittadini. L'edificio Est sarà poi dedicato all'arte, con diverse sale per le mostre disposte su due piani, con rispettivi ambienti di servizio; l'edificio Ovest ospiterà gli ambienti studiati per la cultura e l'istruzione: un auditorium adattabile a diverse attività, come conferenze, concerti, tavole rotonde, uno spazio polifunzionale per programmi artistici e culturali rivolti  ai bambini e alle famiglie.
"Il Centro d'Arte Botín vola e non è una metafora" ha detto Renzo Piano al presentare il progetto ai media. L'edificio si eleva infatti da una serie di pilastri fini, che richiamano i tronchi degli alberi circostanti, ed è completamente trasparente, a dare l'idea del volo, accentuata dalla passerella che collega i due corpi separati.
La pelle dell'edificio, si legge nel sito web del progetto, "ispirata alle tessiture naturali e alla pelle, è concepita come una cappa vibrante, fatta da piccole parti di ceramica di colore beige, che hanno il compito di approfittare della luce del sole dall'alto e riflettere la luce dell'acqua in basso. Il vetro, utilizzato nei lati settentrionale e meridionale, inoltre, permetterà la visione dei Giardini e della Baia". E' una soluzione, questa della "pelle vibrante", completamente nuova nell'architettura di Piano.
Il progetto originario è stato modificato, per rispettare alcune esigenze della città. L'edificio è stato spostato di un centinaio di metri, per non spostare la Grua de Piedra, uno dei simboli della città, e Renzo Piano non ha avuto inconvenienti al rispettare il suo significato per Santander e perché "ha un senso che rimanga al suo posto"; a unire il Centro d'Arte alla città ci saranno i Jardines de Pereda, un grande parco di circa 48mila metri quadrati, che arriverà fino al mare e che è stato ampliato grazie all'introduzione di un tunnel, che interrerà il traffico automobilistico e spezzerà la barriera oggi presente verso il mare.
"Sono convinto che i santanderini lo ameranno" ha detto l'architetto genovese, per rispondere alle perplessità cittadine, che non si immaginano questo progetto sulla loro baia. Di buono c'è che l'intero investimento, compreso quello per la costruzione del tunnel, che ha aumentato di 15 milioni di euro, agli attuali 77 milioni previsti, è tutto a carico del Banco Santander. E, siccome il complesso è costruito sul terreno dell'Autorità Portuale, cioè su terreno pubblico, tra 50 anni passerà alla gestione pubblica.
I tempi di costruzione rispettano finora quelli previsti da Renzo Piano, per cui il Centro d'Arte dovrebbe essere terminato a marzo 2014, per essere poi inaugurato a giugno 2014. Si calcola che porterà in città circa 200mila turisti all'anno e che darà lavoro a 650 persone.
Le immagini del progetto, da fundacionbotin.org.